La lettera di Berruto a Marcello Gabana

24/11/2009

I giocatori dell'Acqua Paradiso durante il minuto di raccoglimento in onore di Marcello GabanaI giocatori dell'Acqua Paradiso durante il minuto di raccoglimento in onore di Marcello Gabana
I giocatori dell'Acqua Paradiso durante il minuto di raccoglimento in onore di Marcello Gabana
Di seguito la lettera dell'allenatore Mauro Berruto.
"La cosa importante è che la morte ci trovi vivi". E' da sabato pomeriggio che ho in testa queste parole. "Che la morte ci trovi vivi".
Vivi di sogni, di progetti, di passioni.
Presidente, a lei non piaceva stare a guardare. Stare a guardare le cose succedere era incomprensibile per lei. Non le riusciva, nemmeno quando dalle tribune vedeva la sua squadra giocare male. A lei piaceva agire, discutere, essere protagonista delle cose. Lei aveva sempre la forza e il coraggio che servono per sostenere le proprie azioni. Credo fosse questa la ragione per la quale lo sport era una delle sue grandi passioni. Chissà, forse la più grande. Lo sport come rappresentazione perfetta del movimento, dell'azione, della sfida.
Se solo ne avesse avuto il tempo sono certo che lei avrebbe fatto il presidente, l'allenatore e anche il giocatore. Con la stessa inesauribile passione, con quella "grinta" che era la cosa che ci chiedeva sempre, ogni singola volta che ci veniva a trovare in palestra.
L'unica cosa che ci ha chiesto anche venerdì mattina quando la sua squadra, senza saperlo, ha visto per l'ultima volta il suo presidente.
Non so se oggi le possiamo garantire quella grinta. Oggi, non lo so. So solo che sentendomi parlare così lei si starà arrabbiando… quante volte mi ha detto: "Mauro, se tu mi ascoltassi…"
La voglio ascoltare, Presidente. Da domani ci riproviamo, ci lasci solo un giorno per il dolore. Da domani ci riproviamo insieme. Ci dia una mano, ancora una volta e ci riproveremo.
Noi, la sua squadra.
E ciò che di lei rimarrà sempre in noi:
la sua volontà assoluta,
la determinazione come valore,
la forza dell'essere capaci di dire sempre quello che si pensa
ma soprattutto
una enorme inesauribile infinita passione.
La morte l'ha trovata vivo, Presidente.
Anzi, visto che il primo giorno che l'ho conosciuta lei mi aveva detto: "Qui ci diamo tutti del tu", ma che non l'avevo mai fatto prima…
Marcello, la morte ti ha trovato vivo. In qualche modo l'hai sconfitta. Ha portato qui oggi il tuo ultimo allenatore, la tua ultima squadra. Siamo tutti qui a renderti omaggio e a imparare che la morte ci deve trovare vivi, pieni di progetti, di sogni, di passioni.
La morte ti ha trovato vivo, Marcello.
Fammi pensare, dammi la forza di pensare, che anche questa volta e per sempre hai vinto tu.

La società Gabeca Pallavolo e la famiglia Gabana ringraziano tutti gli amici e le Autorità presenti per l'ultimo addio del Presidente Marcello Gabana.
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