Macerata e Perugia, squadre da spettacolo

di Adelio Pistelli

08/10/2014

Dario Da RoitDario Da Roit
Dario Da Roit
E' vero, spesso un torneo precampionato, non può e non deve essere lo specchio ideale in prospettiva. "Però, quando sei ad una settimana dalla Supercoppa, ad una decina di giorni dal campionato e, soprattutto, quando sottorete ci sono squadre al completo, forse il giudizio è più veritiero". Chi parla è Dario Da Roit, quarantasette anni con un passato da pallavolista ad ottimi livelli (da Vianello Pescara, poi Torino, Cuneo, Montichiari), sardo di nascita ma abruzzese di adozione ("Da Sassari sono praticamente arrivato a Vasto solo pochi giorni dopo"), uomo felice dopo l'ultimo torneo, appunto, organizzato proprio a Vasto e dove ha portato quattro signori squadre: Macerata, Perugia, l'Halkbank di Ankara e il Galatasaray di Istanbul di Gulinelli "Per la seconda edizione - racconta - ho alzato l'asticella dei valori ed è stato un quadrangolare spettacolare anche se non sono mancate le sorprese".
Quali, per esempio? "Una su tutte: la squadra turca. Ero riuscito a portare Ankara grazie anche all'amicizia con Lorenzo Bernardi (è il nuovo coach dei turchi, ndr) e pensavo di vedere uno vero squadrone. Anzi, ero sicuro che sarebbe andato almeno in finale. Invece è stata una vera delusione. Team ricco di splendide individualità, grandi giocatori ma, squadra indietro nel gioco e spesso in difficoltà. Non solo in campo perché a sconfitta in semifinale probabilmente ha creato qualche problema al mio amico Lorenzo. So che ci sono state delle polemiche arrivate dalla Turchia con telefonate e fax. Una sconfitta magari non prevista a prescindere che si trattasse di un torneo precampionato. Mi spiace. Sinceramente sarebbe piaciuta anche a me vederla giocare in finale".
Invece ha visto Macerata contro Perugia, un piccolo replay delle ultime sfide scudetto... "Piacevolissima gara, diciamolo subito. Lube decisamente in condizione e che ha vinto con merito. Gli umbri, il giorno prima li avevo visti molto meglio. L'arrivo del palleggiatore (De Cecco) ha fatto fare un preciso salto di qualità alla squadra di Grbic poi, in diagonale, c'è un autentico campione come Atanasijevic: forte tecnicamente e di grande carattere. Un team che può davvero arrivare lontano e che ha tutti i mezzi per raggiungere quello scudetto che ha perso con Macerata. Non so, adesso se le inevitabili pressioni che Perugia si ritrova addosso nel dover tassativamente inseguire un obiettivo, potranno pesare un po'. Ma la squadra del presidente Sirci mi ha fato davvero una buonissima impressione".
El a Lube che, per la seconda volta, ha vinto il suo torneo? "Squadra compatta, quadrata, importante. Una vera bella macchina guidata da un tecnico che, conosco poco ma si vede subito che sa fare il suo mestiere. Una formazione costruita per vincere con atleti straordinari già avanti nel fondamentale del muro , decisivo contro Perugia e forte in attacco e con meccanismi anche in difesa e ricezione guardando, per esempio al doppio libero, Proprio una signora squadra che si ritrova quasi a memoria. Dovrà giocare sempre al meglio, perché sto vedendo che il nuovo torneo mette in vetrina altre formazioni importanti. Però, la butto lì: Lube e Perugia un gradino sopra. Ci faranno ancora divertire".
A proposito di divertimento: come è andata con il pubblico? "Speravo in qualcosa di meglio, più gente, sono sincero. Ma, guardando a cosa è successo dopo la finale, all'entusiasmo con il quale tanti ragazzini e ragazzine andavano a caccia dell'autografo delle foto ricordo, con giocatori disponibilissimi, mi sono detto: va bene così e, forse, domani qualcuno diventerà importante per la nostra la pallavolo. E' la mia speranza".
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