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La forza dei nervi distesi
La forza dei nervi distesi
di Luciano Pedullà
06/12/2010
Eleonora Lo Bianco
Eleonora Lo Bianco
Nel corso della settimana, la notizia che più mi ha colpito, è riguardata l’intervento che ha dovuto subire Eleonora Lo Bianco, la più grande azzurra di tutti i tempi della pallavolo. Mi ha sorpreso come la grande riservatezza, che ha contraddistinto la carriera di questa ragazza, ha fatto in modo che le notizie potessero trapelare a cose fatte, e dai pochi contatti che sono riuscito ad avere con lei, si evince che, anche in questo frangente, stia facendo fronte, con grandissima determinazione e dignità, al decorso dell’intervento. Bergamo sta affrontando senza piagnistei la situazione, cosa molto difficile da vedere in molti ambienti sportivi e, sono convinto, che, squadra e giocatrice, si rialzeranno, più forti di prima, da questa complicata partenza. Intanto, il campionato ha dato alcuni primi responsi del campo: Pesaro non ha intenzione di abdicare e, con una prova di grande carattere, ha rintuzzato l’attacco di Busto, mantenendosi al comando, in compagnia di Modena e Villa Cortese. La squadra emiliana, neo promossa, non è sicuramente una grande sorpresa: la composizione della compagine, fatta questa estate, è stata mirata per poter accedere alle prime posizioni, lavorando sull’assemblaggio, del sestetto in campo, con giocatrici d’esperienza e di sicuro rendimento. Villa Cortese vince, con qualche difficoltà, soprattutto quando cerca di modificare l’assetto in fase ricezione, con l’inserimento di Hodge. L’apporto di questo talento americano, non permette, all’equilibrio della squadra, quei benefici che la forza in attacco potrebbe garantire. Abbondanza ha, però, tempo per registrare il gioco e, inoltre, riuscirci vincendo, non fa mai male a nessuno: quando sarà stato capace, risulterà difficile scalfire la supremazia di questo gruppo, sia in Italia che in Europa. In coda è triste vedere Bergamo e Novara, ma molte sono le situazioni che permettono a Mazzanti e Caprara di avere fiducia nel futuro; nonostante ciò il prossimo week end dovrà dare risposte più importanti a quello zero nella casella delle vittorie di queste due nobili squadre. Per Conegliano, Perugia e Urbino vittorie importanti, che danno soprattutto morale e classifica, ma non ancora quel gioco che potrebbe permettere un piccolo salto di qualità, soprattutto, nella lotta di quelle posizioni che dovrebbero garantire le posizioni play off a ridosso delle, così dette, grandi. Urbino ha vinto con l’inserimento di Jaline al posto di Renatinha, brasiliana, quest’ultima, molto poco inserita nel gioco della formazione di Salvagni. Nella partita contro Novara, per la schiacciatrice di Urbino, si è vista una giocata di grande classe: ma una è veramente troppo poco. Non è stato così per Jaline salita in cattedra dal terzo set in poi quando la formazione urbinate ha rovesciato la gara. L’opposta mancina, anche lei brasiliana, scoperta da G.M. di Pavia Poma, nelle squadre in cui ha giocato, ha sempre offerto un buon rendimento, solo che poco costante: se dovesse riuscirci a farlo quest’anno, potrebbe essere l’arma, in più per la formazione marchigiana. In coda Pavia e Castellana: la squadra allenata da Donato Radogna ha fatto faticare Perugia per due set, ma, in tutte e due le volte, le è mancato il guizzo finale per riuscire a portare a casa qualche piccola soddisfazione. Il tecnico di Bari, uno dei pochi scudettati del torneo di A1, ha sempre dato prova di grande capacità di recupero, per permettere al sud di avere una formazione nella massima categoria: io confido sulle sue capacità tattiche per rivedere, in breve tempo, Castellana tornare alla vittoria. In fine la A2, dove Parma non ferma la sua corsa, e Chieri inciampa a Matera. Il campionato inizia già ad avere la sua fisionomia: tutti alla caccia della squadra della città ducale … tranne Forlì, che lo è per una posizione più tranquilla.
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