L’ultimo sforzo

di Luciano Pedullà

09/03/2012

Busto Arsizio e Urbino lottano per la conquista della Coppa CevBusto Arsizio e Urbino lottano per la conquista della Coppa Cev
Busto Arsizio e Urbino lottano per la conquista della Coppa Cev
Bocciato il Women V-day senza neanche prenderlo in considerazione, la serie A1 femminile si appresta a vivere una confusa conclusione del campionato attraverso un programma di complicata decifrazione delle gare di quarti, semifinali e finali dei play off. Impegnate Busto e Urbino nelle partite per la conquista della Coppa Cev, gli incontri che prevedono le sfide tra la prima e l’ottava e la terza e la sesta scivoleranno in avanti ed altrettanto potrebbe succedere se, superato il proprio turno, Villa Cortese, impegnata in Champions League, e lo stesso Urbino dovessero sfidarsi con conseguente ulteriore posticipo se le marchigiane dovessero partecipare alle gare di Finale di Coppa Cev. Intanto il campionato ha dato un suo ulteriore verdetto : a lasciare la serie A1 sarà Pavia, dopo l’abbandono dicembrino di Conegliano. Per la seconda stagione consecutiva la formazione lombarda di Gigi Poma perde la massima categoria: era già successo lo scorso anno poi la formazione è stata ripescata, come pure era successo per Piacenza, riammessa per tre volte consecutive in A1. In passato si era già verificato il ripescaggio di squadre retrocesse con Conegliano, Chieri tre anni prima e con Forlì nel 2008. Insomma squadre che lasciano l’A1 e che l’anno dopo vediamo comparire nuovamente nel campionato maggiore: non sarebbe allora più facile sancire il blocco delle retrocessioni e garantire programmazione tecnica, maggiore utilizzo d’italiane (se ne sta parlando per la prossima stagione), minori spese e limitazione degli ingaggi, risanamento economico per quanti cercano di seguire le leggi del mercato promettendo stipendi inadeguati ritrovandosi misteriosamente a metà stagione senza lo sponsor annunciato e dovendosi ricredere sugli impegni presi! Sarebbe bello se finalmente il campionato di A1 potesse pensare solo alla crescita di un movimento che comunque si sta accreditando ancora come il più qualificato d’Europa e al mondo. Il torneo italiano è il passaggio obbligato per le campionesse che adesso stanno facendo grandi le squadre di club internazionale, vedi per esempio l’Evergrande formazione nella quale militano Costagrande e Skowronska, vincitrice del torneo in Cina. Spesso lo diventa anche per gli allenatori che poi vanno ad arricchire metodologicamente il livello tecnico in terra straniera, lo è stato per Lang Ping ma non dimentichiamo che lo stesso Bernardinho ha iniziato la sua carriera, non senza qualche piccola difficoltà, passando dalla femminile di Perugia e dalla maschile di Modena. Ben venga quindi lo strapotere economico straniero a defraudare la pallavolo nostrana, purché nella nostra terra sia possibile la continua crescita tecnica per le giocatrici italiane e ove interessante anche per le giovani di oltrecortina che possono spesso portare una stimolante competizione con le atlete nostrane. Tornando al campionato, decise matematicamente le prime tre posizioni e quelle di coda, quest'ultime eliminate dalla lotta per i play off, c’è grande battaglia per quelle dal quarto all’ottavo e le gare tra Modena con Bergamo e Novara contro Piacenza daranno le ultime definitive sentenze del campionato più scombussolato degli ultimi dieci anni. Tra atlete assenti per la World Cup, ritiro di Conegliano e turn over per i fitti impegni siamo arrivati al magic moment dell’eliminazione diretta e delle gare che determineranno la Campionessa d’Italia.
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