Le parole degli azzurri dopo la sconfitta con Cuba

di Sergio Martini

27/11/2011

Gli azzurri durante un time outGli azzurri durante un time out
Gli azzurri durante un time out
Brutta sconfitta degli azzurri con Cuba che lasciano tre punti a Cuba e si complicano il cammino verso Londra. Ora non si potrà più sbagliare e molto dipenderà anche dai risultati delle avversarie. Simone Parodi non ha visto in campo la solita Italia. "Non abbiamo giocato la pallavolo che sappiamo fare. In questa World Cup abbiamo dimostrato di essere più bravi nel fondamentale dell'attacco e della battuta. Ma proprio al servizio Cuba ci ha messi in difficoltà, il loro palleggiatore è stato molto bravo nel gioco al centro, nei primi tempi e nelle pipe, cosa che non ci aspettavamo. Rispetto alle altre partite non eravamo molto concentrati. Anche sotto di un set o due siamo stai sempre attaccati agli avversari. Con Cuba abbiamo commesso errori in attacco e in battuta che non sono da noi. Nell'arco di un torneo così faticoso una partita così ci può stare ma dobbiamo tirarci su perchè ci aspettano due gare importantissime da giocare come sappiamo". Il palleggiatore Dante Boninfante ha giocato tutto il quarto set. "Ci aspettavamo una squadra così, che fa dell'attacco la sua forza. Non era lecito aspetttarsi una bella partita in difesa come hanno fatto e in copertura del muro sui nostri attacchi. Ci siamo innervositi e la nostra fase punto ha pagato come quella di contrattacco. Ma il torneo è ancora lungo e da ogni partita si impara qualcosa, con Cuba abbiamo imparato che bisogna stare sempre sul filo del rasoio e dalle prossime partite servirà vedere in campo un'altra marcia. Non c'erano segnali particolari prima della partita e il nervosismo è arrivato a partita in corso quando nel primo e nel terzo set abbiamo perso l'occasione di allungare. Ho provato a variare il gioco con qualche primo tempo forzando anche qualche pipe. Speravo di dare una mano in più ma non è andata bene". Simone Parodi non si butta a terra. "Sappiamo di essere una squadra che non molla mai e domani vedrete una squadra che tirerà fuori gli attributi e vi divertiremo come nelle altre partite". Anche Andrea Giani prova a spiegare la sconfitta. "La prima cosa che mi viene in mente è che non abbiamo giocato con il piglio che abbiamo messo in campo nelle altre partite, un po' scarichi fisicamete e mentalmente. Ad una ricezione discreta non ha risposto un cambio palla fluido. Non abbiamo messo la pressione ai cubani nella fase break, siamo mancati in questa situazione di gioco e giocando cambio palla su cambio palla con loro rischi di fare molta fatica".
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