Martino sì, Martino no: soluzione cercasi

di Adelio Pistelli

01/12/2009

Matteo MartinoMatteo Martino
Matteo Martino
A Macerata sono sui carboni ardenti. La classifica è precaria a dispetto di una squadra carica di campioni; l’altalenante situazione tecnico-agonistica è una delle prime voci in agenda dello staff tecnico Lube ma un po’ tutti sembrano guardare avanti con inossidabile ottimismo però…
Però non è così e, se tante cose dovranno cambiare per riguadagnare credibilità e terreno perduti, in questo momento c’è anche un problema in più che va risolto prima di ogni altra spigolatura e, ancor prima che la situazione stessa degeneri. Il problema ha un nome: Matteo Martino.
Questo talento assoluto, con un recentissimo aureo passato a 360 gradi (carriera nel club, nazionale, ingaggi economici) sembra essere diventato una sorta di oggetto sconosciuto facendo bruciare o quasi, quanto di buono aveva fatto dagli inizi dell’estate 2008. Da allora ha perso (come titolare) la maglia azzurra, ha perso (come titolare) il posto nel sestetto Lube, una società che alla vigilia della scorsa stagione lo aveva portato nelle Marche, magari senza squilli di tromba ma con la dichiarata (e giusta) consapevolezza di avere investito su un futuro tecnico garantito. Invece nel giro di pochi mesi sono iniziate le prime avvisaglie di tutto ciò
che sarebbe poi accaduto nel bel mezzo delle semifinali dell’ultimo scudetto perse da Macerata e con Matteo Martino finito nel vortice delle critiche. Per settimane la società ha pensato e seriamente di lasciarlo andar via in prestito mentre per il giocatore arrivavano altri guai anche in azzurro. E, al via del nuovo campionato, ancora una volta con la maglia Lube addosso a prescindere, questo talentuoso piemontese di Alessandria (ventitre anni il prossimo 28 gennaio) è pian piano incappato nell’ennesimo incidente di percorso casalingo se è vero come è vero che il suo tecnico di club, Fefè De Giorgi, lo ha lentamente ma concretamente lasciato in panchina anche quando le cose sottorete non andavano come sarebbero dovute andare.
Ed è maturata una situazione che nessuno, al momento, è in grado di poter definire in tutta la sua chiarezza.
"Solo scelta tecnica" si affretta a dire De Giorgi, coach che prova giustamente a tenere la situazione sotto controllo. Ma appare un tentativo ciclopico perché… ‘visti da vicino’ (l’ultima riprova domenica contro Cuneo) è
sempre più evidente la spaccatura tra l’allenatore ed il giocatore che, del resto era stata segnalata e magari un po’ da tutti negata anche sul finire del campionato scorso. Però si sa, i nodi prima o poi… Allora: soluzione cercasi. E se Martino da qui a poco cambiasse squadra?
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