Massimo Righi: "Trento-Macerata sarà solo spettacolo"

di Adelio Pistelli

28/02/2012

Massimo Righi intervistato dalla Masolin di Sky SportMassimo Righi intervistato dalla Masolin di Sky Sport
Massimo Righi intervistato dalla Masolin di Sky Sport
Peccato. Eccola la parola che, da settimane, è compagna di viaggio a chi va sottorete in Europa con il tricolore sulle spalle. Peccato che una sola, delle tre più forti formazioni nazionali presenti in Champions League, la rassegna continentale più importante a livello di club, alla fine di ‘maledette’ sfide italiche, riuscirà a giocare la final four di metà marzo, a Lodz.
Il rammarico è iniziato con Cuneo-Macerata, negli ottavi e che ha regalato gioie, amarezze e rammarico. Da giorni, invece, lo sconforto (e la paura di lasciare il grande palcoscenico) attanaglia la tifoseria di Trento e Macerata, squadre impegnate giovedì nella sfida di ritorno che vale, appunto, la qualificazione alle decisive finali nella cittadina polacca. Peccato, insomma, che una, tra Trentino e Lube, debbano dire addio all’Europa. “Vero, dispiace, come brutto è stato vedere l’altro match fratricida tra i piemontesi e Macerata. Ma le regole, sono regole, inutile star qui, ormai, a dibattere l’impossibile”.
Attenzione: le parole di Massimo Righi, amministratore delegato della Lega pallavolo non vanno velocemente accantonate come sole parole ‘di circostanza’, perché nascondono concetti interessanti, ovviamente in prospettiva. “Dopo aver assodato, definitivamente e anche grazie all’intervento della presenza in Cev di un nostro vice presidente – continua Righi -, ovvero che le ‘nostre’, in Champions, sono state martoriate solo da un casuale sorteggio, è giusto guardare solo avanti. E sarebbe opportuno, lavorare fortemente, in sinergia, e su tutti i fronti. Mi spiego. Andrebbero fatti passi importanti, chiedendo precise garanzie per tutelare il nostro movimento a livello europeo, difendendo idee condivise globalmente, sfruttando posizioni e meritocrazia”.
“Va anche ricordate, però, che questa indubbia situazione che finisce spesso per penalizzare penalizzante i club italiani, va avanti da anni - continua Righi -. Grazie al valore delle nostre squadre è già accaduto in passato che due italiane si trovassero di fronte in semifinale come a Lodz, pochi anni fa tra Piacenza e Treviso, a Praga con il faccia a faccia di Trento e Macerata. E’ la regola: alla finalissima devono arrivare formazioni di due Paesi. Resta la soddisfazioni di avere protagoniste nostri club”.
E intanto c’è la sfida di giovedì in Trentino con i marchigiani avanti ma che devono vincere ancora per evitare il Golden set. E comunque, chi passa sarà a Lodz, unica italiana delle tre che erano ai nastri di partenza
“Grande partita, diciamolo lo subito e, chi, poi alle finali in Polonia avrà ottime possibilità per alzare il trofeo europeo più prestigioso. I valori tecnici delle due formazioni sono sotto gli occhi di tutti, come conosciamo il potenziale di Cuneo uscito dopo la lunga sfida con la Lube. Intanto andiamo a divertirci poi tiferemo, comunque Italia a Lodz”.
Ancora Trento-Macerata, terzo ‘rendez vous’ in appena dieci giorni, con contorno di polemiche…
“Quello che è successo a Roma durante ma soprattutto dopo la finale di Coppa Italia è stato condannato e, ormai, sicuramente superato. Non siamo abituati, il mondo della pallavolo non è abituato a reazioni come quelle registrate nella Capitale. Una violenza verbale andata oltre ogni scusante ma che ritengo ormai, lo ripeto ancora, tutto finito. Del resto ci sono le premesse migliori. I dirigenti che gestiscono le due società sono persone molto preparate e responsabili; i giocatori, di valore tecnico eccellente, hanno sempre e solo pensato a giocare la loro partita al meglio delle proprie qualità. E sarà così anche giovedì. Poi ci sono le tifoserie, corrette e molto innamorate che faranno da giusta cornice ad un match che sarà , ripeto, molto bello”.
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