Milano in A1? Rasores: "Siamo dispettosi"

di Adelio Pistelli

24/07/2014

Carlos RasoresCarlos Rasores
Carlos Rasores
E, improvvisamente, Milano. E' vero, l'arrivo in A1 della Revrive è ormai cosa nota da settimane. E' vero, le sue vicende legate all'impianto dove giocare la prossima Superlega ha tenuto (e tiene) banco da settimane ma vedere il presidente Carlos Rasores girovagare per i saloni bolognesi del volley mercato, rende novità anche lo scontato. "Esperienza da registrare, c'è quel qualcosa in più che coinvolge e aiuta a lavorare e costruire tutto ciò che ancora manca, con maggiore passione e determinazione".
Già, la passione, una dote che è sempre più decisiva per tutti coloro che lavorano e si divertono con la pallavolo e che Carlos Rasores, scopre un giorno di ventiquattro anni fa, quasi per caso. "Ero con il basket, improvvisamente seguo e mi innamoro del volley quando l'Italvolley sbanca Rio de Janeiro e diventa campione del mondo - afferma questo milanese con nome e cognome spagnolo grazie al papà - e da allora, pallavolo senza soluzione di continuità". Gioca palleggiatore con la Snam di San Donato ("ma sino allaC1") poi inizia anche ad allenare ("come secondo a Concorezzo, a due passi da Monza") ma è agli inizi degli ani duemila che parte ("da lontano" sorride) un progetto che arriva al titolo sportivo di A1 prelevato all'inizio dell'estate da Vibo Valentia. "Bello ripercorrere ciò che è stato - continua il presidente della Revivre - ripensare ai miei anni da dirigente, poi l'esperienza con il Parabiago Volley, oppure come direttore sportivo a Cantù (stagione 2011/2012, ndr) mentre cresceva l'amicizia con Marco Collini, oggi mio vice presidente".
Si ferma un attimo, è facile intuire che il recente passato era e resta qualcosa di speciale per chi, poi, è riuscito a concretizzare un sogno: riportare la grande pallavolo a Milano. "Lo era davvero e lo portavo avanti da quando iniziai a parlarne con Lucio Fusaro che al volley giocato aveva dato tanto e che, piano piano una volta smesso di andare sottorete, aveva costruito qualcosa di professionalmente importante. E mentre si festeggiava il venticinquennale dell' Old Star Milano, mentre si giocava e ci si divertiva tra tanti amici mi esce la domanda: perché non proviamo a progettare qualcosa di prezioso?"
La domanda è spontanea e mirata: a Lucio Fusaro che, prima valuta, poi chiede quindi agisce. "Prendiamo i diritti sportivi di Cortona - racconta Rasores - giochiamo lo scorso interessante torneo di A2 e, arriva l'opportunità di Vibo Valentia che si concretizza in un paio di giorni".
Ed eccolo lo Stato Maggiore del Revivre Milano parlare, concludere al mercato del volley bolognese per presentare una squadra " che definirei messa bene in ogni sua parte - e che ritengo possa regalarci delle soddisfazioni". Obiettivo? "Siamo in tredici squadre, alla fine ci piacerebbe lasciarne dietro almeno quattro".
Anche Monza? "Anche Monza".
E il palasport ancora di là da venire? "La nostra futura casa sarà il Palalido ma intanto per i problemi che sapete, giocheremo a Desio".
Prima volta in A1 e subito protagonisti con la SuperLega, la grande novità dell'A1... "Ha detto bene, grande novità come grande è il coraggio di tutti i presidente delle squadre al via del torneo. Coraggio soprattutto per le regole ferree e da rispettare tassativamente. Insomma un impegno importante ma concreto e significativo in prospettiva".
Chi vince l'A1? "Dico Macerata, poi Perugia e Modena anche se gli attuali campioni d'Italia hanno cambiato l'opposto e sarà interessante seguire la crescita Lube impegnata su tutti i fronti".
La sorpresa? "Direi... Verona".
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