La situazione è sempre più preoccupante

28/03/2020

Più passa il tempo e più crescono in me i dubbi e la preoccupazione, come del resto anche in gran parte degli italiani. Mi pare di capire però che questo non capiti a tutti, visto quello che succedendo. E’ evidente che sia più che mai minato il Sistema-Paese, e pertanto bisogna fare qualcosa. In fretta. Al di là delle ideologie politiche, al di là delle stupide beghe da cortile che caratterizzano da sempre i salotti televisivi e purtroppo anche le aule del nostro Parlamento. Qui in ballo c’è il presente di tutti noi e soprattutto il futuro di tutti i nostri figli. Al di là dei proclami (spesso sterili), è il momento di fare qualcosa di concreto. In fretta, lo ribadisco. A me sinceramente - dotato di intelligenza e di cultura nella norma - non pare sinceramente così difficile da capire. Vi prego, dateci motivi concreti per riprendere a sperare. E non ho detto a sognare…
TANTI INTERROGATIVI-BIS. Sono giorni che fatico a prender sonno perché la mia mente è in continuo subbuglio, piena zeppa di interrogativi purtroppo quasi sempre senza risposta. Perché non sappiamo ancora adesso cosa è successo davvero? Perché ho la sensazione che continuano a non raccontarcela giusta? Perché in Lombardia e in Emilia il contagio è così alto e l’incidenza della mortalità al di fuori di ogni logica? Perché ognuno continua ancora a esprimere analisi e rimedi spesso in disaccordo con gli altri? Perché ogni Regione applica regole diverse dall’altra? Perché la gente è costretta a morire in casa senza poter avere assistenza medica in ospedale? Perché ho sempre più amici (anche giovani) ricoverati? Perché in Spagna la situazione è peggiore dell’Italia? Perché in Germania crescono i casi di positività al Coronavirus ma stanno contenendo ai minimi i decessi? Perché se andiamo avanti così ci sarà uno sterminio epocale? Perché non capiscono che la gente sta impazzendo? Perché solo adesso ci accorgiamo che per decenni abbiamo fatto tagli scriteriati alla sanità? Perché solo adesso ci accorgiamo che mancano medici? Perché si è discusso a lungo di questo argomento anche dopo aver inventato “quota 100” e nessuno ha mai fatto niente al riguardo? Perché adesso si gettano nella mischia giovani neolaureati in medicina, comprensibilmente impauriti e impreparati a un’emergenza di questo tipo perché inesperti? Perché i medici spesso non possono poter usufruire delle necessarie protezioni pur dovendo stare a diretto contatto dei pazienti? Perché molti medici già in pensione sono tornati volontariamente in corsia e sono morti? Perché i pazienti devono stare in isolamento nelle ambulanze parcheggiate nei piazzali degli ospedali? Perché non ci sono ancora i tamponi? Perché non li fanno a tappeto con il Germania? Perché anche in questa situazione qualcuno specula sulla distribuzione dei farmaci? Perché si usano farmaci di ogni tipo (antitumorali, antiaids, antinfiammatori etc) ma purtroppo non serve a nulla? Perché con tutti gli scienziati che ci sono al mondo si fatica a trovare un vaccino? Perché siamo tutti comprensibilmente stanchi di sentire il silenzio irreale che caratterizza le nostre giornate interrotte solo da sirene di ambulanze e da campane che rintoccano a morte? Perché non hanno ancora capito che nelle situazioni disperate (come quella che stiamo vivendo) bisogna dare almeno qualche certezza (in questo caso almeno sanitaria o economica)? Perché la gente sta iniziando a saccheggiare i supermercati cercando di scappare senza pagare perché non ha i soldi? Perché non hanno ancora capito che se questa situazione perdura tra un po’ l’esercito non servirà perché la gente non esca di casa ma perché la gente non entri nelle case (altrui)? Perché non hanno ancora capito che se uno non ci capisce nulla deve rendersene conto e chiedere aiuto a chi ne sa di più? Perché siamo tutti (molto) preoccupati per il presente e soprattutto per il futuro dei nostri figli? Perché