Home
Editoriali
Volley story e interviste
News
Campionato maschile
Campionato femminile
Attività internazionale
Coppe europee
Beach volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Beach Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Beach Volley
Volley mercato
Competizioni
Volley Maschile
Volley Femminile
Eventi
Libri
Guida al Volley
Altri libri
‹
›
Editoriali
Volley story e interviste
News
Volley mercato
Archivio Volley Story e Interviste
>
L’anno bisestile
L’anno bisestile
di Luciano Pedullà
03/01/2012
Luciano Pedullà
Luciano Pedullà
Forse il 2011 è stato l’anno bisestile per il Campionato femminile di pallavolo, iniziato in ottobre con l’assenza in campo di Novara, per la querelle sui tesseramenti, e terminato con la rinuncia di Conegliano, culminato con il ritiro dal campionato della squadra veneta. In mezzo mille piccoli problemi che non hanno permesso un razionale svolgimento del torneo, dall’assenza di alcune straniere, impegnate con le proprie nazionali nelle prime gare, poi di tutte le giocatrici partecipanti alla World Cup e infine con una pausa lecita per la manifestazione giapponese. In seguito il moltiplicarsi di gare nel mese di dicembre che hanno visto, da parte di alcune squadre ree di partecipare alle manifestazioni internazionali, la disputa di ben dieci partite! E adesso un finale di torneo con un equilibrio alterato, grazie a turni infrasettimanali saltati da parte di alcune squadre, Busto e Pesaro per esempio, che avranno più tempo di rifiatare nell’incalzare di gare consecutive, o con turni di campionato zoppi. In ultimo il problema della partecipazione alla Coppa Italia che ha visto la qualificazione di Novara e l’eliminazione di Parma per una classifica, probabilmente corretta dal punto di vista dei valori espressi nel girone di andata tolta la gara con Conegliano, ma che permetterebbe altre controversie da parte della squadra ducale vistasi eliminata. Quale può essere, infine, il rammarico di Forlì che non ha potuto partecipare al campionato di A1 nonostante credesse di vantarne i diritti e che adesso vede un posto vacante e un torneo incompleto? Sono situazioni che devono far riflettere e insegnare ulteriormente per la prossima stagione perché potrebbero offuscare l’immagine che le nostre nazionali continuano a dare a un movimento ancora ricco nella partecipazione di pubblico, di praticanti e d’interesse. Altre, ulteriori posizioni dovranno essere prese in futuro tra le quali, non mi stancherò di ripetere, la riduzione delle partecipanti al massimo torneo femminile, ma anche la possibilità che i club assolvano ai propri debiti entro la chiusura delle iscrizione al campionato a venire, e non in periodi successivi, troppo dilazionati e che permettono le anomalie verificatesi in questa stagione. Sia ben chiaro, diventa sempre facile esporre critiche senza avere la responsabilità decisionale, ma se da ogni proposta fatta derivasse un bene per il movimento, sarebbe una crescita organizzativa che potrebbe essere da preludio per quella tecnica dell’attuale campionato Italiano. Già, quella tecnica che stenta a crescere per i troppi impegni di gioco che non consentono il corretto sviluppo e la programmazione in allenamento per giocatrici che hanno ancora tanti margini di miglioramento ma incessantemente in campo per le troppe partite. Così all’appello del prossimo turno sarà assente ufficialmente Conegliano che il giorno dopo Natale aveva fatto vedere a 3500 persone una vittoria del cuore in un match brutto ma frizzante. Mancherà tra i protagonisti anche Gaspari, giovane allenatore marchigiano cresciuto alle spalle di Nesich che aveva costruito un bel gruppo attorno a se nonostante le poche possibilità avute per allestire una squadra ma che attraverso il lavoro svolto in palestra aveva saputo farla crescere cogliendo interessanti successi prima con Novara e alla fine con Pesaro. Non mancheranno probabilmente le giocatrici che andranno a rinforzare le compagini che avranno la migliore forza e necessità per accaparrarsele, e che potranno, finalmente dimostrare in una situazione più serena le proprie capacità e ambizione. Rimane il dubbio, oltre che il dispiacere, che un ambiente, che riesce così rapidamente a fagocitare le proprie protagoniste, non riesca ancora a permettere una migliore programmazione e una maggiore capacità di gestione patrimoniale alle società. Intanto venerdì tutte le squadre, tranne Busto, riprenderanno un’interessante contesa che le porterà al termine del torneo in meno di tre mesi. Ora la classifica è molto più corta e il quarto posto è alla portata di almeno sei, sette formazioni, con Busto, Villa e Urbino che guardano meritatamente tutte le altre dall’alto.
precedente:
A1: c'è chi gioca per sognare e chi per sperare
successivo:
Marco Meoni, "un Signore" in regia
Archivio Volley Story e Interviste
DallariVolley sostiene
Contatti
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2005-2023 Complemento Oggetto S.r.l.
Via Rubiera, 9 - 42018 San Martino in Rio (RE) - Italia
P.IVA: 02153010356 - C.F. e Registro Imprese di Reggio Emilia n. 02153010356
Capitale Sociale: € 10.000,00 i.v.
Per info: lanfrancodallari@dallarivolley.com
[Privacy Policy]
[Cookie Policy]
[Modifica impostazioni cookie]