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La nona giornata di A1 maschile, Cuneo sempre più prima della classe
La nona giornata di A1 maschile, Cuneo sempre più prima della classe
09/12/2007
I tabellini e commenti:
COPRA NORDMECCANICA PIACENZA - M. ROMA VOLLEY 2-3 (22-25, 18-25, 26-24, 25-18, 11-15)
COPRA NORDMECCANICA PIACENZA: Rodriguez 9, Granvorka 1, Cozzi 1, Meoni 2, Boninfante, Santos Dutra (L), Zlatanov 18, Simeonov 3, Bravo 13, Gromadowski, Bovolenta 10, Bjelica 12. All. Lorenzetti Angelo. M. ROMA VOLLEY: Mastrangelo 13, Henno (L), Savani 13, Coscione 3, Marshall 20, Molteni 1, Hernandez 1, Kooistra 4, Miljkovic 17, Semenzato 5, Romero (L). Non entrati Tofoli. All. Serniotti Roberto. ARBITRI: Simone Santi, Diego Pol. NOTE - Spettatori 3500, incasso 14000, durata set: 28', 25', 28', 23', 15'; tot: 119'.
Ad inizio partita il PalaBanca di Piacenza saluta il ritorno di Leo Marshall da avversario con un lungo applauso ed uno striscione con scritto "Indimenticabile" che ricorda le quattro stagioni del cubano a Piacenza.
Copra Nordmeccanica Piacenza e M. Roma Volley ritrovano lentamente il ritmo partita. Ne esce un primo set equilibrato e deciso solo sul finale da Roma, grazie ad una migliore determinazione nel gestire i punti finali.
Le scorie di aver sprecato un vantaggio importante nel primo parziale imbrigliano l'attacco piacentino. Lorenzetti decide di sostituire un opaco Simeonov (11% in attacco) con Granvorka.
I problemi in attacco biancorossi non trovano soluzione, il muro di Roma non riesce a trovare il tempo solo sui centrali Bjelica e Bovolenta, ma su tutti gli altri giocatori è sempre pungente. La M.Roma Volley si limita a gestire il vantaggio e ad approfittare dei tanti errori che Piacenza commette, quasi infastidita dal non essere in grado di cambiare marcia.
Il terzo set è il migliore della partita. Le squadre non riescono a divincolarsi da un corpo a corpo emozionante. Roma gioca semplice ma con grande efficacia e conquista due palle match (22-24). E mentre il pubblico indossa i giacconi, la Copra Nordmeccanica Piacenza tira fuori il suo carattere, annullando i due match point e piazzando con Meoni e Zlatanov che, a muro, riaprono la partita.
Chiave di volta del set è proprio la crescita di rendimento dello schiacciatore azzurro che lancia la propria squadra. Al ritorno in campo la M. Roma Volley è completamente frastornata dalla fine rocambolesca del precedente parziale. La Copra Nordmeccanica si guadagna il tie break giocando in scioltezza, Meoni trova finalmente risposta da tutti i suoi attaccanti e si diverte a confondere le idee al muro romano.
La M. Roma Volley, però, ha uomini e mezzi per ritrovare in fretta la leadership della partita. Leonell Marshall è uno di questi, il cubano al servizio crea ancora scompiglio nella ricezione della sua ex squadra. Gli uomini di Serniotti conquistano il vantaggio decisivo che con le difese di Henno e gli attacchi di Miljkovic gestiscono fino alla vittoria finale.
Marco Meoni
(Copra Nordmeccanica Piacenza): "Una partita dai due volti. Il quinto set lo stavamo giocando un'altra volta alla pari ma sul servizio eccellente di Marshall abbiamo potuto giocare solo palle brutte e scontate".
Leonell Marshall
(M. Roma Volley): "Siamo stati molto bravi perché Piacenza è una squadra che non molla mai. In battuta ora riesco a dare il 100% perché finalmente ho risolto un fastidioso problema al ginocchio".
