Matteo Martino: ancora polemiche tra passato e presente

di Adelio Pistelli

06/01/2011

Matteo MartinoMatteo Martino
Matteo Martino
Tre indizi fanno una prova: la gestione di Matteo Martino è decisamente difficile. L’ultimo episodio si è verificato a Macerata, durante la sfida-uno di Challenge Cup contro Tel Aviv. Lo schiacciatore Lube contesta un cambio e manda su tutte le furie il tecnico Berruto (che chiede un urgente colloquio con la società); si apre una nuova parentesi sulla carriera del giocatore piemontese, già con significativi ‘precedenti’ alle spalle che la dicono lunga sulle difficoltà che diversi tecnici hanno incontrato e, incontrano, nel seguire in palestra Matteo Martino. Sotto è riportato (fedelmente) un comunicato che la Lube Macerata ha rilanciato nella tarda mattinata di oggi (giovedì) dove si riportano le frasi di Mauro Berruto, attuale coach di Martino: obiettivo smentire (era
necessario) tutto ciò che giornali e siti riportano sulla vicenda andata in scena mercoledì sera la palasport maceratese. Tre indizi, dicevamo: gli ultimi seguendo il cammino professionale di Matteo Martino.
FEFE’ DE GIORGI. L’ultima annata Lube, soprattutto, per il tecnico pugliese è stata decisamente una faticaccia. La gestione del giocatore ha procurato diversi problemi al coach di Squinzano anche per episodi che si sono verificati durante gli allenamenti e nel corso di diverse partite. E nessuno è mai stato in grado di smentire categoricamente il difficilissimo rapporto tra tecnico e schiacciatore.
ANDREA ANASTASI. L’ormai ex coach della nazionale ha dovuto suo malgrado rinunciare al giocatore (dopo averlo lanciato e fatto giocare anche alle Olimpiadi di Pechino) per comportamenti per così dire ‘fuori dalla norma’. Una scelta che inizialmente aveva creato qualche malumore di troppo nell’ambiente, ma poi lo stesso ambiente aveva capito i perché (e le ragioni) delle drastiche decisioni del tecnico mantovano.
MAURO BERRUTO. Il nuovo allenatore di Macerata (e da pochissimo anche della Nazionale) arrivando nelle Marche ha subito affermato che c’erano buonissime opportunità per rilanciare definitivamente le quotazioni dello schiacciatore piemontese. ‘Un talento assoluto che ci sarà utile’. Parole importanti, viste anche in prospettiva azzurra. E PERO’ una nuova sorpresa (purtroppo) era nascosta dietro l’angolo di una partita senza storia come è stata quella contro i giocatori del Maccabi. La ‘scollatura’ Berruto-Martino c’è stata ed ha creato inevitabile caos. Il giocatore reduce da un infortunio ad un ginocchio e tornato probabilmente troppo presto sottorete, soffre delle sue condizioni fisiche approssimative e forse lo stanno condizionando anche psicologicamente. Resta concreto l’obiettivo: Martino, un “talento” che a Macerata (e non solo) tutti vogliono
definitivamente recuperare. Però, sembra sempre più una impresa. E intanto ci provano con un comunicato. Eccolo. "Durante la gara – spiega Berruto - non c'e' stata alcuna discussione. Martino e' stato sostituito e gli ho spiegato il perché. Poi mi e' venuto un gran desiderio di parlare alla fine della partita con lui e con Recine, cosa che naturalmente abbiamo fatto. E' normale che io voglia parlare con i miei atleti, lo faccio tutti i giorni. Qualche volta se ne accorgono tutti (e magari chi "ascolta" interpreta in maniera soggettiva le parole che dico), qualche altra no. Qualche volta coinvolgo la società, qualche volta no. Qualche volta sono contento, qualche altra arrabbiato. Qualche volta parliamo di tecnica e tattica, qualche volta no. E' una fortuna che non si smetta mai di parlare. Ciò che e' sicuro e' che quello che io dico ai miei atleti resta fra me e loro! Per
cui le cose che ci diciamo, come facilmente immaginabile, sono private e ne siamo ben gelosi, anche perché tutte le nostre parole ed azioni hanno come unica priorità l'interesse della squadra. Di più posso solo dire che
allenare Matteo Martino e' un esperienza straordinariamente stimolante. Non ci si annoia mai. Mi piace da pazzi allenare il nostro numero 10".
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