Maxi Parma, Castellana è notte!

di Luciano Pedullà

28/03/2011

La gioia di Parma promossa in serie A1La gioia di Parma promossa in serie A1
La gioia di Parma promossa in serie A1
Parma in A1: con quale ritmo! Anche nella 22esima giornata la formazione emiliana ha steso al tappeto l’avversaria, inanellando l’ennesima vittoria, che lascia a quota zero la casella delle sconfitte. La squadra, condotta da Napolitano e Luca Chiappini, ha nel suo organico molte giocatrici che hanno già guadagnato, per meriti personali, la promozione al massimo campionato: Pincerato, Cella, Musti de Gennaro e Romanò, avevano già assaporato nella carriera il gusto della scalata vincente e hanno dato a questo gruppo, probabilmente, le caratteristiche di squadra battagliera, mai doma e affamata di gloria. Parma ha trionfato in campionato quando ancora mancano quattro giornate al termine del torneo; ha saputo organizzarsi splendidamente in questi anni e l’ambiente la guarda con simpatia e rispetto come compagine che potrà inserirsi tra le squadre che hanno programmato per crescere onorando i propri impegni. Cosa che invece non sta accadendo, purtroppo, a Castellana. Sono sempre stato grande estimatore della formazione pugliese, dei suoi simpaticissimi fans, tra i quali ho anche amici, dell’allenatore Donato Radogna, maestro di sport e di vita. Sfortunatamente però sembra che la situazione ultimamente sia precipitata e in alcuni casi anche senza molto stile. Giocatrici e staff, ormai da sette mesi, non percepiscono i loro stipendi continuando, peraltro, a onorare il proprio impegno; Lega, media e ambiente poco sensibile ai loro continui richiami, danno l’idea di un mondo che dovrebbe, ma già da tanto tempo, fare il passo lungo come la gamba, oppure cambiare radicalmente strada. Si è temuto seriamente che la partita di domenica con Conegliano potesse saltare e solamente all’ultimo momento, senza alcun allenamento nelle gambe e con tanta delusione per le vicende che le continuano a coinvolgere, Castellana è partita per il Veneto ed ha disputato rispettosamente una gara iniziata male ma terminata con l’onore delle armi. Una situazione che mi ha riportato al 2 febbraio del 2003: allora allenavo a Forlì in A1 e al Pala Fiera aspettammo inutilmente l’arrivo della squadra di Firenze che, invece, non si presentò più e nemmeno alle ultime gare del campionato, rimanendo esclusa dalla classifica finale. Fu una giornata triste, passata all’interno del palazzetto, ma senza la possibilità di giocare per divertire ed entusiasmare il nostro meraviglioso pubblico! Quella di Firenze e del suo entourage, era una situazione che nell’ambiente pallavolistico si conosceva, a bassa voce, già dall’inizio di stagione, ma che qualcuno volle far finta di non vedere, fino a quando si arrivò a falsare il torneo, quello che doveva essere di maggiore interesse per la pallavolo italiana femminile, in quanto disputato dopo il Mondiale vinto dalla Nazionale di Marco Bonitta. Sono passati otto anni e altrettanti campionati ma sembra che, ancora Federazione e Lega non riescano o non siano interessati a mettere ordine in questo mondo, che coinvolge tutti i giorni innumerevoli ragazze, giovani e bimbe che guardano con ammirazione alle loro squadre beniamine che occupano (poco) le televisioni e i giornali. Dovrebbero essere per loro le paladine, il sogno da realizzare, la favola di una vita: rischiamo che diventi un campionato poco serio dove non c’è il rispetto per le persone che lavorano con grande orgoglio e passione, spesso non ri …pagata. Bisogna fare qualcosa!
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