MVP: Leonell Marshall (M. Roma Volley)
FAMIGLIULO CORIGLIANO - ANTONVENETA PADOVA 2-3 (22-25, 25-23, 36-34, 21-25, 11-15)
FAMIGLIULO CORIGLIANO: Dehne, Corvetta 2, Giovi (L), Raymaekers 10, Podrascanin 10, Kovacevic 20, Biribanti 5, Colaci (L), Maric 11, Gallotta 17, Lo Re. Non entrati Ravellino. All. Giuliani Alberto. ANTONVENETA PADOVA: Garghella (L), De Togni 10, Olli, Esko 6, Platenik 19, Bellini 1, Perazzolo 31, Diaz Mayorca 16, Bontje 6, De Marchi. Non entrati Quarti, Tovo. All. Bagnoli Bruno. ARBITRI: Pantaleo Coppola, Francesco Cammera. NOTE - Spettatori 1400, incasso 4000, durata set: 26', 24', 37', 24', 17'; tot: 128'.
CORIGLIANO - Gara all’insegna dell’equilibrio. Nel 1° set coach Giuliani presenta dal primo punto Biribanti, anche se l’opposto laziale non stava benissimo peri postumi di un attacco gastrointestinale. Indisponibili anche Ravellino e Aleksiev; Maric parte dalla panchina con una spalla dolorante. Nell’Antonveneta c’è Perazzolo in campo in diagonale col palleggiatore finlandese Esko; in panchina l’ex Cico De Marchi, applaudito dal pubblico coriglianese. Per quel che concerne la cronaca del set, nessuna delle due formazioni riesce a staccare l’altra, per cui si arriva sul 22-22 punto su punto. Poi Kovacevic non tiene un servizio di Bontje e Padova a chiudere 25-22. Nel 2° set i veneti sono più fallosi in battuta, anche se sfruttano la buona vena di Diaz e Platenik. Giuliani richiama in panchina Biribanti e inserisce Maric in posto 2. Il finale premia i coriglianesi, che chiudono 25-23. Il 3° set è pirotecnico: i break di vantaggio per le due squadre si susseguono a ruota, al punto che dal 23-24 Padova ha ben 8 palle set per chiudere. I bianconeri però non ne approfittano e Corigliano, complice un buon muro di Raymaekers e un preciso Kovacevic in attacco, riescono invece a chiudere al terzo tentativo per 36-34. Il 4° set è di marca veneta. Corigliano appare scarica, tanto che per la prima volta nel match si aprono distacchi di 4-5 punti in favore di Padova. Sul 20-23 Podrascanin mura Perazzolo, ma poi l’opposto azzurro schiaccia potente da posto 2 e porta l’incontro al tiebreak. Nel 5° set si va al cambio campo con Padova avanti 8-7. Bene Corigliano a muro con Kovacevic su Perazzolo (6-6) e Podrascanin su De Togni (7-7). Alla ripresa del gioco Padova trova il break giusto e si porta sul 9-13 con una pipe di Platenik e un muro di Bontje su Raymaekers. Chiude set e partita in favore di Padova il venezuelano Diaz, con una bella pipe da posto 6.
Alberto Giuliani
(Famigliulo Corigliano): “Negli ultimi 2 set ha fatto la differenza il nostro calo al servizio, abbiamo inanellato una serie di errori che ci hanno penalizzati. Ho comunque visto alcuni miglioramenti ma si vede che ancora non siamo tranquilli quando dobbiamo gestire con un buon servizio momenti delicati del match”.
Bruno Bagnoli
(Antonveneta Padova): “Abbiamo meritato di vincere per come abbiamo gestito il 4° e il 5° set. Nei primi 3 parziali, invece, Corigliano ci ha sorpreso giocando bene sia al servizio che in contrattacco. Siamo contenti per la vittoria, c’è soddisfazione per i 2 punti portati a casa”.
MVP: Lorenzo Perazzolo (Antonveneta Padova)
CIMONE MODENA - ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI 3-2 (25-21, 25-22, 22-25, 23-25, 21-19)
CIMONE MODENA: Donadio (L), Tencati 10, Dennis 14, Sartoretti 7, Dos Santos Junior 3, Nascimento 10, Heller 13, Endres 18, Garcia 6, Casoli (L). Non entrati Bertoli, Soli. All. Giani Andrea. ACQUA PARADISO GABECA MONTICHIARI: Sala 8, Popp 5, Pesenti, Bojovic 14, Tiberti 1, Veres 18, Forni 3, Howard 7, Ahmed 5, Gavotto 19, Zito (L), Manià (L). Non entrati Balbi. All. Velasco Julio. ARBITRI: Vittorio Sampaolo, Fabrizio Pasquali. NOTE - Spettatori 3500, incasso 25000, durata set: 26', 26', 26', 26', 24'; tot: 128'.
