Lorenzo, non sono d'accordo con te

08/06/2012

Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta, vicina a 2 dei loro 4 figliFederica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta, vicina a 2 dei loro 4 figli
Federica Lisi, moglie di Vigor Bovolenta, vicina a 2 dei loro 4 figli
Ho ricevuto dall'avvocato Eugenio Gollini, procuratore di Vigor Bovolenta, questa lettera di Federica Lisi che ovviamente pubblico integralmente. Per correttezza, per rispetto della pluralità delle opinioni e della situazione delicata vissuta da una persona che stimo davvero da tantissimi anni (come lei ben sa). Con qualche precisazione, che del resto ho anche anticipato telefonicamente all'avvocato Gollini. In uno dei miei ultimi editoriali ho semplicemente espresso in poche righe una mia personale idea, come peraltro dovrebbe essere nel diritto di chi svolge questo lavoro. Con la limpidezza che viene da oltre 30 di onorata professione e con la fierezza di chi non ha sospesi con chicchessia, come del resto mi hanno insegnato fortunatamente i miei genitori. Ovviamente non sono uno sputa-sentenze, non lo sono mai stato e mai lo sarò, nel fa parte del mio essere persona, figuramoci del mio essere giornalista. Nè faccio il giudice tutelare, l'avvocato, il fiscalista o il moralista. Credevo - e credo - che in estrema sintesi dovesse essere pubblicamente riconosciuto a Claudio Sciurpa - che in questi giorni ha pure chiuso la società - il fatto di aver pagato di tasca propria una cifra importante alla famiglia di un amico che un destino credele ha strappato ai suoi cari. Tutto qui. Non mi sono certo soffermato su trattative datate e recenti, su cifre e su modalità. Ed era ben lungi da me l'intenzione di suscitare un vespaio. Però il gesto - secondo me ripeto - meritava di essere evidenziato (l.d.).

"Caro Lorenzo,
leggo con grande stupore e amarezza il tuo articolo "Bravo Sciurpa". Come sai Claudio Sciurpa non ha onorato gli impegni presi con Bovo. Tu stesso infatti riferisci che Sciurpa ha pagato "quasi completamente" il sospeso che aveva con Vigor. Scusa ma non riesco proprio ad accettare che venga definito "Bravo" chi paga "quasi completamente".  Così come non riesco ad accettare chi dice che "coi tempi che corrono" bisogna essere contenti di ricevere quello che ci danno. No Lorenzo, non sono d'accordo, i tempi che corrono non possono cambiare il principio per cui i debiti vanno saldati. Chi non paga integralmente quanto deve non è BRAVO!!! Questi erano e sono i principi di Bovo e miei. Non ho commentato la vicenda Perugia perché è una pagina per me veramente triste e pietosa. Nella mia vita oggi non c'è spazio per tutto ciò che è triste e pietoso, ma ora devo intervenire perché la frase "Bravo Sciurpa" è una presa in giro nei confronti di Bovo che si è battuto per il rispetto delle regole in ogni momento. Quei denari mi erano necessari per il sostentamento dei miei figli e ho dovuto accettare. Vorrei che il mio pensiero fosse esteso ai tuoi lettori così che si possano fare un libera opinione. Non intendo più ritornare sull'argomento. Se Sciurpa salderà integralmente quanto dovuto te lo comunicherò.
Cordialmente, Federica Lisi"
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