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Il ritorno di Gianni Caprara
Il ritorno di Gianni Caprara
di Lanfranco Dallari
11/03/2011
Giovanni Caprara
Giovanni Caprara
Giovanni Caprara
,
Gianni
per gli amici, campione del Mondo con la nazionale russa nel 2006, marito della “Divina” Irina Kirillova, è l’allenatore dell’Asystel Novara, squadra rivelazione di questo campionato, seconda in classifica con 29 punti al pari della Scavolini Pesaro, ad un solo punto di ritardo dalla capolista Bergamo. Caprara ha fatto molto parlare di sé anche per aver rischiato un lungo stop forzato di ben 3 mesi, domenica però sarà regolarmente sulla panchina della formazione piemontese, una sentenza della Corte d'Appello Federale ha accolto il ricorso presentato da Asystel Volley.
Bentornato super Gianni....tutto è bene quello che finisce bene...hai ancora poche ore di purgatorio!
“ Sì, domenica torno in panchina”.
Vuoi commentare questa "bastonata" che tu e di riflesso la tua società avevate ricevuto?
“No....si commenta da sola”.
Diciamo che avete corso rischi in un periodo dove il volley giocato non era proprio importante, visto che diverse squadre avevano snobbato l’impegno della Round Robin League.
“Non abbiamo corso rischi per due motivi: ottimo staff tecnico e ragazze molto brave in palestra, dove non perdono un minuto di allenamento, sono sempre lì con la testa. Poi ho scoperto che avevo ragione su una cosa che volevo già fare in Russia”.
Si può dire? “
Certo. Il capo allenatore dovrebbe avere la possibiltà di scegliere se stare in panchina o dietro al campo dove si ha una visuale nettamente migliore che ti consente di lavorare alla perfezione".
Pensi che in molti tuoi colleghi opterebbero per questa possibilità se fosse possibile scegliere? “
Io lo farei di certo: il football americano insegna che è il modo migliore per seguire la partita questa si che sarebbe una innovazione intelligente”.
Prendere esempio dagli altri sport è segnale di grande apertura mentale..... il volley può andare in questa direzione secondo te? “
Io me lo auspico: non vedo quali possano essere le contro indicazioni”.
Quali altre innovazioni apporteresti per migliorare il prodotto pallavolo? “
In questo momento abbiamo un gran bisogno di coraggio da parte della classe dirigente e di lungimiranza. E’necessario tornare alla centralità degli allenatori e dei progetti tecnici, è per questo ringrazio De Stefano e Caserta che mi hanno dato questa meravigliosa opportunità”.
Torniamo al volley giocato, domenica vi attende una grande sfida, andrete a Villa Cortese a difendere il vostro terzo posto. Possiamo dire che affronterete una trasferta ostica con un Caprara in più?
“La mia presenza in panchina non cambierà nulla..... ma sarà solo la grande attenzione ai particolari che le giocatrici metteranno in campo a fare la differenza”.
Tu sei da sempre un fautore del grande lavoro, non è un caso che su facebook hai riportato la frase di Mario Calabresi "La fortuna non esiste"....
“Bravo: ma a volte ce ne dimentichiamo”.
La ricetta vincente, anche da chi è nato a "Medicina", è lavoro e abnegazione dunque? “
Penso lo sia per tutti, ma è necessario un ambiente che condivida il percorso da fare: perchè solo insieme si possono costruire delle belle case”.
Giudichi fantastico il cammino della tua Novara o pensi possa essere addirittura migliorabile? “
Noi siamo molto felici di quello che vediamo quotidianamente in palestra e non pensiamo mai alla meta finale ma solo a goderci il viaggio, altrimenti rischieremmo di perderci”.
Da molti Pesaro era candidata al successo finale, dovrà fare a meno della Hooker, cambiano notevolmente ora le quote dei bookmakers? “
Io non credo che questo anno si possano azzardare pronostici: perchè c'è poca distanza fra le squadre. Certo se Villa Cortese, Bergamo e Pesaro sistemano i problemini che hanno sono sicuramente le formazioni migliori”.
Siamo in dirittura di arrivo della nostra intervista.... ci sono sogni che vorresti realizzare e che non hai già realizzato? “
Ho avuto la fortuna di allenare a tutti i livelli a partire da tutte le categorie giovanili e anche tutte le serie (mi manca solo la serie D). L'estate scorsa ho avuto il piacere di seguire anche per un mese una nazionale juniores. Ora posso dedicarmi anima e corpo a questa squadra di Novara che rappresenta il grande sogno che avevo quando sono andato via dalla Russia. Sono pienamente soddisfatto".
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