MODENA - Al PalaPanini di Modena, nella 9° giornata del campionato di Serie A1, e dopo una battaglia di oltre due ore il Cimone ha conquistato la vittoria contro Montichiari. Un successo sudatissimo per i padroni di casa arrivato solo al tie break. Al via sestetti annunciati con i padroni di casa in formazione tipo con le diagonali Ricardinho-Nascimento, Tencati-Heller, Murilo-Dennis. Ancora assente Rinaldi per infortunio a giocare con la maglia di Spiderman modenese è Cristian Casoli. Dall'altra parte della rete Velasco può contare su tutti gli effettivi con Tiberti-Gavotto, Howard-Sala, Veres-Popp con il neoazzurro Manià libero. Match equilibrato fin dalle prime battute con il Cimone capace di guadagnare due/tre punti. Il nuovo assetto di seconda linea tiene bene con percentuali altissime 94%(72% perf) e Ricardinho può amministrare come lui sa fare tutte le bocche da fuoco gialloblù. Avanti 16-12 nel secondo time-out tecnico il Cimone chiude il parziale a proprio favore 25-21. La musica non cambia anche nel II set. Heller e Nascimento attaccano con efficacia, in particolare l'opposto brasiliano che chiuderà il parziale con un rotondo 5 su 5 in attacco. Modena padrona e il 2-0 arriva con il punteggio di 25-22. Velasco mischia le carte e ad inizio del III set Montichiari si presenta in campo con Ahmed in regia per Tiberti e Bojovic in banda per Popp. Le sostituzioni danno nuova linfa all'Acqua Paradiso. Gavotto non smentisce la sua fama di bombardiere. Attorno a lui gli arancioblù risorgono. Punto su punto costruiscono la loro rimonta. Prima arriva la vittoria nel III set 25-22, poi anche quella nel IV 25-23. Modena sembra nel pallone. Il tie break si apre con due novità nelle fila gialloblù: Sidao per Tencati e l'intramontabile Sartoretti per Nascimento. Il Cimone vola avanti 6-2. La formazione di Velasco non si arrende. Prima arriva il pareggio 7-7 poi addirittura il cambio campo in vantaggio 8-7. E' una lotta punto su punto. Fino alla fine. Sartoretti regala il match ball decisivo che Dennis con un ace sporcato dalla rete trasforma per il 21-19.
Mercoledì 12 il Cimone Volley sarà impegnato nella gara di andata del terzo turno di Challenge Cup in Ungheria contro il Kecskemet, mentre domenica 16 i gialloblù giocheranno a Perugia la 10° di A1. L'Acqua Paradiso Montichiari giocherà invece, sempre domenica prossima, in casa contro Corigliano.
Andrea Giani (
Cimone Volley): "La cosa più importante è aver vinto, abbiamo bisogno di vincere, la classifica la guarderemo alla fine del girone di andata. Certo dobbiamo migliorare nella continuità del nostro gioco, dobbiamo sempre essere al massimo della concentrazione perchè gli avversari non ti concedono nulla"
Julio Velasco
(Acqua Paradiso Gabeca Montichiari): "Fare un punto a Modena è importante. Sono contento della prova dei ragazzi che non hanno mai mollato ed anche sotto 2-0 hanno mostrato grande carattere. Bojovic? Sono molto contento della sua prova, da opposto sta diventando schiacciatore ed ha grandi qualità".
MVP: Murilo (Cimone Volley)
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA - LUBE BANCA MARCHE MACERATA 0-3 (20-25, 15-25, 16-25)
RPA-LUIGIBACCHI.IT PERUGIA: Kovacevic 5, Tuerlinckx 4, Serafini, Pochini (L), Sintini 5, Kromm 4, Di Franco 5, Nemec 7, Pippi (L), Vujevic 4, Stokr 4. Non entrati Proper, Braga. All. Dall'olio Francesco. LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Lebl 8, Smerilli (L), Paparoni 10, Vermiglio 2, Bartoletti, Monopoli, Geric 9, Corsano (L), Omrcen 16, Swiderski 7. Non entrati Snippe, Saraceni. All. De Giorgi Ferdinando. ARBITRI: Giampiero Perri, Stefano Cesare. NOTE - Spettatori 2200, incasso 5400, durata set: 24', 23', 23'; tot: 70'.
