Luca Cantagalli, icona della pallavolo mondiale

19/02/2013

Lorenzo Dallari e Luca Cantagalli a Sky SportLorenzo Dallari e Luca Cantagalli a Sky Sport
Lorenzo Dallari e Luca Cantagalli a Sky Sport
E' sempre uno dei miti della pallavolo mondiale, autentica icona di questo sport. E rivedere le immagini che lo ritraggono in azione fa sempre venire i brividi, tanto era perfetto dal punto di vista tecnico e stilistico. Mi sono emozionato anche lunedì, quando Luca Cantagalli è stato gradito ospite a Sky Sport 24, divenuto il salotto buono del volley. In grandi condizioni, nonostante i 50 si stiano incredibilmente avvicinando. E' stato un piacere parlare con "Bazooka" di tutto, spaziando dalla nazionale al campionato. "Adesso alleno la Conad Reggio Emilia in A2 e ho un bellissimo gruppo: siamo noni in classifica anche a causa di qualche infortunio di troppo, ma sono contento di essere tornato in panchina". Una carriera incredibile, con 7 scudetti e 4 Coppe dei Campioni nella bacheca personale, 330 presenze in nazionale e una serie infinita di vittorie e di riconoscimenti individuali. "E' stata una parentesi esaltante della mia vita: la pallavolo mi ha dato tantissimo e io credo di avere dato tanto alla pallavolo. E' stato tutto bellissimo. La nazionale? A dir poco esaltante". E di quella del futuro cosa ne pensa l'ex numero 10 azzurro? "Ha fatto benissimo a Londra, conquistando un bronzo incredibile. Credo possegga le caratteristiche per poter fare bene anche in prospettiva futura: i giocatori di interesse non mancano, iniziando da 3 centrali molto forti che ho incontrato in A2 come Beretta, Piano e Mazzone. Fa bene Berruto a tenerli sotto osservazione con il progetto che guarda a Rio 2016".
Lo ricordo ragazzino superpromettente, passato da Reggio Emilia alla vicina Modena per iniziare un cammino esaltante: l'osservatore ideale per giudicare quello che accade sottorete oggi. "La pallavolo sta vivendo un momento difficile, come del resto gran parte degli sport in Italia oggi, questo non possiamo certo negarlo. I problemi economici stanno condizionando un po' tutto. Il campionato però al vertice assicura spettacolo, e le prime della classifica sono davvero forti: Trento e Macerata, davvero sfortunata, paiono avere qualcosa in più delle altre, ma anche Piacenza è molto forte. Cuneo invece va un po' troppo a corrente alternata, però ha centrato un'importante finale di Champions League. Ci sarà di che divertirsi".
A proposito di Champions, ma femminile, quattro allenatori italiani saranno protagonisti della Final Four a Istanbul: Parisi con Busto (allena anche la Nazionale Ceca), Barbolini con il Galatasaray (allena anche la Turchia), Abbondanza con Baku (allena anche la Bulgaria) e Guidetti con il Vakifbank (allena anche la Germania). C'è qualche errore? "No, è tutto normale: oggi i migliori vanno all'estero perchè ci sono più soldi, squadre più competitive e migliori condizioni per lavorare. Anche io spero di andarci presto...". Intanto però devi chiudere bene la stagione a Reggio Emilia e far crescere i due figli... "Diego ha 14 anni ed è già alto come me, 198 centimetri, e gioca già bene. Marco di anni ne ha 10, è un fenomeno di tecnica e di grinta e credo proprio diventerà fortissimo". Insomma, l'abbiamo capito: tra qualche annetto avremo un altro Cantagalli in nazionale, e io sarò davvero straflice di poterlo commentare come ho fatto centinaia di volte con Luca, uno dei più grandi giocatori della storia che ho avuto la fortuna di vedere all'opera nella mia lunga vita professionale.
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