Mattera, palleggiatore da record...a muro

di Adelio Pistelli

30/12/2013

Giordano Mattera con la maglia dell'ItaliaGiordano Mattera con la maglia dell'Italia
Giordano Mattera con la maglia dell'Italia
Un record anche per non pensare più di tanto ad alcuni rimpianti. "Non credo che sia stata solo sfortuna, ma, negli anni, forse avrei potuto giocare un pochino di più in A1. Ne parlo così, di riflesso a quanto mi è successo. Niente di più". Nel 2007 era uno dei due palleggiatori della nazionale (come secondo di Valerio Vermiglio) ma quel solo anno in azzurro, era e resta la "punta dell'iceberg" professionale di Giordano Mattera. Una carriera nel volley in chiaro scuro per il regista laziale di Milano che, improvvisamente, è tornato prepotentemente d'attualità, una domenica di fine anno, nell'ultima partita di A2 del 2013, giocata (e vinta) al palasport di Monza. Sei anni dopo la breve ma felice (comunque) esperienza con l'Italvolley , Mattera balza agli onori della cronaca sportiva perchè diventa titolare di un record. Ed è record particolare proprio per il ruolo che riveste: i muri totalizzati in una sola partita. Ne ha fatti nove (più altri cinque punti), uno in più del palleggiatore Meneghin (Padova) e Blangè (Treviso) registrati agli inizi degli anni novanta. Altra pallavolo, si dirà, era quella del cambio palla. Ma il gesto atletico se era (e lo era) spettacolare allora, vale ancora e di più con il Rally Points System. Se poi è un regista a collezionare muri su muri, la vicenda assume toni ancor più esaltanti. I nove siglati deal trentenne Mattera hanno segnato la sfida lombarda anche se il regista laziale di Milano afferma: "Ho avuto un pizzico di fortuna, però sono felicissimo, credetemi, sopratutto per aver battuto una squadra che tutti dicono più forte. L'abbiamo dominata su ogni pallone e, adesso, passereremo tutti un bel fine d'anno".
Giordano gioà domenica sera era sulla neve. Due giorni di relax in Val D'Aosta (con la compagna Elisa) per divertirsi e festeggiare anche un record che, magarti, gli farà dimenticare in gran parte qualcosa che doveva essere e non è stato negli ultimi undici anni passati a palleggiare lungo la Penisola.
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