Il mondo pallavolistico di Andrea Anastasi

di Lorenzo Dallari

29/03/2013

Andrea Anastasi e Lorenzo Dallari a Sky SportAndrea Anastasi e Lorenzo Dallari a Sky Sport
Andrea Anastasi e Lorenzo Dallari a Sky Sport
E' sempre un piacere condividere con Andrea Anastasi, vecchio e caro amico da tempo ormai immemore. L'ho visto giocare, vincere, debuttare in panchina, diventare ct della nazionale, l'ho avuto al mio fianco per commentare le partite del campionato, unico allenatore di nazionale che può vantare questa esperienza. Adesso guida la Polonia, dopo essere stato a due riprese sulla panchina dell'Italia e su quella della Spagna, condotta a un incredibile titolo europeo nel 2007. "Ho vissuto e sto vivendo una vita da privilegiato, perchè allenare una nazionale rappresenta il top: e io con la Polonia vivo nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il mio lavoro. Là esistono strutture, organizzazione, passione, cultura per la pallavolo, grandi giocatori". Come sempre Anastasi, per tutti quelli del volley semplicemente il Nano, è solare e franco. Ne abbiamo avuto conferma anche a Sky Sport 24, dove è stato simpaticissimo ospite nei giorni scorsi per parlare di pallavolo a tutto tondo. "Il campionato polacco è in continua crescita, economica e tecnica, e può vantare di un'eccellente copertura televisiva. Io vivo in Polonia una decina di giorni al mese: guardo le partite, incontro i dirigenti, lavoro in Federazione, una full immertion incredibile ma molto stimolante". Rimpianti dell'Italia? "Non tanti a dire il vero. Ovviamente ci vivo e seguo il campionato, ma sono entusiasta di poter vivere esperienze all'estero. Chi potrà vincere il campionato? Mi pare che Trento e Macerata abbiano qualcosa in più delle altre, ma i play off sono soliti regalare grandi sorprese". Domenica Piacenza ha vinto la Challenge Cup, unico trofeo continentale conquistato dalle nostre squadre. Nel femminile addirittura digiuno totale in Europa: perchè? "E' lo specchio della potenzialità del movimento, che sta perdendo forza economica e di riflesso giocatori e soprattutto giocatrici, attratti dai contratti all'estero. Complimenti a Piacenza per il successo, e peccato per Cuneo, arrivata ad un passo dal risulato storico in Champions League". Sempre a proposito di Italia: cosa ne pensi di Juantorena in nazionale? "Sono convinto che Osmany sia oggi il giocatore più forte del mondo e che sarebbe un acquisto incredibile per l'Italia. Ovviamente non so se vestirà l'azzurro: certo se questo dovesse accadere, la nazionale farebbe un bel salto di qualità". Parole chiare, no? Come sempre, quando c'è di mezzo il Nano.
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