Ivan Miljkovic contro la "sua" Macerata

di Adelio Pistelli

09/01/2012

Ivan MiljkovicIvan Miljkovic
Ivan Miljkovic
A Macerata ha giocato per sette anni; a Macerata ha vinto e fatto vincere lo scudetto; a Macerata ha una casa; a Macerata è parcheggiata la sua Ferrari e nella università città che è un po’ la sua seconda città, s’è laureata la compagna. Alle corte: per Ivan Miljkovic giocare contro la Lube Macerata non è proprio una cosa normale. L’ha già fatto quando, una volta lasciate le Marche, andò a schiacciare con Roma; è successo, ultimamente all’andata di Champions League ad Istanbul ma la sfida di mercoledì sera è qualcosa di diverso: per Ivan da Belgrado non sarà “una partita” ma “la partita”. E come per l’opposto serbo, per certi versi il discorso vale anche per tutto l’ambiente maceratese che non dimentica, che non ha mai smesso di guardare (in molti a rimpiangere) al suo vecchio giocatore con sola ottica positiva. E però…
Però la Lube dovrà chiedere strada proprio a Miljkovic e soci per centrare matematicamente la qualificazione agli ottavi di Champions League. E dovrà chiedere strada al Fenerbhace, squadra tosta, carica di campioni (ma che non dovrebbe avere per stavolta, il cubano Marshall) e che arriva a Macerata con un tassativo obiettivo: vincere per non rischiare l’eliminazione dalla competizione europea: al termine delle sfide di qualificazione agli ottavi passano le prime due e solo la migliore terza dei sei girone. Facile, insomma, immaginare che razza di partita andrà in scena all’interno di un palasport che magari Miljkovic conosce come le sue tasche ma stavolta sarà dall’altra parte della rete e giocherà contro la sua ex in buonissime condizioni tecniche e psicologiche. Le ultime vicissitudini di campionato, infatti, hanno rilanciato ancora e meglio le quotazioni di un team che, mercoledì sera, ha voglia di per togliersi l’ennesima soddisfazione. “C’è anche quella sconfitta ai tie break arrivata in Turchia che vorremmo definitivamente cancellare”.
Alberto Giuliani, tecnico Lube, non l’ha digerita. Lo stop di Istanbul è una delle due ‘macchie’ stagionali (l’altra è la sconfitta arrivata in campionato, a Vibo Valentia, proprio tre giorni dopo la Champions in Turchia) magari sempre meno evidenti ma che restano lì a segnare il, comunque, splendido cammino dei maceratesi. A due giorni dalla sfida ai turchi, la Lube infatti si gode la testa della classifica (non succedeva da anni) e arriva alla sfida di Champions con alle spalle otto vittorie in campionato consecutive. “Ogni volta è sempre più meravigliosamente la vittoria del gruppo – afferma lo stesso tecnico Giuliani che, ultimamente e anche per questioni di impegni a tamburo battente, ha spesso girato il suo team con scelte e decisioni improvvise ma decisive -. Ogni successo mette in evidenza il gran carattere di questa squadra. E’ una caratteristica importante, che spero ci possa accompagnare per tanto. D’accordo, non s’è vinto ancora nulla ma l’attuale momento regala entusiasmo, serenità e fiducia che aiuta ad andare incontro all’impegno successivo. E quello che ci aspetta, accidenti, è difficile davvero”.
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