Marra, tra scommessa e certezza

di Adelio Pistelli

28/05/2010

Davide MarraDavide Marra
Davide Marra
Certezze, concretezza, animosità e risvolti da applausi. E così alla fine si impara sempre qualcosa che magari già conosci ma non sino in fondo. E allora anche quando si gioca sul filo di lana, quando ogni palla
nasconde particolari insidie, nasce l’opportunità di seguire qualcosa di speciale che assomiglia ad una consacrazione o quasi.
Teatro il palasport di Gioia del Colle; ci sono da inseguire le qualificazioni agli Europei del prossimo anno e c’è una prima partita (contro la Bielorussia) che nasconde pericoli non fosse altro per il fatto che l’Italvolley, dopo il ‘fattaccio’ di Ankara, deve vincere senza lasciare nulla per la strada. E sperare E così, anche in condizioni psicologiche indubbiamente delicate nasce una serata del doppio sorriso. Nel corso di un piacevole venerdì (per come l’Italvolley di Anastasi segue e chiude la pratica), arrivano particolari conferme-novità.
Dalle 20,33 alle 21,55 c’è un piccolo (per i suoi 180 centimetri) libero che convince tutti per quel suo meraviglioso modo di stare in campo. Si chiama Davide Marra, la vera scommessa stagionale di Andrea Anastasi. Il piccolo-grande libero calabrese, gioca, lotta, mette tanto del suo (93% ricezione positiva, 62 di perfetta) nel corso di una sfida dove, appunto, ogni pallone, se male interpretato, poteva far chiudere o quasi la corsa degli azzurri alla qualificazione.
E allora la ‘scommessa’ di Anastasi è il punto di riferimento del successo Italvolley, apripista della kermesse in terra pugliese. Marra riceve e Vermiglio fa divertire i suoi attaccanti; Marra riceve ed il regista degli azzurri s’inventa soluzioni tecniche che lentamente mandano in tilt la Bielorussia; Poi c’è Marra difensore che fa volare la ricostruzione azzurra mentre la tifoseria di casa lo elegge eroe per un giorno. O forse anche per gli altri che verranno.
Alle corte: successone Italvolley non fosse altro per come è maturato e per tutto ciò che ha regalato, Le nuove facce degli azzurri, la loro indiscutibile voglia di cancellare e in fretta la ‘macchia’ di Ankara. D’accordo, è stato messo solo un primo mattone, adesso c’è la Romania (domani ore 20,30) prima del gran finale di domenica contro la Turchia che (è speranza generalizzata) diventi trampolino di lancio verso gli Europei.
Ma intanto vale la pena rivedere velocemente questo significativo approccio al delicato fine settimana che, nel match contro i bielorussi, ha presentato solo (o quasi) positività ma evidentemente con la consapevolezza di dover restare con i piedi saldamente sottorete. Il modo migliore per affrontare gara-due.
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