Lucio Fusaro: "Milano sogna in grande"

di Lorenzo Dallari

08/04/2014

Lorenzo Dallari e Lucio Fusaro, presidente onorario della Itely MilanoLorenzo Dallari e Lucio Fusaro, presidente onorario della Itely Milano
Lorenzo Dallari e Lucio Fusaro, presidente onorario della Itely Milano
E' stato a lungo giocatore e poi anche allenatore del Gonzaga Milano, nome mitico per la pallavolo degli anni 80. E abbiamo scoperto, chiacchierando amichevolmente, di aver giocato uno contro l'altro ai tempi della serie B, quando io vestivo giovanissimo la maglia del Gramsci Reggio Emilia. Decisamente altri tempi, peraltro ben impressi nella memoria. Poi la carriera dirigenziale, il trasferimento negli Stati Uniti e il passaggio al ruolo di imprenditore, diventando in fretta un imprenditore di successo in Italia, Russia, Brasile, Usa. Lucio Fusaro però il volley ce l'ha nel cuore, e così due anni fa non ha saputo resistere al richiamo del grande amore: acquistato il titolo di B1 da Cortona ha poi deciso di fare il passo della A2, dove alla prima esperienza la sua Itely ha centrato i play off promozione, uscendo di scena dopo tre combattute partite con la Sieco Service Ortona. "Siamo partiti pensando di dover lottare per non retrocedere, invece siamo arrivati ai quarti di finale dei play off. E' stato un campionato soddisfacente". Queste le sue prime parole quando è stato ospite di Sky Sport 24, dove ha parlato della pallavolo di ieri, di oggi e di domani. "Avere la possibilità, attraverso il sostegno delle nostre aziende, di portare Milano ad alto livello ci fa piacere e ora stiamo pensando a cosa fare da grandi". Un pensiero alla serie A1 lo sta facendo, con l'intenzione di bruciare le tappe... "Nella consapevolezza che il volley di vertice non possa prescindere da un grande centro come Milano. Peccato però che in questa città non esistano le strutture sportive per fare attività: può sembrare incredibile ma è così. Noi non sappiamo ancora dove potremo giocare il prossimo campionato, visto che il Palalido sarà pronto non prima di ottobre. Così è difficile programmare". Tutto drammaticamente vero: intanto il nuovo palasport che sorgerà in Piazza Stuparich è in fase di premontaggio a Pognano, vicino a Bergamo, e i collaudi - una volta assemblato in loco - non termineranno prima di fine settembre. Nel frattempo durante l'intervista scorrono immagini della Mediolanum e gli occhi si illuminano vedendo in azione i vari Zorzi, Stork, Lucchetta, Tande, Bertoli. "Oggi abbiamo in squadra il figlio del mio amico Franco: Matteo è arrivato a stagione iniziata da Brolo e siamo contenti di averlo avuto con noi. La pallavolo è una grande famiglia, e ne sto riscoprendo gli indubbi aspetti valoriali. E' un mondo dove le persone che lo popolano sono accomunate da mille affinità. Mi è sempre appartenuto, e anche se ne sono stato lontano per un lungo periodo, sono felice di riscoprirlo e riviverlo con passione". Questo il presente. E nel futuro cosa vede il presidente onorario del Power Volley? "Magari la Champions League, chissà, in un paio d'anni ci arriviamo...". E via un sorriso. Per chiudere due pronostici: chi vince lo scudetto e chi va in A1? "Per il tricolore vedo favorita Piacenza: non me ne vogliano gli amici di Macerata, ma la Copra mi pare più esperta e coesa. Comunque questa sarà la finale. Per la promozione in A1 vedo favorita Monza, la squadra più forte delle quattro che sono rimaste in lizza nei play off". Grazie Lucio, ci vediamo sui campi. Magari per una partitella con gli Old Stars...
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