Il commento all'ottava giornata di A1 femminile

di Maurilio Anfuso

29/10/2020

BERGAMO STRAPPA UN PUNTO IN CASA DI MONZA, NOVARA SCHIACCIA CASALMAGGIORE,CONEGLIANO HA BISOGNO DELLE SUE TITOLARI PER AVERE LA MEGLIO SU FIRENZE
Un’ottava giornata che è stata praticamente dimezzata dal Covid che ha colpito, ancora una volta, tre atlete di Busto e che aveva già fatto rinviare la gara tra Cuneo e Brescia. In attesa dei recuperi andiamo ad analizzare le partite che si sono giocate in questo turno infrasettimanale.
Cominciamo con la notizia (quasi clamorosa) della perdita di un set da parte di Conegliano, cosa che è accaduta soltanto tre volte nelle ultime 27 partite ufficiali giocate dalla squadra veneta. A riuscire in questa “impresa” è il Bisonte Firenze che, non contenta, rischia anche di portarsi a casa il secondo set, se non fosse per le individualità di Conegliano. Santarelli, come già avvenuto altre volte, da ampio spazio a quelle giocatrici che hanno avuto meno occasioni, partendo in sestetto con Gennari al palleggio in diagonale con la francese Gicquel e con Hill in posto 4 insieme alla connazionale Adams.  Firenze approfitta di queste scelte e mette paura a Conegliano che è costretta ad inserire le titolari per portarsi a casa l’intera posta in palio. Egonu entra, risolve, e torna in panchina nei primi tre set per poi giocare il quarto, Sylla entra, risolve e resta in campo a formare la coppia di martelli con Hill che sicuramente non gioca una buona partita (28% in attacco e male in ricezione) , ma il suo obiettivo era giocare il più possibile per ritrovare condizione e questi quattro set sicuramente sono un dato positivo per lei e per lo staff. Firenze manca nel gioco al centro, cosa che invece nelle altre partite aveva portato buoni risultati, con entrambe le centrali toscane sotto il 30%. Attacco toscano trascinato invece dall’ottima prova di Guerra che chiude la sua partita con 20 punti e un bel 59% di positività in attacco. Per Conegliano come detto Sylla ed Egonu danno una spinta decisiva in attacco, alzando la media di squadra al 47% finale, dato che per ogni squadra sarebbe ottimo se non parlassimo di Conegliano, che di solito viaggia ad una media di squadra del 55%. Il resto lo fa De Kruijf che con 17 punti, il 71% in attacco e anche 5 muri dimostra ancora una volta di essere una delle più forti (o la più forte?) nel suo ruolo a livello internazionale.
Un’altra centrale che dimostra il suo valore è Laura Heyrman che, come presupposto nella presentazione della giornata, ha creato non poche difficoltà al muro di zona 4 di Bergamo con la sua Fast (forse utilizzata anche troppo poco da Orro). La capitana di Monza fa registrare 15 punti di cui 4 a muro ed insieme all’altra belga Van Hecke, che di punti ne mette a segno 24, attaccano bene la zona di muro più debole avversaria. Bergamo però gioca una bella partita, tante difese e scambi lunghi spesso risolti a proprio favore sono un ottimo segnale per una squadra che porta a casa un altro punto che potrà risultare decisivo nella lotta alla salvezza. Il merito più grande di Bergamo è stato quello di avere pazienza, di non commettere errori gratuiti e di attendere il momento migliore per cercare il punto. Da segnalare in attacco la prova di Enright che mette a segno 18 punti con il 45% di positività e gli ottimi ingressi per il servizio e la difesa di Giorgia Faraone. Dall’altro lato invece gli ingressi che fanno la differenza sono i turni al servizio di Squarcini ma soprattutto quello di Edina Begic, che prende il posto di Orthmann (male la tedesca con lo 0% di efficienza in attacco) e chiude la partita con 15 punti e aiutando la squadra a tenere alto il livello della ricezione con il 75% di positiva e il 69% di perfetta. Ricezione che ha permesso ad Orro di poter giocare con costanza non solo la Fast di Heyrman ma anche il primo tempo e la 7 di Danesi. Per Bergamo da segnalare purtroppo anche l’infortunio patito dalla palleggiatrice Valentin nel primo set che speriamo non sia troppo grave vista anche la notizia del lungo stop che attende Luketic. Ad entrambe un grosso in bocca al lupo.
Novara invece con una prova autoritaria supera Casalmaggiore che non è mai apparsa in partita contro le novaresi. La percentuale d’attacco di squadra della squadra di Parisi si è fermata al 31%, complice il difficile momento dal punto di vista realizzativo che sta attraversando il suo principale punto di riferimento, vale a dire la brasiliana Montibeller, che contro Novara ha chiuso con una percentuale di efficienza in attacco negativa del -27% e mettendo a referto solo 4 punti. Prova Vasileva a prendersi la squadra sulle spalle, ma anche per lei, cercata molto dal servizio avversario, non è stata una giornata positiva chiusa comunque con 11 punti. Novara si mette in evidenza a muro registrandone 14 di squadra, di cui 4 arrivano dall’ennesima prova positiva di Bosetti, top scorer del match con 14 punti e buone percentuali sia in attacco che in ricezione. Ottime anche le centrali con Bonifacio che con 3 muri e 5 attacchi (56% di efficienza per lei) e Washington (11 punti di cui 5 a muro e il 60% di positività in attacco) garantiscono per Hancock delle ottime alternative nelle scelte di distribuzione sia in cambio palla che in contrattacco. Unica nota dolente la seconda prova consecutiva poco brillante di Smarzek (7% di efficienza in attacco) che probabilmente paga un po’ fisicamente il ritmo delle partite così ravvicinate tra recuperi e turni infrasettimanali. La speranza (non solo per Novara ovviamente) è quella che si possa tornare ad una parvenza di normalità il prima possibile.
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