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Macerata e Trento in Champions per schiacciare anche le polemiche
Macerata e Trento in Champions per schiacciare anche le polemiche
di Adelio Pistelli
21/02/2012
Parola d’ordine: divertiamoci. Soprattutto. E’diventato tassativo, mai come in questo momento, per cancellare in un amen quando è accaduto durante e, dopo la finalissima di coppa Italia. Macerata e Trento sono di nuovo ‘faccia a faccia’ e dopo solo tre giorni dalla spettacolare maratona di volley romana. Macerata e Trento ancora l’uno contro l’altro armati ma, stavolta, solo di tecnica e agonismo sportivo. Scatta domani (nelle Marche) gara-uno dei quarti di Champions League e nessuno, proprio nessuno avrebbe potuto immaginare, mesi fa, che le due più forti squadre italiane, si sarebbero continuamente ritrovate senza soluzione di continuità e per obiettivi diversi. E dopo la coppa Italia, la Champions: che sia soprattutto divertimento. Lo sarà.
Non dovrebbe essere altrimenti considerate le squadre che andranno sottorete. Autentici frombolieri del volley, gente in grado di presentare il meglio in un momento in cui necessita proprio la voglia matta di dimenticare il durante e il dopo finale romana.
In troppi, alcuni anche in maniera inattesa, hanno alzato il tiro delle polemiche scatenando rivalità, incomprensioni, disappunti, amarezze che non dovevano prendere la vetrina di un pomeriggio sportivo meraviglioso come è stato quello di domenica scorsa al ‘PalaLottomatica’.
Nel mirino, il designatore dei fischietti per la delicata sfida di coppa Italia e gli arbitri designati, incapaci di gestire malamente il match. Da evidenziare il brutto pomeriggio del primo fischietto, colpevole di decisioni tecniche deleterie (per entrambi) oltre a non aver frenato con un giusto cartellino, un crescendo di proteste. Episodi indelebili che restano come negatività a contorno di una finale meravigliosa.
Nelle ultime ore commenti più reali, scuse, precisazioni hanno lentamente ma sicuramente cancellato i botta e risposta registrati sul parquet romano e adesso, tutti d’accordo nel guardare al prossimo scontro contro tra ‘titani’ come la sicura alternativa a dispetto di critiche e amarezze.
MACERATA
– E’ davanti ad una nuova impresa, stavolta, però, da portare a termine. I due set e mezzo romani hanno dimostrato ancora una volta che il team di Alberto Giuliani ha le credenziali giuste per buttare giù dal trono Trento. Omrcen, Parodi, Savani, i due straordinari centrali serbi, sono concretezze assolute che il regista Travica dovrà essere bravo a gestire con migliore continuità di quanto fatto a Roma. La Lube è una squadra ferita e quindi ancor più pericolosa ma, evidentemente questi sintomi psicologici potrebbero diventare un boomerang se saranno mal gestiti. Pressione? Tanta ma ultimamente Macerata ha lanciato messaggi importanti proprio quando era in situazioni delicate. La partita di domani sera, sarà, comunque, un segnale decisivo in prospettiva non solo europea
TRENTO
– Il pullman dei campioni s’è spostata nella giornata di lunedì a Jesi (cittadina che ha dato i natali al direttore generale Giuseppe Cormio) per un ritiro delicato ma ricco tranquillo. La coppa Italia strappata con le unghie e con i denti alla Lube (che ha le sue abbondanti colpe per averla fatta andar via) rilancia e favorisce ancora la formazione di Rado Stoytchev, tecnico sempre più protagonista prima durante e dopo un match. Il tecnico bulgaro di Trento, ritrova anche Birarelli bloccato ultimamente a letto ed avrà anche questa alternativa tattica per la sfida di domani. Ma non è più un segreto, forse non lo è mai stato: molto ruota sempre e comunque attorno al signor Juantorena. Il cubano-italiano dei trentini e’ stato decisivo nella sfida contro la Lube in campionato a fine gennaio; lo è stato dando il via alla rimonta di domenica: è il talento che fa la differenza. Magari, domani, potrebbe anche essere più decisivo dai nove metri: Il motivo? La differenza del pallone: si gioca per l’Europa, dunque via il Molten, dentro il Mikasa con problemi annessi per il fondamentale della ricezione e non solo.
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