PERUGIA - La RPA-LuigiBacchi.it rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria e per la tredicesima volta su altrettanti incontri disputati viene sconfitta dalla Lube Banca Marche Macerata (orfana di Rodrigao che, in accordo con la Società, è rientrato in Brasile per motivi familiari): 3-0. Troppo squilibrati i valori tecnici in campo se Perugia devono fare a meno anche della presenza attiva del suo uomo migliore: Jan Stokr.
Il primo break della partita è di Macerata che dopo il primo tempo tecnico, grazie al turno di battuta di Geric, prende le distanze e si porta 12-7. Perugia non molla, rosicchia punti (17-15, 20-22) ma alla fine ha la meglio la Lube. Non servono gli innesti di Kovacevic per Kromm e Tuerlinckx per Stokr, Perugia subisce il gioco al centro degli ospiti e Macerata chiude 25-20.
Nel secondo set Perugia riparte con Kovacevic titolare, recupera un discreto svantaggio, prende coraggio e costringe De Giorgi a cambiare regia: Monopoli dentro, Vermiglio fuori. Sembra la mossa azzeccata perché da quel momento la Lube prende in mano il gioco, ma la realtà è che gli ospiti sono aiutati e non poco dalla giornata no dell’opposto perugino Jan Stokr (12%), che viene ancora sostituito. Ed i biancorossi si abbonano, tutti, all’errore sistematico: 15-25.
Nel terzo parziale la RPA-LuigiBacchi.it prova ancora a cambiare pelle. Rientra Kromm per Kovacevic e Tuerlinckx dall’inizio per Stokr. Mentre Vermiglio torna ad alzare per i marchigiani. Ma la storia non cambia, sotto 2-0 Perugia (ancora staffetta tra gli schiacciatori Kromm e Kovacevic) non ha più la forza per rialzarsi e Macerata ne approfitta portando a casa l’intera posta in gioco.
Sebastian Swiderski
(Lube Banca Marche Macerata): “E’ stato bello tornare a giocare qui, salutare tanti amici, ma non è stata una bella partita. Non so perché Perugia ha giocato così tesa, noi comunque avevamo preparato bene la partita e siamo soddisfatti”.
Cristiano Camardese
(Vice Allenatore Rpa – LuigiBacchi.it Perugia): “Non abbiamo neanche dato dei minimi segni per provare a vincere la partita. La colpa è nostra e ora dobbiamo rimboccarci le maniche”.
MVP: Andrija Geric (Lube Banca Marche Macerata)
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO - SISLEY TREVISO 3-0 (26-24, 25-19, 25-19)
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 18, Gonzalez 5, Fortunato 8, Vergnaghi (L), Lasko 12, Rosso 2, Abbadi 7, Muraguti Yared, Felizardo 4. Non entrati Parodi, Curti, Battilotti. All. Prandi Silvano. SISLEY TREVISO: Horstink 9, Novotny 7, Hubner 8, Papi 4, Farina (L), Kral, Saitta 1, Endres 6, Pujol, Cisolla 5, Maruotti. Non entrati Ricci Petitoni. All. Dal Zotto Renan. ARBITRI: Roberto Locatelli, Paolo Barbero. NOTE - Spettatori 4600, incasso 23000, durata set: 26', 23', 22'; tot: 71'.
CUNEO - Davanti a 4615 spettatori, la Bre Banca Lannutti Cuneo batte i campioni d'Italia della Sisley Treviso per 3-0, tenendo in mano la testa della classifica. La vittoria dei piemontesi è frutto di una prestazione maiuscola di tutta la squadra, soprattutto a muro con ben dieci punti in tre set che arrivano da questo fondamentale. In casa Sisley pesa l’assenza di Alessandro Fei, rimasto a Treviso per un attacco di varicella.
Senza l'opposto azzurro, Dal Zotto manda in campo al suo posto Novotny, unica novità in casa trevigiana. Prandi, dall'altra parte, preferisce Abbadi al giovane Parodi.
Treviso parte con più lucidità in attacco, conquistando prima del time out tecnico due punti di vantaggio (8-6). La reazione della BreBanca Lannutti non si fa attendere ma è nella seconda parte del parziale che l'incontro si fa più avvincente. Sul 17-17, break dei padroni di casa che passano a condurre con due lunghezze grazie ai muri di Lasko e Fortunato. Gustavo cerca di tenere a galla i suoi, ma ai vantaggi la spunta Cuneo (26-24).
