Indignados

di Luciano Pedullà

25/01/2013

Indignados
Lascia sbalorditi quello che è successo nell’ultimo periodo di pallavolo non giocata, prima con Crema e poi e con Modena. Ancor più increduli dopo quanto è capitato al termine della gara di Challenge tra Modena e Ankara nel turno di ritorno degli ottavi di finale. In Turchia la formazione padrona di casa si era imposta per tre a uno sull’avversaria italiana con una prestazione delle modenesi sicuramente al di sotto delle loro possibilità. Poi l’annunciato ritiro della società dal torneo di A1 e l’ingiunzione a disputare almeno la gara di Coppa per non incorrere nei provvedimenti della Confederazione Europea. Giusto…?! Può essere, ma sicuramente lo spettacolo che è stato offerto nel Golden Set, con la squadra di Modena votata a perdere ingloriosamente la qualificazione non è sicuramente degno della rispettabilità che il movimento si è costruito in tutto il mondo in questi anni. Viene da chiedere cosa possano pensare giocatrici straniere nei confronti dell’attività, ma anche dei comportamenti e della sportività della nostra popolazione sportiva! Peraltro non si può prefigurare come anomalia tipo doping anche una mancata qualificazione concordata? Allora deve essere stigmatizzato questo comportamento e il suo risultato che, pur essendo stato forse il minore dei mali, è pur sempre una nefandezza! Tutto ciò pur esprimendo la logica solidarietà con quanti, giocatrici, staff e spettatori sono incolpevoli ingranaggi di un meccanismo usurato che si presagiva già da tempo sul punto di rompersi. Così, via Crema e Modena, le altre squadre guardano con fiducia al volgersi del massimo torneo: ma siamo poi sicuri che non ci siano ancora casi come quelli citati, con giocatrici che proseguiranno l’attività nonostante che le relative spettanze non siano ottemperate correttamente? Per fortuna in altri campi si possono osservare gare gradevoli che rappresentano l’’essenza della pallavolo italiana, quella fatta di palestra e ore di allenamento dei fondamentali, di gioco di squadra per perfezionare l’intesa e cercare di adoperarsi a realizzare le migliori contromisure per sconfiggere l’avversario di turno. In Champions Busto Arsizio c’è riuscita, Villa Cortese no, ma tutte e due le compagini sono uscite a testa alta nonostante che la formazione guidata da Gianni Caprara sia stata costretta ad abbandonare la competizione. Non son bastati alla squadra lombarda gioco brillante, recuperi e break entusiasmanti per ribaltare il risultato della andata e portare l’Eczacibasi al Golden Set, che invece è stato giocato ed ha sorriso alle Campionesse d’Italia, con un meccanismo discutibile ma sicuramente affascinante, che lascia spesso recriminazioni, comparabile nel calcio ai rigori finali. Forse non premia la squadra più forte ma rispetta il pubblico che va nei palazzetti per vedere partite vere, non quelle nelle quali dopo la matematica qualificazione per differenza set le gare servono normalmente per dare spazio a chi gioca meno e deve fare esperienza. Se il Golden Set deve andare a vantaggio dello spettatore, è giusto che avvenga senza arbitrio, quelle che ieri invece non è stato evitato a Modena. La serie A si ferma per concedere spazio alla Coppa Italia di A2, con Novara, Ornavasso, Casalmaggiore e Frosinone con più di un piede in semifinale, dimostrandosi le contendenti più valide in questo torneo, nell’attuale stagione. Anche l’A1 non giocherà per concedere spazio all’All Star Game, interessante per quello che Parisi e Napolitano intenderanno mettere in campo, meno per le iniziative a latere della manifestazione che invece potrebbero essere evitate, con spese da impegnare massimalmente a vantaggio della Fondazione Veronesi.
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