Per il team medico è importante conoscere i differenti elementi che compongono l’allenamento, le procedure ed i tempi di svolgimento dello stesso ma è essenziale avere tutte le conoscenze sulle possibili relazioni tra le tecniche di allenamento e gli infortuni, molti inevitabili ma molti altri evitabili. A supporto di un moderno lavoro del team, nella recente letteratura (17), viene proposto di applicare la Evidence Based Medicine come un metodo che può influire positivamente sulla componente clinica dell’allenamento. La EBM viene applicata quando ci si attiene al seguente principio: “Le decisioni cliniche vanno prese dopo avere ottenuto l’integrazione tra le migliori evidenze desunte dalla ricerca (aggiornamento) con la competenza (conoscenza + esperienza) al fine di acquisire la fiducia dei propri pazienti ”. Concetto forse ancora non sufficientemente diffuso tra i clinici ed in gran parte sconosciuto ai team che operano nello sport. Il principale motivo per applicare la EBM nella medicina sportiva è quello di migliorare le capacità di cura verso gli atleti. Recentemente questo obiettivo è stato reso possibile dal fatto che nuovi o diversi metodi di diagnosi e terapia sulle patologie più frequenti che riguardano gli atleti, sono sempre più presenti in letteratura. L’applicazione della EBM consente al team non solo di acquisire efficacia in quanto è possibile ottenere rapidi e sicuri ritorni alla competizione, ma anche di fare prevalere un metodo che porta a lasciar perdere le frequenti ingerenze di percorso che abbiamo visto venire da altri professionisti che operano nella squadra; percorsi clinici che hanno, per solito, una anedottica validità. Al contrario, le scelte fatte dal team applicando la EBM, sono basate su un rigoroso criterio di valutazione scientifica che permette di stabilire se le informazioni acquisite rispondano, per valore ed applicabilità, alle esigenze di cura dell’atleta. L’indicazione è di servirsi di sistematiche reviews o di metaanalisi che permettono di compendiare i dati pubblicati in molti studi e di uscire pertanto dalla limitata validità informativa di ogni singolo lavoro. I mezzi per accedere a queste informazioni esistono: La Cochrane Library e la Cochrane Database of Systematic Reviews (www.cochrane.org) è a disposizione sia online che su CD-ROM; questo servizio si è sviluppato utilizzando metodi di rigorosa ricerca, selezione e valutazione dei lavori pubblicati. Specifici argomenti sono da tempo consultabili, ne cito tre come esempio, tra i molti disponibili: - la terapia con ultrasuoni per il trattamento della sindrome dolorosa patellofemorale - gli interventi per la prevenzione ed il trattamento delle fratture da stress e le reazioni ossee da stress degli arti inferiori nei giovani - interventi per il trattamento acuto e cronico della tendinite dell’achilleo. In conclusione, l’applicazione della EBM permette ai preparatori atletici ed al team medico di stare al passo con la continua crescita della letteratura medica e consente di basare su fondamenta scientifiche la pratica clinica che attiene all’allenamento. Ricordo inoltre che, al fine di dotare i team medici di linee guida riguardanti l’allenamento, è stata redatta da sei tra le maggiori organizzazioni professionali interessate alla gestione della medicina sportiva la: “The team physician and conditioning of Athletes for sports: a consensus statement” (18). Ne risulta una guida, proprio per questo generica, ma in armonia con quanto è ragionevole fare, consapevole che i programmi di allenamento non possono che essere individuali poichè dipendono da specifici fatti e circostanze che si presentano al team e sulle quali deve discutere con il preparatore atletico. L’ETICA nello SPORT I team medici svolgono un ruolo assai importante nello sport per garantire la salute, la buona qualità delle cure e l’integrità fisica dell’atleta; devono inoltre impegnarsi ad educare la squadra a fare prevenzione e gestione dei problemi inerenti al doping. E’ consigliabile che questo avvenga, con regolari incontri, prima di ogni stagione agonistica. I team si trovano ad operare in un epoca in cui, lo abbiamo visto, allo sport sono associate molte pratiche condannabili quali il doping, la violenza, l’abuso di farmaci e di supplementatori, metodi di allenamento empirici e rischiosi, la presenza di figure professionali assai dubbie che, a vario titolo, si occupano di problemi sanitari, la invadenza delle grandi strutture riabilitative più interessate a fare soldi che a fare bene. In questa situazione essi devono fronteggiare questioni etiche che sono uniche e spesso subiscono pressioni che possono condizionare o interferire con le decisioni cliniche da prendere (19). Per rispondere a tutte queste esigenze occorre che il team abbia un alto livello professionale ed un costante impegno per sradicare le pratiche dannose (20), anche se, in una società che privilegia il successo ad ogni costo, questa opera può risultare difficile. Quando si è presi dalle pressioni esercitate durante le competizioni è facile perdere di vista l’arco delle responsabilità, tuttavia i team medici si trovano in una posizione unica per essere curativi, comportarsi con il massimo rispetto verso gli staff con cui si lavora, assumere posizioni chiare sui temi prima elencati ma anche sulla lealtà sportiva ed infine sviluppare, aderire e promuovere i codici etici della medicina sportiva (21). BIBLIOGRAFIA 17) Steves R, Hootman JM. Evidence-Based Medicine: what is it and how does it apply to Athletic training? J Atthl Train 2004; 39(1): 83-87. 18) The team physician and conditioning for sports: a consensus statement. Clin Care and Research 19) Tucker AM. Ethics and the professional team physician. Clin Sport Med 2004;23:227-41. 20) Pipe A. Drugs, sport and the new millenium. Clin J Sport Med 2000;10:7-8. 21) Pipe A. Reviving ethics in sport. Time for physician to act. Physician Sportsmed 1998;26:39- 40.