Lasciatele lavorare

di Luciano Pedullà

17/01/2011

Lasciatele lavorare
Era da tanti anni che non si vedeva un campionato così equilibrato! Me l’ero lasciato sfuggire già da qualche settimana: ogni domenica un risultato a sorpresa. Questa settimana, se è concesso, addirittura due, con, alla fine della giornata, la prima posizione di Conegliano, prima nella sua storia. Non c’è che dire: sembrerebbe tutto molto strano. Pare evidente, che i valori, questo torneo, li deve ancora esprimere, e molte situazioni particolari hanno fino ad ora influenzato il cammino di tutte le squadre. Partiamo, per esempio, da Novara che ha battuto Busto: la squadra di Caprara ha, fino a questo momento, fallito clamorosamente un solo risultato, in casa con Piacenza, ma è pur vero che ha dovuto cambiare la formazione regolarmente dalla prima giornata, mancandogli prima Sansonna, poi, Horvath, Veljkovic, Paolini, inventando ogni settimana un sestetto differente. Ieri sul punteggio deciso dell’ultimo set ha perso nuovamente Horvath ma cambiata con Lombardo, a muro su fast di Bauer, non ha subito il colpo, vincendo set e gara. Di Bergamo, ieri vittoriosa contro Villa Cortese, addirittura per 3 a 0, abbiamo già detto più volte. L’esperienza, che stanno accumulando in questo momento le giovani del gruppo di Mazzanti, sarà importantissima nel finale della stagione. Che cosa dire della stessa Villa Cortese, ieri priva nientemeno che di Aguero, Berg, Calloni e con una Cardullo che gioca stringendo i denti, e nonostante questo sciorina un 80% di palla perfetta in ricezione. Pesaro ha iniziato la stagione senza Hooker, Modena ha perso per strada Harmotto, Busto, ieri sconfitta in casa, giocava senza Crisanti, e l’elenco potrebbe essere ancora lungo; mi sembra un bel quadro, per dire che, molte squadre, hanno ancora da dimostrare il loro potenziale. Alcuni dati, però, sono abbastanza evidenti. Ad esempio, che, in questo campionato, il rapporto ricezione – palleggiatrice inizia ad avere un valore molto pesante; altrettanto importante sembra essere la prestazione che stanno offrendo alcuni opposti, sia nella fase di ricezione che in quella di battuta. Due nomi su tutti: Barun e Turlea, in testa alle classifiche di rendimento, dove ai primi sette posti compaiono sei schiacciatrici di zona 2, non a caso, mancando quelle di Pavia, Perugia e Modena, in questo momento, in coda alla classifica. Ieri, inoltre, un’ottima impressione l’ha destata anche Brussa, opposta di Piacenza, che ha terminato la gara con 30 punti e il 57% di palloni a terra. Poi, anche se qui non posso avere il supporto dei numeri, ma solo della mia osservazione, diventa importante quello che fanno le squadre in difesa. Nella partita, trasmessa in tv, tra Busto e Novara è apparso evidente come la differenza l’abbia fatta la presenza costante delle giocatrici piemontesi su tutti i palloni attaccati da Busto non permettendo alle lombarde, negli ultimi due set, di mettere per terra, neanche, tre palloni su dieci! Insomma, partirei da queste valutazioni tattiche, se, come tecnico di una squadra in campo, dovessi fare un’analisi, nel bene e nel male della squadra che alleno, per poi rimettermi a lavorare con serenità in palestra, senza pensare alle giocatrici mancanti o alle assenze che verranno: si sa il lavoro paga!
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