La BreBanca Lannutti strappa applausi all'inizio del secondo set. Passa a condurre 5-2, vantaggio che aumenta fino al 8-3. Sul 11-4 Dal Zotto manda in campo Horstink per Novotny; l'olandese mette subito a terra due palle consecutive (11-6). Cuneo, però, continua nella sua marcia e vince il secondo set per 25-19.
Nel terzo set, Dal Zotto rimescola le carte. Cisolla opposto, Horstink schiacciatore. I piemontesi volano sul 12-6. Treviso cambia la diagonale inserendo Novotny e Saitta. Wijsmans firma l'ennesimo ace della giornata (21-16) poi due muri consecutivi lanciano la BreBanca Lannutti sul 23-16; poco dopo, con tutto il pubblico in piedi ad applaudire, si chiude sul 25-19.
Wout Wijsmans
(Bre Banca Lannutti Cuneo): “Durante la sosta noi abbiamo lavorato molto mentre Treviso ha avuto diversi giocatori impegnati con le nazionali. Quella di questa sera non era la solita Sisley, questo fattore ci ha sicuramente avvantaggiati. La chiave del match è stato vincere il primo set, sono contento perché abbiamo giocato tutti una buona gara, se proseguiamo così possiamo fare delle belle cose”.
Alberto Cisolla
(Sisley Treviso): “Questo era il momento peggiore per affrontare la Bre Banca Lannutti. Con la sosta loro hanno potuto allenarsi mentre noi no, però questa non è una scusa perché oggi chi è sceso in campo con un Cuneo così doveva dare di più”.
MVP: Abbadi Manius (Bre Banca Lannutti Cuneo)
SPARKLING MILANO - ANDREOLI LATINA 3-0 (25-21, 25-20, 25-20)
SPARKLING MILANO: Vicini (L), Millar 7, Samica 11, Cortina (L), Bendandi, Martino 12, Spairani 7, Travica 3, Giombini 17. Non entrati Nikic, Rosalba, Kadziewicz, Gardner. All. Ricci Daniele. ANDREOLI LATINA: Tomassetti, Mattera 2, Cardona 7, Barbareschi, Salmon 9, Zanuto Iorio 12, Messana (L), Garcia Pires Ribeiro 4, Alves Bernardo 13. Non entrati Zaytsev, Moretti, Scuderi. All. Gulinelli Flavio. ARBITRI: Sandro La Micela, Roberto Boris. NOTE - Spettatori 1800, durata set: 24', 27', 25'; tot: 76'.
MILANO - Terza vittoria consecutiva per la Sparkling Milano che regola con un netto 3-0 l’Andreoli Latina. Mvp dell’incontro l’opposto Leondino Giombini, preferito da Ricci a Gardner - rientrato da poco dagli Usa - che ripaga il tecnico con una prestazione da incorniciare con 17 punti (64% in attacco
senza errori). Bene anche Matteo Martino autore di 12 punti (64% in attacco) e ben 4 muri, così come Millar che chiude a quota 7 con il 100% in attacco. Buona la regia di Travica che mostrato grande variabilità in attacco.
Nel primo set la Sparkling si porta sul 17-14 con un muro di Martino e quando Millar mura Gilson per il 19-16, Gulinelli chiama il primo time-out discrezionale, ma Martino mura ancora l’opposto pontino per il 20-16. Il vantaggio non si riduce fino a fine set, con Samica che mette giù la palla
del 24-20 e Zanuto che sbaglia l’ultima battuta per il 25-21 finale.
Nel secondo set arriva la reazione di Latina che si porta sul 4-8 approfittando di un calo della Sparkling che rientra con calma con Giombini (ace del 12-11) e prende il largo con un muro di Millar su Salmon e un ace di Martino che vale il 15-12. Milano vola sulle ali dell’entusiasmo con Spairani e Travica che mette a segno l’ace del 19-14, con Gulinelli che ferma il gioco. I nero-argento, però, sono incontenibili con Martino che mette giù la palla del 21-15, gli ospiti tornano sotto (22-19), ma a mettere in ghiaccio il set ci pensa uno stellare Giombini che segna i punti del 23-19 e del 24-19, il primo con un mani fuori il secondo con grande ace. Si chiude sul 25-20 con un errore al servizio di Gilson.
Terzo set ancora con Latina avanti (7-9), ma la Sparkling rientra con tre muri di fila di Giombini, Millar e Martino per il 10-9. Travica con un ace e Samica con un mani fuori portano la Sparkling sul +3 (18-15). A chiudere i conti ci pensa una pipe di Samica per il 24-20 e un primo tempo di
Millar che scatena la gioia del Pala Lido.
