Il commento alla nona giornata di A1 femminile

di Maurilio Anfuso

02/11/2020

IL CAMPIONATO CONTINUA A SINGHIOZZI; BRESCIA PUÒ  FESTEGGIARE LA PRIMA VITTORIA E MONZA LA SPUNTA SU SCANDICCI AL 5° SET
Un campionato che diventa sempre più complicato da seguire quello della Serie A1 femminile, con partite che vengono rinviate a poche ora dall’inizio per casi di positività. Ultima squadra costretta a fermarsi è stata la Igor Volley Novara che, a seguito delle positività riscontrate nel gruppo squadra, deve rinviare la gara contro Trento. In attesa di capire cosa succederà nel prossimo turno infrasettimanale (cioè tra due giorni), cerchiamo di analizzare gli spunti che ci ha fornito questa 9° giornata di campionato.
Chieri torna a giocare e lo fa con una vittoria di carattere contro Firenze, nonostante le assenze pesanti di Bosio e Mazzaro e le prove non positive di Perinelli e Grobelna. Ci pensano allora la statunitense Frantti e l’estone Laak a caricarsi la squadra sulle spalle, ben innescate dalla giovane promessa argentina Victoria Mayer (classe 2001), che in patria è già considerata la titolare della squadra nazionale, che aveva già impressionato nelle scorsi estati per il suo rendimento in campo. Porta infatti la squadra a chiudere la partita con il 48% di positività in attacco, con le prestazioni delle già citate Frantti (22 punti di cui 3 al servizio e ottime percentuali anche in ricezione il 75% di positiva e il 56% di perfetta) e di Laak (21 punti e 3 ace anche per lei con una percentuale finale in attacco del 67%), segno che la mentalità della squadra non cambia anche se cambiano le protagoniste in campo. Da citare anche i 3 muri punto di Alhassan, centrale americana dotata di capacità atletiche e fisiche notevoli ma che proprio nel muro, vuoi per la poca esperienza a certi livelli di gioco e anche un non velocissimo spostamento laterale, fino ad ora ha mostrato le maggiori lacune. Per Firenze, dopo un buon avvio, una partita che è sembrata sfuggirle di mano troppo presto, con un servizio poco incisivo (dato in controtendenza alla media stagionale) e un attacco che ha chiuso con soltanto il 38% di positività di squadra nonostante le buone cifre in ricezione (67% di positiva e 56% di perfetta).
Tra le due squadre che hanno disputato più tie-break in questa stagione non poteva che finire al 5°. Infatti, sia per Monza che per Scandicci si è trattato del terzo tie-break in campionato, con il verdetto che ha sorriso alle brianzole. Merito di una Begic che definire “mostruosa” sarebbe banale nel giorno di Halloween, io preferisco definirla “monumentale”. Il suo tabellino certifica 26 punti di cui 3 al servizio e addirittura 6 a muro, in una serata dove nessuna delle sue compagne di palla alta ha superato il 40% in attacco, non può che meritare un monumento. Scandicci senza Stysiak, fuori per un problema fisico, perde il suo terminale offensivo e anche parecchia fiducia: Drewniok la sostituisce con 20 punti ma la sua efficienza in attacco risulta del 21%; peggio di lei fa Pietrini che chiude in negativo con -3%; si rivede ai sui livelli Popovic che con 14 punti e il 58% di positività in attacco risulta la migliore delle sue nonostante una ricezione perfetta di squadra finale del 38%, così come chiude con buone percentuali anche Lubian con 11 punti e il 47% di positività in attacco. In una partita che ha visto percentuali d’attacco di squadra basse da entrambe le parti a fare la differenza negli scambi lunghi è stato il muro di Monza che ne mette a segno il doppio delle avversarie (18 a 9 il conteggio finale) con oltre ai 6 di Begic anche i 4 a testa delle centrali Heyrman e Danesi (quest’ultima in fase di rilancio nelle ultime settimane e che chiude la partita anche con un ottimo 67% in attacco).
La prima vittoria per Brescia  arriva in una partita pesante, contro una Bergamo in striscia positiva di punti e riacciuffando così un treno, per la salvezza, che altrimenti sarebbe stato parecchio difficile da rincorrere per la squadra bresciana. Nicoletti trova la miglior prestazione stagionale e mette a referto 23 punti con il 45% in attacco che inietta fiducia a lei e a tutto l’ambiente che molto dipende dalle prestazioni dell’opposto. Male invece Bergamo sotto tutti i punti di vista: dopo aver vinto il primo set cala tanto l’intensità di gioco e ne sono un segnale i continui richiami alle posizioni di difesa della sua squadra da parte di Turino. In attacco la squadra bergamasca chiude con un bassissimo 29%, figlio anche di una ricezione troppo fallosa e imprecisa che non ha aiutato la distribuzione già in difficoltà per la mancanza della palleggiatrice titolare Valentin.  I 17 punti finali di Lanier sono però frutto di un poco rassicurante 19% di efficienza offensiva.
Breve chiusura sulla partita di Conegliano che vince contro Cuneo che, visti i noti problemi di positività, si presenta al Pala Verde con solo 8 ragazze e praticamente tutte ragazze della B1 della squadra piemontese. 
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