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Le incertezze di Roberto Piazza, suo malgrado
Le incertezze di Roberto Piazza, suo malgrado
di Adelio Pistelli
12/06/2011
Roberto Piazza
Roberto Piazza
Dove allenerà il prossimo anno
Roberto Piazza
? Dite che nessuno Si è mai posto questa domanda: bugiardi. Tutti o quasi, in un modo o nell’altro, hanno pensato al quarantaduenne tecnico di Treviso nelle ultime due stagioni. Qualcuno (scommettiamo?) avrà iniziato a porsi l’interrogativo addirittura in tempi assolutamente non sospetti, a metà febbraio subito dopo l’annuncio l’addio al volley del gruppo Benetton previsto (?) per giugno 2012. “
Non lo so, non so che dire. Però avrei sicuramente voluto parlare solo di pallavolo giocata”.
Sono parole dello stesso allenatore parmigiano, in questo momento (con Giuliani) le due migliori espressioni di allenatori emergenti. Dopo splendide esperienze da vice coach nella sua città (quattro anni), a Treviso (undici) a Mosca (due) e con la nazionale russa (due), dopo tanta scuola, Piazza aveva ‘sposato’ il progetto Sisley, nel torneo 2009-2010 come primo allenatore.
“E immaginate bene cosa posso aver provato quando la dirigenza di Treviso mi fece la proposta”
. Sorride. Ripercorre velocemente i due ultimi campionati ricchi di problematiche ma, al tempo stesso, foriero di positive esperienze.
“E di soddisfazioni
– afferma -. La vittoria ultima in coppa Cev è qualcosa di prezioso, di molto importante. Pensate solo al periodo in cui abbiamo vinto in Europa”.
Vero: erano iniziate le ‘settimane piene di silenzio’.
Poi, improvvisamente, giocatori che prendono e vanno giocare altrove (in tanti a Roma, Papi a Piacenza), mentre la società veneta decide di traslocare ‘semplicemente’ a Belluno. Ma con quale squadra considerato che dovrà schierare almeno sei atleti di A1? E chi sarà il suo allenatore? “
Vedremo
– continua lo stesso Piazza -.
In questo momento si può dire tutto ed il contrario di tutto. Per quanto mi riguarda ho ancora contratto con la società di Treviso ma sono successe troppe cose”.
Ma lei, per esempio, come sta vivendo questo momento?
“In maniera strana, ovviamente in compagnia di prospettive diverse. Sto cercando di isolare la testa dal cuore. Non è facile, inutile girarci attorno preso in mezzo a tutto ciò che accade. Il cuore mi dice che sarebbe bello continuare a lavorare con la Sisley, pur nella consapevolezza che sono accaduti troppi episodi del tutti imprevisti solo qualche settimana fa. Mi piacerebbe guardare avanti con ottimismo e pensare solo a quanto di buono è stato fatto. Per quanto mi riguarda miro da sempre ad una filosofia di lavoro che ha prodotto e poteva produrre altre soddisfazioni. Però, oggettivamente, è tutto superato. Hanno prevalso interessi diversi ma sono ancora il tecnico Sisley e devo prendere atto di quanto accade. Però mi sembra chiaro che, nel futuro più immediato saranno necessari degli importanti approfondimenti. Ecco, diciamo così”.
Intanto c’è la Russia che chiama: almeno due società le hanno già telefonato, vero? “
A Mosca e dintorni mi conoscono bene, sanno come lavoro ma ci sono state anche avvisaglie polacche e turche. Non è successo ancora nulla e non so cosa succederà”.
Ma il Piazza pensiero sul futuro a Belluno possiamo averlo?
“E’ troppo interessato. Diciamo però che potrebbe assomigliare a quello di un osservatore attento a tutto ciò che sta accadendo attorno ad una blasonata società come Treviso. Aspetto di capire”.
Piazza, allora, avrà seguito con interesse, per esempio, all’incontro avvenuto sabato a Belluno tra i dirigenti Sisley ed il sindaco della città, come starà attento a cosa succederà martedì prossimo, giorno ultimo per l’iscrizione ai campionati. Ci sarà ancora la Sisley in A1 oppure andrà in onda un nuovo colpo di scena a dispetto di ottimistiche previsioni di Belluno e dintorni?
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