La pallavolo ha detto stop

06/04/2020

Mentre il mondo intero sta vivendo un’esperienza di dolore infinito, questa volta voglio tornare a parlare un po’ di sport. Di solito terreno riservato ai sorrisi, alla gioia e allo svago, ma purtroppo oggi tormentato a ogni latitudine a ogni longitudine. Rivolgendo prima un pensiero doveroso a tutti quelli che ci hanno lasciato per colpa di un male tanto oscuro quanto vigliacco. Che possano riposare in pace. Se me meritano davvero, visto che non hanno neppure potuto contare sull’affetto e sulla vicinanza dei propri cari nel momento conclusivo della loro esperienza terrena.
CIAO CIAO CAMPIONATO. “Si sono riunite oggi in tre distinte videoconferenze le Consulte di SuperLega, Serie A2 e Serie A3 Credem Banca con l’obiettivo di discutere sul prosieguo dei Campionati. Il Consiglio di Amministrazione ha recepito il parere espresso a larga maggioranza (11 su 13) dalla Consulta di SuperLega e all’unanimità dalle Consulte di Serie A2 ed A3 che hanno richiesto la sospensione definitiva delle tre Serie. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine delle Consulte, comunicherà la volontà espressa da quest’ultime alla Federazione, che ha la responsabilità dell’ordinamento dei Campionati, attendendo le sue determinazioni. È stato altresì conferito mandato ad una commissione composta dall’AD Massimo Righi e dagli avvocati Stefano Fanini (Consigliere) e Fabio Fistetto (consulente di Lega) di curare la gestione quadro delle trattative economiche con atleti e staff. La Consulta di SuperLega ha discusso inoltre la possibilità di riaprire il proprio Campionato per giocare i Play Off, qualora ci siano le condizioni e le opportune autorizzazioni delle Autorità Governative e sanitarie”. Il comunicato ufficiale della Lega Maschile emesso nella giornata di lunedì lascia spazio a poche interpretazioni e pertanto lo riporto integralmente. Ometto qualsivoglia commento, perchè in questi come questo rischiano di sconfinare nel campo della banalità considerando quello che stanno vivendo il nostro Paese e il mondo intero, con troppe lacrime e un oceano di contagiati ovunque. Però voglio cercare di fare una disamina a più ampio respiro.
DANNO ENORME. Il coronavirus sta arrecando danni inenarrabili e inimmaginabili al mondo intero, e di riflesso inevitabili anche allo sport nella sua globalità. La pallavolo non può restare ovviamente immune da questa situazione irreale che sta caratterizzando la nostra quotidianità e ha gettato la spugna. Sia quella maschile che quella femminile. Parlo di quella di vertice, perché tutta l’attività di base e giovanile era già stata cancellata dalla Federazione, cui adesso spetta la decisione finale anche per la serie A. Credo che non ci saranno comunque tante variazioni sul tema, e pertanto non verranno assegnati gli scudetti salvo una soluzione miracolosa in tempi brevi del problema Covid-19. Il danno per il massimo campionato maschile è stato quantificato in circa 24 milioni di euro, cui dovranno essere aggiunti circa 7 milioni di danni per il gotha femminili e più o meno altrettanti per la Fipav. Totale: un bel casino, non c’è che dire. Adesso partiranno i tavoli negoziali con i giocatori e i tecnici per valutare cosa fare in tema di contratti e pagamento degli emolumenti: il discorso senza dubbio appare complesso e lungo. E le Coppe Europee, qualcuno potrà chiedersi? Per il momento la Cev non si è ancora pronunciata, ma pare sia orientata ad assegnare comunque i vari trofei continentali forsanche a novembre. Il tutto mentre si prospetta la prima estate dopo il lontano 1952 senza poter applaudire la maglia azzurra, visto che l’Italia ha già comunicato di rinunciare pure alla Nations Volleyball League (sempre che la Fivb la faccia giocare). Un autentico disastro insomma, anche sportivamente parlando.
CONEGLIANO PRIMA. Queste invece le decisioni assunte dalla Lega femminile. “Si è riunita nel tardo pomeriggio di lunedì 6 aprile, in videoconferenza, l’Assemblea delle Società aderenti alla Lega Pallavolo Serie A Femminile. L’esito delle votazioni sottoposte ai Club di Serie A1 e Serie A2 in merito alla conclusione dell’attuale stagione sportiva ha determinato quanto segue. Per quanto riguarda la Serie A1: il termine anticipato del Campionato 2019-20; la proclamazione dell’Imoco Volley Conegliano quale vincitrice della Regular Season; lasciare come da norma alla FIPAV la decisione in merito alla assegnazione o meno dello Scudetto; l’accesso alle Coppe Europee 2020/21 secondo la classifica del 16 febbraio 2020, successiva alla 19° giornata di Regular Season, l’ultima disputata da tutte le squadre di Serie A1;  l’annullamento delle retrocessioni dalla Serie A1 alla Serie A2. Per quanto riguarda la Serie A2: il termine anticipato del Campionato 2019-20; la promozione dalla Serie A2 alla Serie A1 delle due squadre che attualmente occupano le prime due posizioni della Pool Promozione; l’annullamento delle retrocessioni dalla Serie A2 alla Serie B1. Tali determinazioni verranno sottoposte dal Presidente Mauro Fabris alla FIPAV. Insieme alla Federazione, nel caso vi siano le condizioni e in considerazione delle decisioni che assumerà la CEV riguardo la conclusione delle Coppe Europee, il CdA di Lega valuterà soluzioni eventualmente diverse. L’Assemblea ha inoltre stabilito che il termine di presentazione delle domande di Ammissione ai Campionati 2020-21 è fissato al 13 luglio. L’Assemblea ha infine conferito mandato alla Commissione Congiunta di A1 e A2 di trattare con i rappresentanti dei procuratori una riduzione degli ingaggi relativi alla stagione 2019-20”.
