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Italia-Serbia: nema problema?
Italia-Serbia: nema problema?
di Adelio Pistelli
17/06/2010
Non sappiamo come andrà a finire, se davvero gli azzurri riusciranno finalmente a giocare una finale di Wiorld League. E’ difficilissimo solo soffermarci su tutto ciò che potrà accadere in questo nuovo week-end di qualificazione. Però, indiscutibilmente, possiamo anticipare che vedremo ancora una volta una bella Italvolley alle prese con l’ennesimo ostacolo al seguito.E sì, alla vigilia della prima delle due sfide con la Serbia (gara-uno domani sera a Montecatini poi, domenica replay a Firenze) ha fatto nuovamente capolino e si sta concretizzando il nuovo stop di Alessandro Fei. L’opposto azzurro della Sisley aveva dato (improvvisamente) forfait a poche ore dalla gara di Chieti, contro la Cina. Un guaio alla schiena il ‘colpevole’ delle fermata obbligata per il Fox nazionale. Non aveva naturalmente giocato nemmeno ad Ancona ma, ripartendo dal capoluogo marchigiano, il coach Andrea Anastasi aveva lanciato messaggi di speranza in prospettiva Serbia. E invece niente da fare: a Montecatini e Firenze Fei potrebbe fare ancora lo spettatore.
Amarezza naturale nel gruppo, magari una amarezza controllata ma giustificata e non solo perché, contro i serbi, mancherà un grande protagonista. L’Italia lamenta giustamente questo nuovo stop anche perché l’infortunio peserà sulla condizione del giocatore.
Fei, inutile girarci attorno, era tornato in Nazionale motivatissimo e determinato e alle prime partite aveva subito lanciato significativi messaggi. Era, insomma, il solito, dirompente opposto tanto utile alla causa per l’attuale momento azzurro quanto per il mondiale appuntamento di settembre-ottobre. E allora il suo improvviso stop, che presto naturalmente sarà solo un ricordo, crea un giusto e naturale rammarico in un team che sta crescendo, vincendo con una arma in più: il divertimento.
‘Continueremo a divertirci
’ assicura
Simone Parodi,
una delle tante note liete dell’Italia nuovo corso. Lo schiacciatore, dopo un mesetto di forzata… latitanza per colpa di un problema al polpaccio, è tornato solo una settimana sottorete ed ha subito lasciato l’impronta. Una pedina in più per il Commissario Tecnico Anastasi che non nasconde (e giustamente) la felicità del momento azzurro targato Parodi e di tutto il gruppo comunque sballottato da diverse problematiche. Da giorni (troppi) lo staff medico, infatti, è diventato quasi più protagonista di quello tecnico visti gli infortuni di Birarelli, Mastrangelo, Savani e, appunto, Parodi. Ma anche dalle disavventure fisiche sono emersi importanti segnali lanciati da una nazionale che ha voglia di fare bene, che vuole inseguire, intanto, con determinazione le finali di World League. E, appunto, non sappiamo come finirà ma le due partite con la Serbia (formazione che, ricordiamolo, sarà senza la diagonale olimpica Grbic-Miljkovic) diranno altre preziose verità su una squadra azzurrasì che, comunque, ha ritrovato la grande voglia di andare in palestra, dimostrando di preparare ogni appuntamento con volontà e concretezza. E dopo la Francia (due
vittorie), dopo la Cina (altri due successi), l’Italvolley è davanti al terzo turno di qualificazione diventato ancor più importante visto il cammino vincente della Serbia. Che, come gli azzurri, ha sempre vinto nei precedenti
quattro appuntamenti ma è davanti di un punto, quello che l’Italia ha lasciato alla Francia. Ma la matematica è ancora un fattore secondario. Adesso sono solo un muro, una schiacciata, una battuta, una difesa a fare la differenza, mai come stavolta.
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