Ingrata Hooker, Scavolini "schiacciata"

di Adelio Pistelli

11/03/2011

Destinee Hooker Destinee Hooker MVP della Supercoppa 2010 vinta dalla ScavoliniDestinee Hooker Destinee Hooker MVP della Supercoppa 2010 vinta dalla Scavolini
Destinee Hooker Destinee Hooker MVP della Supercoppa 2010 vinta dalla Scavolini
Improvvisamente, la svolta. Pesante, cruda, un colpo mancino senza precedenti. L’americana della Scavolini Pesaro Destinee Hooker se ne va. Torna negli Stati Uniti e quando mancano solo sette giorni alla final four di
Champions League, Pesaro che aveva raggiunto per la prima volta nella sua storia le finali europee più importanti, si ritrova senza una delle sue più forti giocatrici. Sorpresa? Forse sì, un po’ per tutto l’ambiente anche se l’americana pare voli negli States per curare (o farsi operare) ad un tendine. Ma in realtà la verità sarebbe ben diversa. E parlando di sorprese, Paolo Tofoli coach delle campionesse d’Italia, aveva capito tutto da qualche settimana. Il grande protagonista di una squadra che ha fatto epoca, parte integrante della famosa ‘Generazione di Fenomeni’, poi diventato tecnico al femminile, ha sempre nascosto con maestria i problemi che la Hooker aveva portato con se arrivando a Pesaro anche se l’ ambiente, appunto, li aveva identificati quasi subito. Da settimane, la Scavolini nascondeva una situazione interna grazie anche ad un gruppo molto intelligente e che ha fatto quadrato insieme al suo allenatore. Ma adesso, tutte le verità verranno (devono) a galla. La società, per il momento tace ma presto rilancerà un suo comunicato raccontando minuto per minuto la ‘vera’ vicenda Hooker. Probabilmente anche Tofoli dirà la sua su un episodio che è diventato di dominio pubblico tramite… Facebook. Poi, siti e giornali ne sono ovviamente venuti a conoscenza ma tutto nasce da una superficiale dichiarazione dell’americana che proprio su Facebook inizia a mandare saluti a destra e manca, ad amici ed amiche, annunciando che nel giro di poche ore avrebbe volato negli stati Uniti. Il tutto senza parlare più di tanto con la società che, tra le altre cose, proprio nella serata di ier (giovedì) aveva programmato una nuova visita medica per la schiacciatrice di colore. Invece salta tutto e mentre la Hooker se ne va, inizia il balletto delle responsabilità che, ovviamente, esclude la società pesarese, sempre precisa nei suoi impegni e sempre ben disposta con l’atleta, a prescindere. Responsabilità che vanno distribuite ad altre sedi, perché coinvolgono personaggi apparsi improvvisamente alla ribalta e che avrebbero fatto da carro trainante alla fuga dell’americana. E adesso? Ci saranno commenti e dichiarazioni ufficiali ma resta l’amara conclusione di una squadra che si ritrova senza una giocatrice, alla vigilia di tutti gli appuntamenti agonistici e di una società bloccata verso ogni teorica trattativa.
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