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Macerata e Treviso conquistano la semifinale di Coppa Italia di serie A1 maschile eliminando Modena e Trento
Macerata e Treviso conquistano la semifinale di Coppa Italia di serie A1 maschile eliminando Modena e Trento
28/02/2008
Esulta l'ex di turno Huebner e l'MVP Fox Fei: Treviso è in semifinale
Esulta l'ex di turno Huebner e l'MVP Fox Fei: Treviso è in semifinale
LUBE BANCA MARCHE MACERATA - CIMONE MODENA 3-0 (25-16; 25-23; 25-23)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Lebl 7, Smerilli (L), Paparoni 7, Vermiglio, Bartoletti, Saraceni, Geric 4, Corsano (L), Santana 4, Omrcen 15, Swiderski 8. Non entrati Snippe, Monopoli. All. De Giorgi
CIMONE MODENA: Tencati 1, Rinaldi (L), Dennis 7, Sartoretti, Pagni, Nascimento 8, Heller 5, Endres 15, Casoli 8, Garcia 2. Non entrati Bertoli, Soli. All. Giani
ARBITRI: Cipolla - Castagna
NOTE - Spettatori 3200 - Durata Set: 23', 27', 27', tot 77'.
Due delle regine del tie break della Serie A1 TIM, Lube Banca Marche Macerata e Cimone Modena si affrontano nella prima partita della TIM Cup A1 Final Eight. Chi si aspettava una partita lunga, però, ha sbagliato. La Lube Banca Marche Macerata ha un approccio diverso, la determinazione si legge negli occhi di Vermiglio e compagni che non si lasciano distrarre neanche dall'infortunio di Rodrigao, che finisce la partita con il ghiaccio sul ginocchio. Le percentuali sono tutte a favore del club marchigiano. 9 muri contro i 4 di Modena. In attacco brilla il 61% di efficienza di Omrcen ed il 54% di squadra. Bilancio in negativo per la Cimone che paga i 30 errori punto.
LA CRONACA - L'avvio della partita è della Cimone Modena che approccia il match con grande tranquillità. La reazione della Lube Banca Marche Macerata non si fa attendere ed il gioco che mette in campo è spettacolare. 6-1 è il parziale che Valerio Vermiglio e compagni mettono a segno. La Lube Banca Marche Macerata continua a macinare punti, a differenza di Modena che in attacco fatica con tutti i propri attaccanti. Giani prova a cambiar qualcosa, inserisce Sartoretti per Nascimento, ma la percentuale in attacco non si muove dal 30% in attacco. Brividi per la Lube sul 21-14 quando Rodrigao si infortuna ricadendo dal muro. De Giorgi lancia Geric fino alla chiusura del parziale terminato 25-16 con il muro di Lebl.
Modena non ci sta e nell'avvio del secondo set da segnali di riscossa. Ricardo forza le giocate dei suoi, affidandosi spesso ai propri centrali. E' la giusta tattica perché la partita si gioca punto su punto in un equilibrio massimo. Macerata è costretta ad inseguire sempre, il primo vantaggio lo conquista sul 17-16. La Cimone Modena mette a repentaglio un set dall'importanza capitale. Igor Omrcen è una sicurezza, ma è sul muro che Macerata poggia il suo break 21-19. Andrea Giani ferma il tempo e poi inserisce Andrea Sartoretti al servizio forza, Modena riaggancia la Lube sul 21-21. La Cimone sbaglia il servizio e Macerata ne approfitta con Lebl fugge sul 23-21 e poi difende il vantaggio che vale il 2-0.
Le caratteristiche della partita non cambiano anche nel terzo parziale. Modena è oltre modo fallosa al servizio, tanto da non riuscire a dare continuità alla propria manovra. Rispetto alla precedente partita trova però un grande Angel Dennis che firma l'aggancio sul 13-13. E' lui il migliore dei modenesi. La Lube, però, ha il controllo del match e non lo lascia agli avversari. Non si lascia impensierire neanche quando Modena pareggia di nuovi i conti sul 19-19. Modena dimostra ancora di non avere la capacità di gestire il momento topico della partita, sbagliando in attacco e al servizio. La Lube non si fa scappare l'occasione e continua il proprio sogno a Milano. Contro la Bre Banca Lannutti Cuneo.
Fefè De Giorgi
(Lube Banca Marche Macerata): "Abbiamo giocato una buona pallavolo, conquistando un bel risultato, ma ora dobbiamo già pensare alla prossima gara. Non so ancora l'entità dell'infortunio di Rodrigao. Sicuramente riguarda il ginocchio".
Andrè Nascimento
(Cimone Modena): "Potevamo fare di più , abbiamo sbagliato tutti i momenti decisivi della partita".
