Ma, diamo i numeri?

di Luciano Pedullà

18/10/2013

Paola Cardullo Paola Cardullo
Paola Cardullo
Già sabato con l’anticipo in diretta Rai tra Piacenza e Forlì, partirà il 69esimo Campionato Italiano di A1 femminile senza squilli di trombe e rulli di tamburi, un torneo sobrio che potrebbe però dare grandi soddisfazioni con la crescita delle giovani Italiane. In tale ottica, però, non parte proprio sotto un segno nobile la manifestazione, ricca ancora di tante straniere che hanno poco senso inserire in un torneo come quello di questa stagione. Le atlete straniere sono quarantaquattro, per il momento, provenienti da diciotto nazioni differenti, delle quali quattro extra europee. Sono le Nazionali che vanno dal 2° al 113° posto del Ranking internazionale femminile con la presenza di sole diciannove giocatrici che hanno preso parte al recente Europeo, il Belgio in questo senso è la nazionale più rappresentata, e solo da due che hanno partecipato alle Olimpiadi che, con le sette Italiane portano a nove le rappresentanti della manifestazione più importante dei tempi più recenti. Da segnalare infine che cinque squadre su undici si avvalgono in regia di una giocatrice straniera ma solo due di loro quest’anno sono state protagoniste di rilievo con le loro Nazionali. A fronte di questi dati su molte giocatrici modeste di oltre alpe che calcheranno i nostri palazzetti, c’è il fronte delle ragazze italiane che arrivano dal Club Federale: sono solo ventisette, circa un sesto delle atlete prodotto da questo bacino d’utenza, tutto questo a fronte delle centotrentatre giocatrici che affronteranno la manifestazione. La squadra più giovane, e altrettanto interessante è quella di Bergamo, ventidue anni di media, strada che il club lombardo ha ormai intrapreso da alcuni anni con interessanti e apprezzabili risultati. E’ una formazione comunque competitiva grazie alla diagonale palleggiatrice – opposta, Weiss – Diouf ma anche a una buona stabilità di ricezione che la brava e ormai esperta Merlo può aiutare a offrire. La più vecchia delle squadre in campo ma anche quella con i maggiori favori del pronostico è Piacenza, Campionessa Italiana in carica, che oltre al suo ventisette anno di media vanta anche la giocatrice … più esperta del torneo, Manuela Leggeri, e uno dei pochi tecnici che hanno calcato il campo internazionale, quel Gianni Caprara che tanti hanno dato di recente come uno dei nomi più pronunciati dai nostri dirigenti federali dopo le prestazioni estive della Nazionale Italiana. Sono tre gli allenatori che hanno affrontato manifestazioni senior almeno a livello europeo e altrettanti sono gli esordienti in A1 in questa stagione, che ha visto pochi cambi di casacca con il solo Beltrami spostarsi di pochi chilometri da Bologna, ora Forlì, a Casalmaggiore. Nel novero delle giocatrici esordienti, invece non si capisce come e perché in una manifestazione di questo tipo non si riesca a trovare spazio per brave atlete come Danesi e Bonifacio, e si debba andare a trovare in Nazioni che non rappresentano il top della pallavolo mondiale e in Campionati che non figurano nella elite delle Coppe Europee i centrali, ma anche le schiacciatrici, che, come al solito, riusciremo a far crescere nel nostro Torneo, a discapito delle brave giovani cresciute alle scuole dei tecnici di uno dei migliori settori giovanili al mondo. Nonostante questo, e giustamente, l’interesse che la pallavolo femminile riesce a muovere è notevole e porterà ancora lustro a questa disciplina tra le prime per valore e numeri in Italia. Detta della favorita Piacenza, Conegliano dovrebbe affiancarla nella finale dei play off, con Bergamo (attenzione alle orobiche!) e Modena che sembrano essere le damigelle d’onore di tutto rispetto, insieme a Busto, che forse dovrà pagare un inizio difficile, alla ricerca dell’affidabilità di una squadra rinnovata e che non si è mai trovata insieme. Subito dietro potrebbero esserci Novara, Casalmaggiore e Ornavasso tre delle esordienti della stagione mentre la lotta per le ultime posizioni dovrebbe racchiudersi tra Frosinone, Urbino e Forlì nell’ordine, con le Romagnole anche in questa stagione tecnicamente poco equilibrate, nonostante il recente arrivo di Pincerato. Un campionato che vedrà il graditissimo ritorno in campo di Paola Cardullo un personaggio importante per la pallavolo italiana che ha rappresentato quelle che devono essere le caratteristiche italiane per arrivare in alto: lavoro, lavoro e ancora lavoro. Brava Paola facciamo sempre il tifo per le persone come te!
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