Juantorena e Raphael: "Contro Macerata una sfida aperta a qualsiasi risultato"

19/04/2012

“Sono sempre stato convinto che nel V-Day 2012 di Milano ci saremmo trovati nuovamente di fronte Macerata, anche quando la Lube è stata sotto per 0-1 nella serie – ha ammesso lo schiacciatore Osmany Juantorena appena informato che saranno i marchigiani a contendere all’Itas Diatec Trentino lo scudetto in gara unica - . Ha giocato gara 3 di semifinale senza paura, sapendo che nella condizione in cui si trovava poteva rischiare davvero tutto senza avere molto da perdere. Sarà una finale bellissima, la giusta prosecuzione di quanto già accaduto a Roma in febbraio per l’assegnazione della Del Monte Coppa Italia 2012. Le due squadre si conoscono a memoria, avendo già giocato cinque confronti diretti stagionali: a fare la differenza non sarà quindi la tecnica o la tattica ma la fame di vittoria. Una gara secca di questo tipo può essere davvero aperta a qualsiasi risultato, ma noi faremo di tutto per vincere. E’ la resa dei conti finale e voglio chiudere la stagione con un’altra vittoria”.
Dello stesso parere anche Raphael Vieira De Oliveira che stasera è intervenuto a “Zona Cesarini” su Radio Rai Uno pochi minuti dopo il termine della sfida Macerata-Cuneo. “Non faceva molta differenza che passasse la Lube o la Bre Banca Lannutti: qualsiasi risultato fosse maturato in questa gara 3 sapevamo che domenica ci saremmo trovati di fronte un avversario fortissimo – ha spiegato il palleggiatore brasiliano - . Stasera Macerata ha giocato benissimo, meritandosi sino in fondo di passare il turno; sono una squadra fisica, forte in battuta e a muro e dovremo trovare il modo di metterli in difficoltà. Sarà una partita senza pronostici come d’altronde risulta essere sempre una finale che si decide in una sola serata. In una gara così chi ci guadagnerà sarà soprattutto il pubblico perché si potrà godere un grandissimo spettacolo. Siamo stati bravi a chiudere il conto con Latina già domenica sera ed a guadagnarci una gestione più oculata dei carichi di lavoro e del riposo; tuttavia non so se questo fattore basterà per fare la differenza”.