Home
Editoriali
Volley story e interviste
News
Campionato maschile
Campionato femminile
Attività internazionale
Coppe europee
Beach volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Volley
Olimpiadi di Rio 2016 - Beach Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Volley
Olimpiadi di Tokyo 2020 - Beach Volley
Volley mercato
Competizioni
Volley Maschile
Volley Femminile
Eventi
Libri
Guida al Volley
Altri libri
‹
›
Editoriali
Volley story e interviste
News
Volley mercato
Archivio Attività internazionale
>
Milijkovic spezza il sogno italiano
Milijkovic spezza il sogno italiano
di Adelio Pistelli
18/09/2011
Ivan Miljkovic
Ivan Miljkovic
La sua, magari, diventerà anche una frase storica: "
Gli Europei? Siamo da sesto posto"
. Il serbo
Ivan Miljkovic,
forse ancora oggi il più forte opposto al mondo, il giocatore che nemmeno ventenne vinceva le Olimpiadi di Sydney 2000, proprio alla vigilia degli
Europei
(dopo l'amichevole con l'Italia a Monza) aveva nascosto ogni velleità sua e del suo team alla vigilia dei campionati. Lui sapeva che la Serbia era da medaglia, lui sapeva il reale valore della sua formazione ma da "navigato" uomo di volley ha voluto giocare con chi, per anni e tanti lo hanno visto lottare e vincere lungo la Penisola. E nel tardo pomeriggio di un lungo e maledetto (per l'Italia) pomeriggio viennese,
Ivan il terribile
prima ha scombussolato i progetti di
Savani e compagni
poi è andato al centro del campo per ricevere il premio come migliore giocatore degli Europei. Lui, nuovo capitano di una squadra dove tecnica, cuore, rabbia e fortuna hanno prodotto il capolavoro. Ancora la
Serbia,
come lo scorso anno dopo la finale del terzo posto al
Mondiale,
come dieci anni fa ad
Ostrava,
per gli Europei. Ancora la Serbia ma la finale degli Europei è macchiata da un paio di episodi che dovrebbero far riflettere i massimi responsabili della
Cev
. Ma non succederà. Arbitraggio decisamente indecifrabile e modesto con la "macchia" di una ammonizione che il signor (si fa per dire)
Frans Loderus
, arrivato dall'Olanda avrebbe potuto evitare.
E' vero, le proteste, da sempre, producono solo altre amarezze ma sul 17-16 il segnalinee evidenzia un tocco che non c'è stato, punto alla Serbia e lunghe (troppo?) proteste italiane che producono cartellino, nervosismo e malumore. Non solo. E' un finale di set sul filo del rasoio, con l'Italia che denuncia un evidente calo mentale e psicologico forse frastornata da episodi che hanno sicuramente condizionato la finalissima. E quando
Simone Parodi
(bruttissimo fiale di partita dopo un match giocato alla parti) ha lasciato cadere il pallone all'interno dei nove metri giudicandolo out, Serbia in festa e polemiche infinite dietro la panchina dell'Italia: protesta il presidente
Carlo Magri,
protesta il tecnico
Mauro Berruto
,
Cristian Savani
ha un diavolo per capello,
Gigi Mastrangelo
impreca. Proteste senza fine ma il dado è tratto, il sogno è svanito. Resta la certezza che tanto è stato fatto e da Vienna bisogna ripartire con tranquillità e concretezza. A prescindere.
precedente:
Europei maschili: medaglia d'argento per l'Italia, sconfitta in finale 3 a 1 dalla Serbia
successivo:
La pallavolo scende in piazza a Monza per salutare le campionesse di tutta Europa
Archivio Attività internazionale
DallariVolley sostiene
Contatti
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2005-2024 Complemento Oggetto S.r.l.
Via Rubiera, 9 - 42018 San Martino in Rio (RE) - Italia
P.IVA: 02153010356 - C.F. e Registro Imprese di Reggio Emilia n. 02153010356
Capitale Sociale: € 10.000,00 i.v.
Per info: lanfrancodallari@dallarivolley.com
[Privacy Policy]
[Cookie Policy]
[Modifica impostazioni cookie]