Lettera aperta a Mauro Fabris, presidente della Lega volley femminile

15/10/2009

Mauro Fabris, presidente della Lega volley femminileMauro Fabris, presidente della Lega volley femminile
Mauro Fabris, presidente della Lega volley femminile
Caro Mauro,
ti scrivo queste poche righe alla vigilia del campionato femminile numero 65, uno dei più importanti nella storia del nostro sport. Sì, perchè il movimento di vertice che tu presiedi e di riflesso rappresenti è atteso all'anno della verità: spurgato il gruppo, ridotte le società a 12 in serie A1 per evitare spiacevoli sorprese in tema di gestione viste le difficoltà economiche che affronta il nostra Paese come del resto gran parte del mondo, alzato il livello tecnico, rientrate in Italia fior di campionesse come Tai Aguero (dopo la parentesi turca) non si può sbagliare la grande occasione. Occorre sfruttare il momento positivo, coinvolgere nuovi partner in uno sport che è sempre più femminile (ben il 75 per cento dei tesserati alla Federazione è donna!), capitalizzare lo splendido successo della nostra fantastica nazionale agli Europei in Polonia, unica squadra vincente nell'anno orribile dello sport azzurro.
Il campionato parte con ben cinque pretendenti alla conquista del prossimo scudetto e con fior di campionesse: Pesaro, Jesi, Bergamo, Novara e Villa Cortese, salvo peraltro possibili sorprese dell'ultima ora. La Scavolini ha cannibalizzato la passata stagione centrando con merito il Grande Slam (Supercoppa, Coppa Italia e tricolore) e ha già gettato la sfida festeggiando sabato sera a Torino contro Novara la Seat Supercup (nuovo sponsor già innamorato della pallavolo rosa); la Monte Schiavo si è affidata alla grande Kilic per realizzare finalmente i suoi sogni; la Foppapedretti ha fatto una (intelligente) scelta controcorrente optando per il gruppo-Italia, affidandosi a ben 7 delle campionesse d'Europa con Massimo Barbolini; l'Asystel vuole finalmente il grande risultato con l'eccezionale coppia Kozuch-Flier; la MC-Carnaghi è la matricola terribile che dopo aver bruciato le tappe punta alla Champions in due anni grazie al poker Aguero-Cardullo-Anzanello-Secolo. Semplicemente eccezionale. Senza ovviamente dimenticare una serie A2 a 16 squadre che ha in Carpi il fiore all'occhiello e nel Club Italia la scuola delle giovani promesse affidate alla sagace guida del nostro bravissimo ct.
La pallavolo femminile pare entrata in una nuova era, grazie anche alla tua Lega: fino all'altro giorno era insanabilmente la più litigiosa di tutto il movimento, oggi dà segni di stabilità e continuità. Lo si è avvertito anche lunedì alla presentazione del campionato nella splendida cornice di Palazzo Marino a Milano, stracolmo di gente con il sorriso sulle labbra, anche grazie alla presenza delle azzurre più belle e brave dell'italico sport. Una bella mattinata, che ha soddisfatto anche il tuo essere abilmente politico, visto che l'arrivo del sindaco Letizia Moratti ha dato un tocco di luce e di classe alla giornata, importante anche dal punto di vista delle relazioni istituzionali. Il che non guasta, anzi è molto importante, soprattutto in questo momento.
Bisogna cavalcare la tigre, bisogna insistere, non bisogna calare la tensione: il momento è più che mai propizio. Lo so io come lo sai tu, sfruttando al meglio pure la sinergia con Sky Sport, che ha deciso di puntare sul campionato femminile dandogli tanto spazio anche su Sky Sport 24, l'unica finestra tv aperta quotidianamente sul mondo.
So che hai le idee chiare: sei arrivato in punta di piedi tre anni fa, ma stai bruciando le tappe. E l'altro giorno, tra le righe, mi pare di aver inteso parole sottili rivolte al presidente federale Carlo Magri: non è che pensi alla sua successione? Questa è stata l'impressione di molti quando hai fatto l'allusione al suo desiderio di prolungare la presidenza grazie ai Grandi Eventi organizzati in Italia, prima i Mondiali maschili del 2010 poi gli Europei del 2011 (a Monza più che a Milano), e più avanti forse i Mondiali femminili del 2014. Ho forse ho capito male io?
Forse, anche se non credo. Quello di cui invece ho certezza è invece la passione che adesso provi per il nostro sport, il tuo coinvolgimento a 360°, il termometro del tuo interesse sempre in temperatura crescente. Del resto te l'ho detto la prima volta che ci siamo visti alla Camera dei Deputati poco dopo la tua nomina e te ripeto: il volley è un virus che quando si inocula non consente guarigione. Credo proprio si possa affermare anche nel tuo caso.
Buon campionato. Ci si vede sui campi per una grande stagione. 
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