La World League rilancia i due fischietti Santi e Pasquali

di Adelio Pistelli

15/06/2013

La World League rilancia i due fischietti Santi e Pasquali

A Mendoza (Polidesportivo Torito), che per la prima volta ospitava una sfida di World League, ancora una conferma del Brasile. Vince contro i padroni di casa dell'Argentina 3-0 (20-25, 21-25, 15-25) ma, soprattutto convince per
potenza e lucidità tattica e tecnica con Bruno, Vissotto, Lucarelli su tutti.
Dov'è la notizia, si dirà. Forse non c'è, almeno per quanto riguarda gli uomini di Bernardinho. Ma una notizia c'è se guardiamo a chi ha diretto il match uno, (commentato da Hugo Conte con replica stanotte, sempre a Mendoza, davanti ad un altro pienone di folla festante). Primo arbitro era, infatti, l'italiano Fabrizio Pasquali che tornava a 'fischiare' giusto due mesi dopo l'ultima gara in Italia. L'arbitro ascolano era stato praticamente isolato (con lui anche Vittorio Sampaolo del quale si sono perse le tracce): niente semifinali scudetto, niente finali. Così avevano deciso (chissà poi perché) i vertici arbitrali. E chi, improvvisamente non era più pronto, adatto, idoneo (fate voi) a fischiare nel campionato italiano lo ha fatto e benissimo a Mendoza nella sfida Argentina-Brasile. Era successo, ricorderete solo una settimana fa a Varsavia. Sottorete, sempre il Brasile contro la Polonia di Anastasi c'era Simone Santi, forse il miglior fischietto italiano insieme allo stesso Pasquali. E proprio Santi, anche lui isolato senza una ufficiale motivazione dai vertici arbitrali italiani ma tenuto in grande considerazione dalla Fivb era toprnato as dirigere
in Polonia, dopèo tre mesi di stop immotivato. Santi però non aveva voluto commentare la sua personalissima condizione, così ha fatto Pasquali raggiunto in Argentina: "È' sempre affascinante dirigere queste partite e di fronte ad una cornice di pubblico entusiasta. La cosa più importante è dare sempre il massimo, dal primo all'ultimo pallone anche nel tentativo di rappresentare al meglio tutta la classe arbitrale italiana che, non lo devo dire io, si
distingue per professionalità e competenza".