La Talpa, due storie, un grande successo

di Adelio Pistelli

23/04/2012

La Talpa, due storie, un grande successo
Un famoso esponente della Prima Repubblica diceva: “Solo gli imbecilli non cambiano idea”. Noi la cambiamo e, sulla talpa. L’avevamo messa al bando per non aver aiutato il primo arbitro sulla palla di Kaziyski finita sulla linea ma giudicata fuori. E domenica sera, proprio su questo sito e a proposito del punto decisivo, tra le altre cose scrivevamo: “che solo la talpa poteva sentenziare. Ma non l’ha fatto, quindi…”.
A distanza di qualche ora dalla fine del match, per quanto ci riguarda, Talpa rivalutata dopo giuste e motivate precisazioni: stavolta la novità tecnologica voluta anni fa dalla Lega aveva fatto il suo dovere. Non l’ha fatto il primo arbitro che diventa l’unico ‘colpevole’ della palla tricolore. Per Macerata.
Un ‘buco’ nel contesto di una serata meravigliosa, di un evento che ha lasciato l’impronta prima, durante e dopo la sfida tra due autentica padrone del volley nazionale. Poi, da evidenziare l’ennesima conferma dello straordinario Pianeta-volley: tifoseria a braccetto; sconfitti che guardano più al proprio demerito che, alla errata valutazione dell’ultima palla; vincitori che regalano un miscuglio di meravigliose immagini; ragazzini e ragazzine a caccia dell’autografo in una felice baraonda tra migliaia e migliaia di persone di fede Lube, di fede trentina contente solo di urlare ‘io c’ero’.
In questo tourbillon di emozioni, prima del V-Day (con l’arrivo al Forum delle due numerose tifoserie e non solo)poi durante la sfida scudetto (con ribaltamenti di gioco, di emozioni) quindi tra premiazioni e rimpianti, si è sviluppato anche un altro finale: per due.
IGOR OMRCEN. L’opposto croato di Macerata, un paio di mesi fa annunciava l’addio alla Lube e all’Italia dopo dodici anni di schiacciate lungo la Penisola. Voleva andarsene, però (“l’ho sempre sperato e sognato”) con un trofeo da lasciare come ricordo. “Sono felicissimo di aver centrato questo obiettivo, con un grande staff tecnico, con compagni meravigliosi, con una società straordinaria” ha ripetuto più volte mentre saltava da una parte all’altra del Forum, mentre alzava al cielo la coppa Scudetto, mentre abbracciava la squadra sul podio dei vincitori-
JUANTORENA. Lo schiacciatore italo-cubano, Il ‘marziano’, dopo tre stagioni di successi centrati un po’ dovunque con il team trentino (che tanto e di più deve a questo autentico fenomeno) lascia anche lui il nostro campionato per volare in Russia. ma l’epilogo è stato doppiamente amaro per questo straordinario personaggio: sconfitta sul filo di lana e guai fisici. “Il polpaccio destro e altri dolori alla gamba mi hanno creato dei problemi che sono aumentati sul finire della gara. Mi spiace, volevo lasciare in maniera diversa” raccontava mentre girovagava a Forum ormai deserto o quasi. Adesso, guai fisici permettendo, agli inizi di maggio andrà in Qatar per i soliti venti/trenta giorni di sfide spettacolo e con altri protagonisti del nostro campionato. Laggiù ci sarà anche Omrcen e magari, una sera, parleranno anche dell’ ultimo V-Day, contenitore di emozioni e di storie indimenticabili: come quelle del croato della Lube, come quelle del marziano di Trento. Irripetibili.
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