Italia protagonista al Mondiale, parola di Fefè

di Lorenzo Dallari

16/09/2010

Ferdinando de GiorgiFerdinando de Giorgi
Ferdinando de Giorgi
“Avevo ancora due anni di contratto, ma ad un certo punto sia io che la società ci siamo resi conto che proseguire il nostro cammino insieme era diventato piuttosto complicato: meglio dunque lasciare perdere, invece che continuare a complicarsi la vita inutilmente e vicendevolmente”. Ferdinando de Giorgi, per tutti noi del volley semplicemente Fefè, è tranquillo. Ci sentiamo dopo un po’ di tempo, ma è come se ci fossimo visti ieri: il nostro rapporto è radicato negli anni, in tanti anni di amicizia condivisa sottorete declinata in vario modo, visto che ho anche avuto il privilegio di avvalermi della sua verve con memorabili articoli pubblicati su PV Pallavolo, la rivista che ho diretto per 10 lunghi e bellissimi anni. Adesso Fefè è fermo in area di parcheggio “perché quando ho transato con Macerata ormai tutti i giochi erano fatti”. Gli suggerisco di stare tranquillo, perché tanto presto una panchina per lui ci sarà, di club o di nazionale, visto che tradizionalmente dopo il Mondiale partono i vari movimenti sulla scacchiera internazionale. “Qualche abboccamento c’è già stato, ma i tempi sono ancora prematuri, ne riparleremo più avanti”. E’ saggio Fefè, tipico uomo del Sud cresciuto nella nebbia del nord, personaggio autentico dotato di intelligenza superiore e di verve assolutamente inusuale. Sarà lui a commentare il Mondiale ai microfoni Rai, dove ormai è un veterano. Ed è anche bravo, molto bravo, anche in questo: capacità di lettura della partita, conoscenza dei protagonisti, battuta sempre pronta. Qualità rare, che ne fanno un campione anche in questo. Lo dico con la consueta sincerità che mi contraddistingue, senza nulla togliere ai miei fantastici compagni di viaggio a Sky Sport. “Sarà un bel Mondiale, questo è certo. Con l’Italia protagonista, speriamo fino all’atto conclusivo. Sono andato a vedere qualche allenamento degli azzurri e li ho visti bene, in ottime condizioni, pronti a togliersi e a regalare grandi soddisfazioni”. Parola di uno spettatore particolarmente interessato, visto che da almeno un anno e mezzo circola proprio il suo nome quale possibile sostituto di Andrea Anastasi: sia quando si era propagata l’idea balzana di cambiare ct qualche mese prima del Mondiale, sia in prospettiva futura nel caso in cui la nostra nazionale non dovesse ottenere i risultati sperati. Di questo però non si parla neppure, i tempi sono sbagliati e noi tutti alla nazionale vogliamo troppo bene. “Chi vedo favorito per il successo finale? Forse il Brasile, o forse la Russia, secondo me pronta al grande risultato. Attenzione anche a Bulgaria, Polonia e Cuba, squadra davvero molto interessante, giovane ma capace di esprimere un ottimo gioco”. Parola di Ferdinando de Giorgi. Parola d'autore. In attesa di rivederlo presto protagonista in campo. E in attesa di leggere il tuo libro che verrà presentato a Milano il 23 settembre "Pensieri per allenare e motivare una squadra", scritto insieme a Giuliano Bergamaschi.
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