Italia, il divertimento non è un optional

di Adelio Pistelli

21/05/2012

L'esultanza degli azzurri dopo la vittoria con gli USAL'esultanza degli azzurri dopo la vittoria con gli USA
L'esultanza degli azzurri dopo la vittoria con gli USA
“Signori, ciao a tutti: buone vacanze”. Dragan Travica dopo aver chiuso l’ultimo impegno di Firenze ha salutato il suo staff a bordo campo, incartato tra computer e statistiche. Poi ha cercato di volare via negli spogliatoi senza fare i conti, però, con i tifosi fiorentini. L’affetto che hanno regalato all’Italvolley, se volete, è diventato il vero piacevole ostacolo di questa nazionale che ha divertito e si è divertita. Come è successo a Sofia, anche nella prima tappa di World League, durante liunica tappa italiana, azzurri in crescendo, consapevoli del loro ruolo, delle loro capacità, spronati anche dalla loro evidente voglia di crescere.
Lucidità mentale, tecnica, agonistica, un miscuglio emerso in tutto il suo splendore al momento giusto, nella serata di chiusura, all’interno di un palasport stracolmo di felicità. Lo ha ricordato anche Renzi, sindaco di Firenze divertito ospite: “Felicissimo per il successo azzurro, felicissimo di vedere così tanti tifosi. Non capitava da tempo. E’ stata una grande festa. Ci voleva e spero serva anche per la crescita del nostro movimento”. Servirà perché, se non sappiamo cosa succederà da fine luglio a Londra, sappiamo però che il volley è sempre più nella testa della nuova generazione. Lo s’è visto in questi tre giorni, situazione evidente di qualcosa che sta svoltando, in positivo. La sfida agli americani? Almeno stasera, impari. Nazionale che ha macinato azioni (Travica vero padrone del vapore, stavolta) con brillantezza quasi preoccupante, vista la sua brillante condizione fisico mentale, se il mirino va spostato sul Londra 2012.
Ma è solo considerazione di contorno ad un team che ha piacevolmente portato avanti il suo compito accompagnate da certezze tecniche già in vacanza.
Niente Mastrangelo, niente Fei e Parodi infortunato, ovvero tre settimi di un team che può davvero lasciare l’impronta, erano dietro le quinte o quasi visto il loro pressante impegno nel firmare autografi. L’ Italia, dando spazio alternative importanti ha gestito il match senza particolari pressioni contro americani senza difesa, senza attacco, senza muro con statistiche finali da bollino rosso. Alle corte: Usa in balia della allegra compagnia azzurra, presa per mano soprattutto da Savani perentorio e Zaytsev, cattivo e infermabile. “Arrivederci a tutti e buione vacanze” come diceva Travica. Meritate.
COREA IN BIANCO. La formazione di Park Ki Won non sa vincere. Terza partita di World League, terzo tie break, terza sconfitta: venerdì con l’Italia, sabato con gli Usa, stasera con la Francia. “Speriamo che vada meglio alle prossime sfide pre olimpiche” ha salutato così, in perfetto italiano (visti i suoi trascorsi lungo la nostra Penisola) il coach degli asiatici che sul finire del mese proverà a portare la Corea a Londra 2012. Una notizia a margine: squadra anche multata (dalla Fivb) per aver sbagliato colore della maglia al via del match con la Francia. Già, i transalpini, sicuramente più dotati tecnicamente ma hanno dovuto faticare e tanto per centrare il secondo successo fiorentino di World League. Adesso la squadra di Blain volerà in Bulgaria (ultimo appello olimpico contro i padroni di casa Egitto e Pakistan) con la consapevolezza di avere potenzialità tecniche e agonistiche per sbancare il palasport di Sofia e centrare la qualificazione ai Giochi. Chiusura su Kevin Tillie alla terza presenza con la maglia della sua nazionale. E’ figlio del grande Laurent, presente dietro il campo di gioco e indicato come uno dei possibili tecnici per il dopo Blain
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