Le stelle sono tante

di Luciano Pedullà

08/03/2013

Lo Bianco in contrasto a rete contro Busto ArsizioLo Bianco in contrasto a rete contro Busto Arsizio
Lo Bianco in contrasto a rete contro Busto Arsizio
Il momento è arrivato: sabato e domenica a Istanbul una vera e propria parata di stelle si affronteranno per la conquista della Champions League femminile 2013. Sono quattro squadre forti, tre delle quali Rabita (R), Vakif (V) e Busto (B) attualmente in testa al proprio campionato nazionale, i migliori d’Europa; la quarta la squadra organizzatrice il Galatasaray (G) società ambiziosa e interessata a diventare presto la numero uno del vecchio continente. Sono guidate da allenatori molto bravi che possono essere citati in fila solo per il proprio curriculum, fatto da albi d’oro di prestigio, ma non raffrontando il valore personale. Quattro italiani, primi attori di livello mondiale: Barbolini (G), Guidetti (V), Parisi (B) e Abbondanza (R). Guidano la maggior parte delle migliori giocatrici al mondo nel proprio ruolo e diventa divertente metterle in contrapposizione per stilare una classifica virtuale finale. Tra le registe la nomination è obbligatoria farla per Lo Bianco (G) sicuramente la migliore interprete assoluta in palleggio, giocatrice capace di cambiare da sola il volto a qualunque formazione e in qualsiasi momento; poi il talento di Aydemir (V), l’ordine di Skorupa (R) e la determinazione di Caracuta (B). Nella regia della difesa spiccano le attuali migliori interpreti di questo ruolo tra le quali il punto di riferimento appare essere diventata la libero Castillo (R), Domenicana, astro nascente che alla sola età di ventuno anni è già diventata una leader; altrettanto brava è Leonardi (B) che ha una sensibilità di gioco con pochi pari, capace di mettere in ombra la mirabile tecnica di Sano (G); brava ma meno competitiva Güresen (V) libero della nazionale Turca. La gara tra le schiacciatrici opposte è combattuta e vede primeggiare per le sue capacità fisiche Montano (R) in possesso di colpi di palla alta speciali per questo livello. Brakocevic (V) e Kozuch (B) possiedono ottime caratteristiche ma spesso sono molte alterne nel loro rendimento, anche se in grado di portare al traguardo da sole la propria squadra. Molnar (G) è molto utile, perché aiuta la ricezione della squadra, ma lo è meno per le giocate di contrattacco e di seconda linea seguendo la filosofia tattica del tecnico della sua formazione. Nella competizione delle centrali la eccellenza è espressa da Busto che può vantare una coppia molto assortita come Arrighetti e Bauer, forti in attacco e altrettanto a muro. Sopravanzano il sestetto di Baku che può contare sull’altezza stratosferica di Akinradewo e la costanza di Krsmanovic e l’Istanbul diretto da Guidetti che conta sul rendimento garantito di Fürst e sulla disciplina di Toksoy. Gioli, probabilmente la migliore nel suo ruolo, e Barut (G) possono contare comunque sull’abilità di Lo Bianco nel rendere possibile il primo tempo in ogni occasione. Nel reparto schiacciatrici – ricevitrici il valore deve essere classificato sulla base dell’equilibrio offerto da ciascuna di queste diagonali: in un’analisi generale Grün e Cruz (R) sembrano quelle di maggior affidamento; Calderon e Ozsoy (G), fallaci in seconda linea esprimono la migliore efficacia di attacco ma Brinker e Marcon (B) primeggiano per l’affidabilità in ricezione. La potenza di Glinka unita ai colpi d’attacco di Sonsirma aiutano il gioco delle turche (V) e quando serve possono sempre contare sulla classe di Kimura spesso utilizzata per la ricezione. Guardando le panchine Rabita, Busto e Vakifbank mediamente si equivalgono e sopravanzano quella di Galatasaray che potrà però avere un grande aiuto dal pubblico di casa e dal terreno di gioco amico. Insomma difficile fare un pronostico finale e se la razionalità potrebbe indicare per la vittoria finale la squadra condotta da Guidetti, il cuore tricolore non può che sperare in un successo di Busto e della pallavolo Italiana!
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