TOKYO RINVIATA. Il Cio ha deciso le nuove date per l’Olimpiade giapponese spostata avanti di un anno: inizierà il 23 luglio e si chiuderà l’8 agosto. Con la speranza di vedere nell’ultimo weekend a Cinque Cerchi le nostre squadre in campo, sia la maschile di Chicco Blengini che la femminile di Davide Mazzanti. Intanto è stata quantificata la perdita indicativa di questo rinvio peraltro inevitabile della rassegna nipponica: ben 5 miliardi di euro! Pensate che se i Giochi fossero stati cancellati avremmo dovuto parlare di 37 miliardi… più o meno il bilancio di qualche Stato. Biglietti non confermati, prenotazioni alberghiere saltate, costi dei nuovi affitti e delle case del Villaggio Olimpico non consegnate ai nuovi proprietari, manutenzione degli impianti sportivi (almeno 184 milioni di euro). Senza considerare cosa faranno le tv, che hanno sborsato per i diritti la cifra record di 4.14 miliari di euro (1.14 miliardi la sola statunitense Nbc). Lo sport movimenta da sempre un oceano di denaro, e d’ora innanzi dovremo (dovranno i protagonisti) rassegnarci al fatto che ne girerà decisamente meno…
SPORT FERMO. Il Covid-19, tanto infido quanto contagioso e terribile, sta attanagliando il mondo intero e ha messo in ginocchio tutto e tutti. Non si giocherà dopo 74 anni il torneo di Wimbledon, non si sa quando partiranno Formula 1 e MotoGP, è stata bloccata la Nba (ma il commissioner Adam Silver ha assicurato che quando ripartirà sarà uno dei motori della ripresa economica), il golf sta cancellando un torneo dopo l’altro, il Giro d’Italia è stato posticipato, il basket italiano probabilmente seguirà l’esempio della pallavolo anche perché gran parte dei giocatori è rientrata negli States. Un danno incalcolabile. Pure per lo sport di base, che movimenta l’1.6 del Pil italiano (3.8 se consideriamo l’indotto). In Italia ci sono 95.000 società sportive dilettantistiche, 76.000 impianti (77.8% pubblici), 1 milione di operatori che tra l’altro non usufruiscono degli ammortizzatori sociali. Il tutto senza pensare a cosa rappresenta il turismo sportivo, tra maratone, cicloraduni e gare di ogni disciplina. Se ci penso, mi viene da piangere.
UNICHE ECCEZIONI. Ci sono solo due paesi dove si gioca ancora il campionato di calcio: in Nicaragua, perché il presidente Daniel Ortega ha deciso che “el futbol sigue adelante”, e la Bielorussia, dove il presidente Alexander Lukashenko ha detto che il virus non è pericoloso perché vivono in un frigorifero e che la popolazione deve combatterlo bevendo vodka e facendo saune. Sarà davvero così? Intanto questi due tornei sono gli unici che le tv possono trasmettere ancora live e pertanto i diritti hanno preso valore. Mala tempora currunt…
TUTTI IN CASA. Visto che siamo costretti a stare tutti in casa, dobbiamo scervellarci per pensare a un futuro migliore. Lo dico soprattutto ai più giovani, che stanno vivendo spauriti e comprensibilmente preoccupati per il loro domani. Approfittate di questo momento per studiare, per ampliare le vostre conoscenze, non state a poltrire sul divano. Leggete, guardate non solo i social ma l’intero universo del web, siate curiosi, riflettete, fate funzionare il cervello, perché nei momenti di grande difficoltà (e questo è il più difficile della nostra storia) nascono mille opportunità. Ci vuole fantasia creativa, sono necessari entusiasmo e coraggio. Ve lo dice uno non smette mai di pensare, alla rinascita, agli errori commessi, ai progetti da realizzare. “Siate affamati, siate folli” come ha detto Steve Jobs alla Stanford University il 12 giugno del 2005 in occasione della consegna dei diplomi. Lo so che non è facile. Ma dovete farlo, e lo ripeto sempre anche ai miei figli. Perché questo incubo terribile prima o poi finirà (speriamo prima che poi…) e in quel momento non dovremo farci cogliere impreparati.
Buona vita e buona pallavolo a tutti! Anche se tutto non sarà più come prima…
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