hanno aspettato tanto per chiudere le scommesse a leva in borsa (di cui non conoscevo neanche l’esistenza)? Perché conosco tanta gente che non ascolta più le news perché angosciata? Perché 3 miliardi di persone nel mondo sono costrette a starsene rintanate in casa bloccando il normale flusso della vita? Perché a Prato, succursale cinese d’Italia, non c’è un cinese contagiato dal Covid-19? Perché abbiamo aspettato un mese per convertire le fabbriche nella produzione di mascherine? Perché a Wuhan (pare) siano tornati quasi alla normalità e non ci raccontano esattamente come è la situazione che riguarda il contagio di ritorno? Perché dalla Cina non ci hanno mai detto esattamente quanto grave era la situazione? Perché continua a uscire un decreto al giorno? Perché i decreti sono più lunghi della Divina Commedia? Perché qualcuno continua a mettere fake news in rete? Perché anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità mi pare nel pallone? Potrei continuare all’infinito, visto che di domande me ne pongo un’infinità ogni giorno. Senza peraltro avere mai una risposta. E per fortuna che gli italiani nei momenti di difficoltà sanno sempre dimostrarsi sensibili (anche alcuni imprenditori, bisogna ammetterlo) e continuano a fare donazioni personali per l’acquisto e la produzione di ogni tipo di materiale sanitario… Altrimenti, senza questi soldi che hanno consentito di realizzare ospedali da campo e reparti di terapia intensiva nonché di acquistare respiratori, farmaci e attrezzature varie, la pandemia sarebbe stata ancor più devastante.
LA VITA E’ CAMBIATA-BIS. Mentre stiamo adattandoci a un nuovo sistema di vita “domestico”, dobbiamo essere consapevoli che oggi deve ritenersi fortunato chi sta bene. Tenendo le antenne dritte, senza commettere leggerezze, evitando di sottovalutare un nemico tanto oscuro quanto aggressivo come questo maledetto virus. Nella consapevolezza che questa situazione durerà purtroppo ancora molto a lungo, con conseguenze drammatiche in termini di danni provocati (di ogni tipo). Il tempo dei consuntivi è purtroppo ancora molto lontano. Poi dovremo ricostruire sulle macerie. Esattamente come è successo nel 1946… 
I NOSTRI EROI. Il nostro ringraziamento infinito deve continuare ad andare a tutti gli operatori che in questo momento si stanno sacrificando per noi, mettendo a rischio la loro esistenza. Medici, infermieri, operatori sanitari, Protezione Civile, Croce Rossa, Forze dell’ordine tutte, tutti comprensibilmente ormai allo stremo. E spesso purtroppo mandati letteralmente allo sbaraglio, senza le necessarie protezioni, il che determina il numero di morti anche tra di loro che purtroppo aumenta ogni giorno. Sono loro i nostri veri eroi.
LO SPORT RESTA FERMO. Visto quello che stiamo drammaticamente vivendo, lo sport passa inevitabilmente in secondo piano. E’ tutto fermo, in tutto il mondo, e lo sarà ancora a lungo. Anche il Cio ha deciso di spostare dal 23 luglio all'8 agosto 2021 l’Olimpiade di Tokyo. Difficile (forse impossibile) si torni a giocare a breve, visto che nessuno sa cosa succederà ai vari campionati. So solo che dal prossimo anno dobbiamo prepararci alla chiusura di tantissime società, soprattutto dei tornei minori di tutte le discipline (sento parlare di un terzo almeno…). La pallavolo non farà purtroppo eccezione.
A TEMPO DI SOCIAL. Visto che siamo tutti costretti a stare rintanati in casa ho pensato di raccontarvi qualche piccola storia di pallavolo sui social. Io non faccio il medico o l’infermiere, altrimenti sarei anche io in prima linea: ha sempre fatto il giornalista e cerco di continuare a dare un piccolissimo contributo con quello che credo di saper fare. Se ne avete voglia e vi può regalare un piccolo piacere, potete trovarmi su Twitter, su Instagram, su Youtube e su Facebook, dove c'è anche la mia pagina Lorenzo Dallari Volley.  
Buona pallavolo e buona fortuna a tutti!
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