Daniele Ricci
(Sparkling Milano): “Non mi aspetto mai una vittoria per 3-0, ma oggi abbiamo fatto di tutto per essere pronti soprattutto a livello psicologico. Non so se ci siamo riusciti; la partita era difficile, ma credo che ci siamo preparati bene. Solo negli ultimi giorni c'erano tutti agli allenamenti. Mi aspettavo una partita più lunga e un gioco più falloso da parte nostra, ma
fortunatamente siamo riusciti a dare continuità al ritmo di gioco. Non è stata una pallavolo di alto livello, ma essenziale. Gardner? L'ho tenuto fuori, ma osservandolo quando è tornato dal Giappone mi è sembrato in buone condizioni di forma ed era a disposizione. Era giusto che giocasse Giombini all'inizio, perché si è allenato per 40 giorni e non credo che avrebbe fatto bene al suo morale lasciarlo in panchina. Penso che cresceremo ancora”.
Flavio Gulinelli
(Andreoli Latina): “Mi aspettavo di più dalla squadra, da salvare c’è solo la prestazione di Mattera, per il resto dobbiamo crescere in continuità”.
MVP: Leondino Giombini (Sparkling Milano)
ITAS DIATEC TRENTINO - PRISMA TARANTO 3-0 (25-23; 25-15; 25-18)
Itas Diatec Trentino: Piscopo 5, Nikolov 11, Winiarski 5, Birarelli 8, Grbic 4, Kaziski12, Bari (L), Della Lunga 5, Bednaruk 0, Mlyakov 1, Segnalini (L).N.E. Jeroncic, Stoyanov. All. Stoytchev.
Prisma Taranto: Rak 7, Nuti 0, Patriarca 12, Vulin 4, Vissotto 9, Castellano 6, Latelli (L), Nagy 1, Shumov 0, Ardu 1. N.E. Durante. All. Lattari
Arbitri: Luca Zecchini - Maurizio Giani
NOTE - Spettatori 2915, incasso 22897, durata set: 28', 23', 22', tot. 73'.
TRENTO - Le uniche difficoltà della partita l'Itas Diatec Trentino le incontra nella frazione centrale del primo set quando il servizio della Prisma Taranto mette in difficoltà la ricezione di Kaziyski e compagni. La formazione pugliese sembra provare il colpaccio. Trento non cede al nervosismo e si dà il tempo di tornare in partita, recuperando il gap punto dopo punto, affidandosi alla coppia Nikolov e Kaziyski che in attacco dimostrano reattività e concretezza, quasi non risentissero delle fatiche della World Cup. La parità conquistata sul 17-17 chiude di fatto il set. Taranto si smarrisce e lascia strada libera a Trento per il 25-23 finale.
Non c'è reazione nel secondo set per la Prisma Taranto che risente della giornata poco felice dell'opposto brasiliano Vissotto. Il verdeoro chiude la partita con il 30% in attacco che esemplifica la sua giornata no, ma tutta Taranto è estremamente fallosa, regalando ben 24 punti.
Più equilibrio nel terzo parziale, dove Grbic e Dore della Lunga fanno vedere le cose più convincenti. Il palleggiatore serbo dopo aver siglato a muro il primo punto del set, poi distribuisce palloni con grande lucidità coinvolgendo con equilibrio i compagni. Bene anche lo schiacciatore Della Lunga, entrato ad inizio del set per Winiarski. Stoytchev ricorre a quasi tutti i suoi uomini per firmare una vittoria che porta Trento a quota 19 sulla scia di Cuneo e Roma.
Radostin Stoytchev
(Itas Diatec Trentino): "Un buon 3-0 ma i tanti errori di Taranto ci hanno aiutati a vincere così facilmente. Abbiamo avuto qualche problema di gioco nel primo set, soprattutto nella correlazione muro - difesa. Roma, domenica prossima, sarà sicuramente un test più attendibile che dirà a che punto è la squadra".
Radames Lattari
(Prisma Taranto): " Le nostre difficoltà su palla alta si sono viste. E' stato impossibile seguire il ritmo di Trento e spero che la Società intervenga quanto prima sul mercato, per portare un altro posto 4 in organico".
MVP: Vladimir Nikolov (Itas Diatec Trentino)
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