Lettera ai tifosi biancorossi

di Alberto Giuliani

22/09/2011

Alberto Giuliani Alberto Giuliani
Alberto Giuliani
Non è cambiato nulla. O meglio, adesso c’è la Serie A, e ormai anche da tanti anni. Ma già nei primi anni Novanta, quando andavo sottorete con la maglia di Macerata, proprio come ora c’era Fabio Giulianelli che ripeteva continuamente: ‘Duvimo vigne’. Del resto, come pensarla diversamente quando sono passione, determinazione, concretezza e certezze economiche ad accompagnare costantemente questa società, sin dal suo arrivo nel mondo della pallavolo. A proposito di arrivo: eccomi qua.
Siedo sulla panchina di una delle formazioni più accreditate a livello nazionale ed europeo, considerazioni che non sono conseguenza dei miei nuovi pensieri Lube, ma riconoscimenti meritati per quello che Macerata ha regalato da quando è diventata ospite fissa dell’Olimpo del volley.
Siedo sulla sua panchina e prendo al volo una consolidata tradizione per presentarmi e presentare la stagione che verrà. E come succede ormai da diversi anni, inauguro la mia nuova avventura professionale anche con delle righe che hanno il compito di regalare le mie prime sensazioni, le prime emozioni che, in perfetta sinergia, aiutano soprattutto chi scrive. La Lube, leader nel mondo delle cucine, come accennavo è una delle potenze pallavolistiche nazionali, e le sue capacità tecniche non sfuggono certo a nessuno, come la sua annuale voglia di lasciare un’impronta importante nel campionato più bello del mondo. Però, ogni volta è sempre come la prima volta, se non fosse per le novità che la società presenta al via delle relative stagioni.
Stavolta sono davvero tante (Travica, Parodi, Exiga, Pajenk, Kovar) e tutte, a partire da chi scrive, appartenenti ad un progetto le cui fondamenta poggiano sulla forte e decisa volontà che questo gruppo sia formato da persone orgogliose di farne parte, chiamate necessariamente (per gli obiettivi che ci si pongono davanti) a ricercare ogni giorno l'ideale di squadra, intesa come ambizione comune e non dei singoli.
Operazione meno complicata del previsto, visto che si è partiti da una solida base di uomini molto competitivi, composta da giocatori di talento che hanno già dimostrato di possedere tutte le caratteristiche sopra elencate.  Novità importantissime, quindi, inserite in un mosaico che dovrà produrre spettacolo. E vittorie. Quelle che Macerata insegue da sempre, quelle che il blasone della società impone, sin dai tempi in cui il suo team (con il sottoscritto appartenente alla rosa degli schiacciatori) cercava di scalare i primi gradini della popolarità. Riuscendoci, gradualmente e con puntuale continuità. Un punto di partenza decisamente stimolante per chi ha voglia di continuare a crescere. Le esperienze e gli ultimi successi che mi porto dietro sono poi un prezioso bagaglio da mettere al servizio di chi, come me, sente il bisogno di continuare a lasciare ‘quella impronta’, punto di partenza della Macerata che schiaccia e di Fabio Giulianelli, il suo primo tifoso.
A proposito di tifosi: i tanti e spettacolari momenti che hanno accompagnato le vicende dell’ultima stagione sono serviti a ‘rinfrescare’ la memoria di chi già sapeva (e sa) dell’ amore che i sostenitori Lube sanno offrire ai propri ‘eroi sportivi’. Ai tifosi, con i quali per me sarà facile colloquiare anche in dialetto, considerate le miei origini di San Severino Marche, chiedo due cose. La prima è di essere pazienti. Nessuna politica degli alibi, non mi appartiene ed in casa Lube non fa parte del vivere quotidiano.
No, pazienza perché questa Nostra squadra crescerà più in fretta, com’è giusto che sia, se attorno a sé non avrà una pressione eccessiva. La seconda, è invece di chiedervi di essere uniti, stiamo tutti insieme (e sapete a cosa mi riferisco…) sin da subito.
Se la società, la ‘piazza’ e la squadra sapranno marciare con costanza nel segno della coesione, tanto da aggiungere quel valore aggiunto chiamato “spirito di squadra” alle capacità tecniche, state pur sicuri che alla fine qualcosa di bello succederà.
L’obiettivo è far si che un gruppo di ottimi atleti possa trasformarsi in una squadra vincente, senza illudersi che questo traguardo sia facile, ma con consapevolezza che solo con il lavoro e la dedizione totale alla causa questo traguardo potrà essere raggiunto. Ripeto, tutti insieme.
Grazie, intanto, per la pazienza di essere arrivati sino all'ultima riga.
Alberto Giuliani
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