La chiusura del volley a Vibo Valentia

di Fosco Cicola (dal blog di Simona Bastiani)

04/05/2013

Fosco CicolaFosco Cicola
Fosco Cicola
Ci sono momenti nella vita in cui ci si trova davanti a delle scelte, spesso poco piacevoli .Ci sono momenti in cui, un amore, una grande passione deve lasciare spazio alla razionalità e questo non capita solo nelle storie d’amore, purtroppo. Oggi è capitato nel volley, esattamente a Pippo Callipo, presidente unico della Volley Tonno Callipo di Vibo Valentia. Solo chi come me ha avuto la fortuna di avere a che fare con lui, può sapere quanto questa cosa, molto inaspettata e come una doccia fredda, possa avere radici esclusivamente inerenti alla crisi in cui imperversa tutta l’Italia e nello specifico la pallavolo. Ed è bastata una telefonata per averne la conferma. Dall’altro capo del telefono c’era una persona distrutta, in esatta antitesi con quella abituata a vedere sui campi da gioco sempre sorridente e pacioccona, orgogliosa (e ne aveva ben donde) dei suoi ragazzi che avevano scelto “di restare in Calabria” e del suo tifo che gli faceva onore in tutto lo stivale. Callipo, un grande imprenditore del sud, che ha sulle spalle la sorte di molte famiglie calabresi con le sue imprese, dal tonno,al gelato, per finire al Popilia Resort, ha sempre combattuto con determinazione in una terra per nulla semplice nella sua complessità gestionale. Eppure, per tanti anni, con i suoi sacrifici economici è riuscito a fare sognare una regione e a dare lustri al sud intero attraverso la sua grande passione che è il volley. Credo, conoscendolo, che prima di sventolare bandiera bianca abbia fatto di tutto pur di evitare di dire addio ,ma fare sempre tutto da soli, in un momento di nero economico come questo, sia più arduo che trovare un ago in un pagliaio. Ha dovuto anteporre la testa (i suoi dipendenti) al cuore (la pallavolo) lasciando a malincuore anni e anni di soddisfazioni sportive di cui ho avuto l’onore di fare parte per 5 anni, tanto da dare anche i natali a mia figlia, calabrese di nascita, ma visto il temperamento che sta tirando fuori, anche nelle vene. E mi fa molta tristezza pensare che in quel palazzetto, dove ho condiviso gioie e dolori, sempre pieno di colori e di ospitalità, oggi si sia calato il sipario. Non voglio credere alla parola “sempre”, meglio al “per adesso”. Perché lo merita il sud e lo merita la Calabria ed i calabresi che per la mia famiglia sono stati la nostra seconda casa. Grazie Pippo, noi persone del sud, siamo orgogliosi di avere come rappresentante una persona come lei! Chissà se anche la Fiat, prima o poi, riuscirà a seguire il suo esempio!!
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