L'Italia femminile ancora regina d'Europa

05/10/2009

Festeggia l'Italia sul gradino più alto del podioFesteggia l'Italia sul gradino più alto del podio
Festeggia l'Italia sul gradino più alto del podio
Missione compiuta: la nazionale femminile si è confermata regina d'Europa dominando letteralmente la rassegna continentale in Polonia. Dopo il successo in Lussemburgo di due anni fa, la formidabinle squadra di Massimo Barbolini ha letteralmente dominato anche la final foru di Lodz concedendo alle avversarie la miseria di due set: uno alla Francia nella fase di qualificazione e uno alla Germania di Giovanni Guidetti in semifinale. Fin troppo facile invece nell'atto conclusivo con l'Olanda, letteralmente spazzata via: 3-0 facile facile e tutti a festaggiare.
Partire con i favori del pronostico e tener fede alle aspettative è sempre difficile: questa volta l'Italia non solo ce l'ha fatta, ma da saputo dare una dimostrazione di forza incredibile, a splendida conferma della compattezza di un gruppo che oggi non conosce eguali non solo in Europa. Mi auguro che sia vero quello che ha scritto in questo sito Giovanni Guidetti, allenatore della Germania rivelazione esaltato per il suo ruolo di opionista-giornalista anche su un quotidiano sportivo, ovvero che le azzurre sono fin d'ora le grandi favorite per la vittoria nel prossimo Mondiale. La speranza è ovviamente questa e anche noi la condividiamo. Nella consapevolezza che questa fantastica cavalcata polacca ha cancellato la grande amarezza dell'Olimpiade di Pechino, dove la nazionale ha pagato a caro prezzo l'assenza di una Del Core che si è confermarta elemento importantissimo nei meccanismi e negli equilibri azzurri. Antonella, insieme ad una Gioli inarrestabile, ad una Leo Lo Bianco fuori categoria in questo momento per chiunque e ad una squadra tanto coesa quanto determinata e dotata di killer instinct, ha dato un'autentica lezione di pallavolo all'Europa intera, regalando un successo all'Italia dello sport che va in controtendenza nell'anno horribilis delle nostre nazionali di basket, pallanuoto, pallamano, baseball e pallavolo maschile.
Bene, anzi benissimo, per l'Italvolley e per tutto il nostro movimento della volley, un movimento sempre più prepotetemente e irreversibilemnte tinto di rosa: ormai la tendenza non si invertità più, ne sono certo, almeno per diversi anni. Nella certezza che questo meravigliosa apoteosi, firmata dal miglior ct del mondo (quel Massimo Barbolini cui mi lega una sincera, disinteressata e ultreventennale amicizia, grande persona prima che grandissimo allenatore), rappresenti il miglior viatico possibile per la prossima stagione che prenderà il via sabato con la Supercoppa Italiana in programma a Torino tra Novara e Pesaro (diretta Sky Sport 2 dal PalaRuffini dalle ore 18.15). E nella speranza che questo grande risultato non faccia dimenticare tutti i problemi che stanno attagliando oggi il nostro volley: insomma, mi auguro davvero che non si faccia ancora una volta come gli struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia. E' giusto sbandierare ai quattro venti il bis europeo, è fondamentale amplificare la bravura e la grazie delle giocatrici, ma questo meritatissimo trionfo non rappresenta la panacea di tutti i mali e di conseguenza non commettiamo per l'ennesima volta l'errore di trincerarci dietro di loro fingendo che tutto vada bene. Lo dico dal profondo del cuore, da vero appassionato di questo meraviglioso sport che ha troppo spesso finge che tutto vada bene, almeno stando a quello che sento dalle parole di chi lo governa.

LA VERNICE DEL BASKET. Sabato ho avuto il piacere e il privilegio di condurre la presentazione del Campionato di Basket numero 88 alla Sala della Protomoteca del Campidoglio alla presenza di tante autorità. Una giornata che ha confermato ancora una volta quanti sono i problemi che caratterizzano lo sport italiano, tra beghe interne, rapporti tra Lega e Federazione, difficoltà economiche. Insommma in sintesi, nessuna nuova sotto il sole. Traducendo: non è solo il volley a vivere difficoltà, e i problemi mi sembrano ormai gli stessi per tutti. Forse, come ha suggerito ieri l'on. Gianni De Michelis, sarebbe ora di dare continuità ai movimenti e di fare programmazioni serie: "Quando sono diventato presidente della Lega Basket nel 1984 commissioner della Nba era David Stern: ho scoperto oggi che è ancora lui a svolgere quel ruolo. Capito cosa significa dare continuità alla gestione?". Sì, abbiamo capito benissimo. La nostra speranza è che il suggerimento venga raccolto e messo in pratica da tanti, anche dal nostro amato volley, che da troppo tempo si sta arrovellando su sè stesso. E lo ha ribadito anche l'on. Walter Veltroni: "O gli altri sport capiscono che è il momento di fare valere le proprie positività, cercando idee valide e mettendole in pratica, oppure il calcio continuerà a fagocitare tutto e tutti". E poi non lamentiamoci se andrà proprio così...

Buona pallavolo a tutti!  
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