Italy 2014: la Cina lascia Trieste con la voglia di stupire

di Adelio Pistelli

02/10/2014

Italy 2014: la Cina lascia Trieste con la voglia di stupire
Non sappiamo chi vincerà il mondiale ma sappiamo che la Cina sarà sicuramente protagonista sino all'ultimo nelle sfide che porteranno all'oro. La prova di forza di Trieste, contro la Croazia, ha messo definitivamente lo squadrone della Lang Ping in rampa di lancio. magari non ce n'era bisogno ma i tre parziali che hanno martoriato le ragazze di Vercesi, sono la prova provata di un a formazione in grande condizione, consapevole delle proprie forze e capacità. Tre soli erori ( 1 a set), 56% in attacco finale, 62% di positività in ricezione, 7 ace (con sole 4 battute sbagliate) e 12 muri: numeri da pallavolo maschile. Ma sull'ultimo fondamentale delle cinesi, il muro, che ha prima frenato poi definitivamente chiuso la speranza della Croazia, vale la pena aprire una parentesi. E' stata, quella cinese, una vera lezione di muro-difesa con copertura. Un tracciato tecnico tattico che, di fatto, ha gradualmente martoriato le poche concretezze del team che vive e si allena solitamente ad una manciata di chilometri da Trieste. 4 muri delle cinesi nel primo parziale, 6 nel secondo, 2 nel terzo e, in ogni occasione, decisivi per stoppare la Croazia che provava a rientrare. Ma dall'altra parte della rete un team 'killer instinct' ricco di ferocia e concretezza.
Nel pomeriggio, altra delusione per la Germania che, a questo punto, spera solo che il mondiale della delusione finisca in fretta. Il team di Guidetti ha anche giocato un buon match ma s'è perso anche per propri errori, nel giorno in cui dall'altra parte della rete c'era chi voleva tenere viva la speranza della qualificazione per Milano: il Giappone. Che ha vinto, però da due punti e probabilmente (tornando a Bari per il fine settimana) si giocherà tutto contro la Repubblica Domenicana. E magari il tecnico Manabe, per le sfide decisive lascerà in campo la palleggiatrice Hitomi Nakamiki.
Piccola, geniale, acrobatica e illeggibile, una ventinovenne di 159 centimetri, autentico folletto del parquet. Il suo tecnico l'ha lanciata all'inizio del secondo set, dopo il parziale perso ai vantaggi e la Nakamiki non è più uscita. Ha gestito il gioco con velocità e imprevedibilità. Ma non solo. La palleggiatrice- folletto è stato protagonista anche in difese, in alcuni casi in maniera spettacolare. Tecnicamente impeccabile nel quinto e decisivo set capace di lanciare sei 'pipe' per la Sakoda (6 punti) che fondamentalmente ha deciso set e partita. Da notare che proprio nel parziale decisivo, il Giappone aveva in campo altre due... giganti: la Takada (centimetri 175) e la Yamaguschi (176). E comunque, Nakamiki, non è la più bassa del girone triestino - dove arriveranno Belgio e Azerbaijgian, al posto di Cina e Giappone-. Il record SayakaTsutsui (157 centimetri), l'altro libero giapponese in elenco, ieri, in tribuna.
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