Le certezze

di Andrea Anastasi

08/11/2005

Questo è il frutto d’anni di lavoro comune con lo stesso (grandissimo) coach e con lo stesso grandissimo gruppo di titolari. Ciò che emerge è la loro capacità di giocare come fossero un unico soggetto. Nei momenti salienti del match ogni giocatore sa cosa deve fare in merito alle proprie responsabilità in campo ed il risultato finale finora è sempre stato lo stesso.

Cuneo sta mettendo in mostra una compattezza invidiabile, però vorrei fare un elogio ad un giocatore in particolare che ho allenato nella passata stagione e che è l’anello di giunzione di tutto il meccanismo: Manuel Coscione. Il ragazzo ha talento da vendere e sta facendo il salto di qualità necessario per diventare uno dei migliori palleggiatori Italiani e di questo ne sta traendo vantaggio anche la sua squadra.

Questa settimana non posso certamente non mettere in risalto il problema “allenatori” e come sia evidente che alle prime difficoltà si cerchi subito in loro il capro espiatorio, senza tener conto delle molteplici variabili a cui è soggetto un team nel corso del campionato: infortuni, aspettative tecniche tante volte non in linea con il reale valore della squadra. Questi sono solo alcuni degli aspetti che scavano un solco profondo tra allenatore, società e giocatori e la conseguenza è la incapacità di “condividere” i valori per cui si va in campo.

Andrea Anastasi
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