ITAS DIATEC TRENTINO - SISLEY TREVISO 1-3 (32-30; 18-25; 25-27; 21-25)
ITAS DIATEC TRENTINO: Kaziyski 15, Segnalini (L), Birarelli 6, Della Lunga (L), Jeroncic 9, Bari, Grbic 7, Stoyanov, Nikolov 11, Mlyakov 1, Winiarski 12, Piscopo. Non entrati Bednaruk. All. Stoytchev
SISLEY TREVISO: Horstink 5, Fei 27, Hubner 6, Papi 6, Farina (L), Kral, Saitta, Endres 10, Pujol 4, Cisolla 24, Ricci Petitoni (L). Non entrati Novotny, Maruotti. All. Dal Zotto
ARBITRI: Sampaolo - Pasquali
NOTE - Spettatori 4200- Durata set:33', 21', 27', 26'; incasso 107'.
La passione di Bassano del Grappa per il volley supera se stessa. 4200 spettatori hanno voluto partecipare alla super sfida tra la capolista della Serie A1 TIM, l'Itas Diatec Trentino, e la detentrice della Coppa Italia, la Sisley Treviso. Novità nel sestetto dell'Itas Diatec Trentino, che alla vigilia del match rinuncia al libero Andrea Bari, messo ko dalla schiena. Al suo posto Dore Della Lunga. Il cambio nelle seconde linee non cambia le caratteristiche della squadra di Radostin Stoytchev che punta sul servizio e sul lavoro di controllo a muro degli attaccanti. La Sisley paga dazio nella prima parte del set (13-9 per Trento), ma piano piano si rifa sotto con Alberto Cisolla (14-12). Al secondo time out tecnico Trento è avanti di due lunghezze. Grbic e Pujol non hanno paura, il loro gioco chiama spesso in causa i centrali. La fase di cambio palla funziona per entrambe le formazioni, ma sul finale Trento commette qualche errore di troppo e la Sisley trova il punto del pareggio sul 19-19. La Sisley mette a segno il break del sorpasso sul 22-21 con una magia di Pujol. Un errore al servizio di Kaziyski regala il primo set point a Treviso, ma la stessa pressione sembra sentirla anche Treviso che restituisce il favore sul 24-24. Alessandro Fei conquista il secondo , ma Nikolov annulla. Il primo tempo di Hubner vale il terzo set point per gli orogranata, ma la pipe di Kaziyski rimette tutto in pari. E' una partita a scacchi. Dopo 4 set ball di Treviso, Trento conquista il suo sfruttando un errore in attacco di Fei. Il fronte cambia: Trento ha la possibilità di chiudere il match ma non ci riesce, di fronte trova sempre la volontà di Treviso. Il sigillo sul parziale è di Gregor Jeroncic che chiude a muro la contesa sul 32-30.
E' tutta un'altra Sisley nel secondo parziale. C'è più ritmo nell'attacco dei trevigiani , più efficienza. Alberto Cisolla punge al servizio e Gustavo ferma Kaziyski per due volte consecutive. Un ruolino che porta la Sisley avanti di cinque lunghezze (7-12). In attacco Trento non ha il solito potenziale e Stoytchev prova ad inserire Mlyakov per uno spento Nikolov. Protagonisti assoluti del set sono Alberto Cisolla e Alessandro Fei.
In perfetta parità nel conto set, diventa impossibile fare previsioni. La leadership del set cambia in continuazione, ma i vantaggi che le formazioni riescono a costruire è al massimo di un punto. Le due squadre arrivano insieme al 23-23. Un prezioso Birarelli conquista il primo set point dell'Itas Diatec. Fei annulla. L'intesa Grbic - Kaziyski vale il secondo set point di Trento. Treviso regala ancora emozioni con il suo capitano Papi che a muro conquista il suo contro break ed alla prima occasione vola in vantaggio 2-1.
L'equilibrio regna sovrano anche nella quarta frazione fino al 16-16, poi l'accelerazione di Treviso si compie con 5 punti consecutivi che stordiscono l'Itas. Dal 21-16 la Sisley prepara la valigia per Milano dimostrando ancora una volta di essere sempre presente ai grandi appuntamenti della stagione. La semifinale sarà il remake della finalissima dello scorso anno. La Sisley affronterà la M. Roma Volley.
Alberto Cisolla (Sisley Treviso): "Sapevamo che era un quarto di finale difficilissimo, loro erano carichi dopo aver conquistato il primo posto in classifica. Il nostro compito era contenere la loro aggressività a muro e in battuta. La partita è stata tesa e combattuta. Una di quelle che partite che porti a casa il cuore e con la grinta. Ora andiamo a Milano e affronteremo la M. Roma Volley in un a gara secca".
Gustavo Endres
(Sisley Treviso): "Non so quanto sia stata bella. Abbiamo sbagliato tanto, ma l'equilibrio, ha regnato sovrano. Noi siamo riusciti a romperlo per la lucidità".
Dore Della Lunga
(Itas Diatec Trentino): "Sarebbe stato bello arrivare a Milano, ma sapevamo di trovare una Treviso che non fa sconti. Noi non abbiamo mollato e combattuto fino all'ultima palla".
precedente:
Macerata batte Cuneo 3 a 0 e vola in finale di Coppa Italia di A1 maschile
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