La Minetti resta a Vicenza

22/11/2005



Dopo i singoli excursus su una storia che si era ormai ingigantita queste le conclusioni delle 2 ore di lavori: i lavori di sistemazione e messa a norma del palasport verranno eseguiti scegliendo una delle 2 opzioni previste dall’Amcps, quella che consente il non abbandono di Vicenza da parte della Minetti Infoplus, cioè, invece che un’unica mandata di interventi con chiusura totale dell’impianto per un anno, la presa in carico del palasport da parte dell’Amcps a fine stagione 2005-2006 per l’installazione del nuovo impianto di condizionamento e per la sistemazione delle uscite di sicurezza e delle vie di fuga con riconsegna del palasport il 1° novembre 2006 per lo svolgimento della stagione agonistica 2006 – 2007 con la possibilità per la Commissione di Vigilanza di valutare l’estensione dell’agibilità in deroga fino a un massimo di 2.000 posti in presenza del C.P. (certificato prevenzione incendi) e delle uscite dimensionate già per quel numero di spettatori.

Poi da maggio 2007 fino all’inizio della stagione agonistica 2007-2008 l’Amcps riprenderà in carico l’impianto per tutti gli impianti elettrici e quant’altro previsto dal progetto, oggi finalmente visionato e condiviso nelle sue linee dal Vicenza Volley.

Per quanto, poi, riguarda l’incremento a breve di agibilità in deroga dagli attuali 1.200 posti a qualche centinaio in più (almeno 400) questo sarà possibile se la Commissione nel sopraluogo oggi stesso fissato per il 29 al PalaCia riterrà sufficienti i lavori di allargamento e sistemazione di 4 scale sui lati corti dell’impianto da 1 m a 1,2 m e di messa a norma delle porte posteriori del PalaCia, lavori suggeriti dal club, già previsti dall’Amcps nel suo progetto complessivo e che potrebbero essere anticipati (con modalità di finanziamento da definire ma per le quali il Vicenza Volley si è reso disponibile in termini di anticipazione essendo l’importo relativo di entità contenuta) per consentire già quest’anno di riportare il palasport a un numero di spettatori vicino a quei 1.742 medi paganti del club prima che scoppiasse il caso riducendo, così, il danno economico e di “politica” di promozione sportiva subito dal Vicenza Volley, che ha evidenziato che la sua richiesta nasce proprio dall’esigenza di riaccogliere le centinaia di spettatori abituati domenicalmente a tifare biancorosso e ora senza possibilità di godere del loro spettacolo sportivo preferito.

Tornando ai commenti Coviello ha concluso: “Le decisioni odierne, per le quali spero non nascano ulteriori intralci, si commentano da sole, perciò abbiamo ribadito all’Assessore che poteva evitarsi ed evitarci tutto il clamore della vicenda semplicemente accogliendo fin da fine agosto la nostra richiesta di confrontarci anche per fornirgli quei dati e quelle informazioni che hanno portato a decisioni inconfutabili e utili per tutti, come quelle odierne, dati e informazioni che forse erano stati forniti al pubblico amministratore, se questa era l’origine delle sue valutazioni precedenti, in maniera non corretta da parte di chi, e Morsoletto solo sa chi è (o chi sono), non ha, se così è avvenuto, lavorato per il bene complessivo della città. Spero che quanto fatto oggi da Morsoletto lo rafforzi nella convinzione che il confronto sereno e diretto con chi, come noi, fa sport per passione ma professionalmente e anche con un progetto polisportivo e sociale, è più utile di mille altre situazioni ipotizzabili. Confido, quindi, che ripartano il cammino e l’atteggiamento di reciproco rispetto e di mutua collaborazione che avevano finora caratterizzato i rapporti tra il suo Assessorato e il Vicenza Volley e ringrazio tutti i partecipanti alla riunione odierna per aver percorso una starad lineare e corretta. Dovrò rimanere, ovviamente vigile sui passi futuri, ma spero che Vicenza da oggi possa festeggiare la permanenza in città di una realtà sportiva che mi onoro di rappresentare e che è orgogliosa di rappresentare Vicenza”.



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