Leo, un grande capitano

di Luciano Pedullà

15/02/2011

Eleonora Lo BiancoEleonora Lo Bianco
Eleonora Lo Bianco
Il ritorno di Lo Bianco è sicuramente il fatto più importante della settimana e lo diventerà ancora di più quando Leo scenderà finalmente in campo per il suo esordio in questo torneo! Avevamo già stropicciato gli occhi in passato, per l’eccezionale recupero a cui ci aveva fatto assistere Francien Huurman, centrale della nazionale olandese, colpita nel febbraio 2006 da un tumore al seno e poi tornata felicemente all’attività dopo un solo anno. Ora siamo a soli due mesi dall’intervento di Eleonora e già la vediamo scalpitare, per rientrare e vincere con la sua Bergamo e le sue compagne. Quando lo sport ci fa scoprire questi momenti tutti i risultati, qualunque fede e colore ci ispiri, passano in secondo ordine. Ci stupiamo di eroi, spesso falsi, del ciclismo, di miti, giornalisticamente costruiti del calcio, di Superman, ma al servizio di grandi auto nella formula uno … Dobbiamo adesso soffermarci davanti a questa grande, meravigliosa atleta: la sua forza, determinazione, volontà non ha molti pari; credo di poterlo affermare senza possibilità di smentita. I primi anni ad Omegna, la vedevo arrivare a Crusinallo, in una palestra poco più alta di un lancio di una palla da 3 kg, mezz’ora prima, ogni allenamento, poi palleggiare tutta la sera contro il canestro a Bagnella. Oppure stringere i denti in panchina, con oltre 38 di febbre, per volere giocare a tutti i costi contro le rivali del Cafasse, in una gara giovanili a qualificazione già avvenuta; o scendere in campo per rovesciare il risultato nella Finale del Campionato del mondo Juniores contro la Russia, ed arrendersi ad un maledetto tie-break. E ancora, la nazionale maggiore, gli anni bui di Jesi e la rinascita a Bergamo, dopo ad un’altra estate di grande impegno, stando vicino alle nuove leve, ad aiutare Ortolani o ad imparare l’alzata con una sola mano, ancora ore alla fine dell’allenamento, per restare in palestra e preparare se stessa e le compagne. Leo, maggior numero di presenze in nazionale, la Capitana della nostra Nazionale, che immagino Porta Bandiera alla prossima Olimpiade, è una ragazza speciale ma è una ragazza normale; è un grande esempio da imitare, che meriterebbe maggiore risalto dai nostri media: ha potuto gioire per il tripudio dedicatole, da tutti gli sportivi della pallavolo, quando domenica è entrata al Palazzetto dello Sport di Busto Arsizio: per quello che lei ha fatto e per quello che farà è il minimo che il nostro sport le doveva offrire. Alla fine di questa bellissima festa di sport, Bergamo ha vinto la partita, superando Busto in tre combattutissimi set e attestandosi così al quarto posto dopo il girone di andata. La giornata appena archiviata ha decretato gli accoppiamenti dei quarti di Coppa Italia che stabiliranno le squadre ammesse alla Final Four; Pesaro, campione d’Inverno nonostante la battuta d’arresto contro Piacenza, per qualificarsi dovrà vedersela con le emiliane appena incontrate; poi Conegliano (complimenti per l’ingaggio di Simona Gioli) – Villa Cortese, Urbino – Busto e Bergamo – Novara. Rimangono fuori Castellana, nonostante l’ottimo torneo che sta disputando, Modena, Perugia e Pavia. Il ritorno in panchina di Cuccarini non è servito alla formazione della città della Ghirlandina, per riprendere la corsa in campionato dove, fino a questo momento, è riuscita ad incamerare solo tre vittorie, bottino un po’ magro visto le campionesse che giocano in questa squadra! L’arrivo di Rinieri a Perugia ha dato entusiasmo ma non ha permesso il ritorno alla vittoria delle umbre; ora la lotta per la salvezza sarà ancora più aspra.
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