Mirko Corsano a Roma

05/06/2010

Mirko CorsanoMirko Corsano
Mirko Corsano
Dopo gli ingaggi del palleggiatore Uriarte e dello schiacciatore Saraceni, la M. Roma Volley ha messo a segno un altro importante acquisto: Mirko Corsano, infatti, sarà il nuovo libero della formazione neroverde. Dopo undici stagioni passate a Macerata (1999-2010), l’atleta nato a Casarano il 28 ottobre 1973 ha deciso, dunque, di provare l’avventura nella Capitale. L’atleta pugliese conosce già Roma, dove ha giocato nel 1996-97. Corsano è cresciuto pallavolisticamente ad Ugento, prima di trasferirsi a Parma, dove è stato compagno di squadra di Andrea Giani, il suo prossimo allenatore. Dopo l’esperienza in Emilia, durata quattro anni (1990-94), il libero ha militato a Castellana Gotte (1994-96), a Roma, appunto, e per un anno a Modena (1997-98) e a Milano (1998-99). Quindi il passaggio alla Lube Banca Marche.
Nella sua lunga carriera Corsano ha vinto a livello di club: 3 Campionati italiani, 1 Champions League, 4 Coppe Cev, 5 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane; in Nazionale, in cui vanta 222 presenze, ha conquistato: 1 Campionato del mondo, 2 Campionati europei, 2 World League e 1 bronzo alle Olimpiadi di Sidney nel 2000.
Chiaramente soddisfatto il presidente Mezzaroma per come sta procedendo la campagna di rafforzamento della squadra tornata in A1. “Stiamo lavorando con grande impegno, acquistando atleti di grande spessore tecnico con la speranzaha spiegato il presidente della M. Roma – di formare un buon gruppo che faccia divertire i tifosi e che li faccia tornare entusiasti al Palazzetto dello Sport. Ecco – ha continuato il massimo dirigente della M. Roma – mi piacerebbe che l’impianto fosse restituito a chi, e non solo a noi della M. Roma, è stato costretto a trovare soluzioni alternative. Personalmente sono convinto che il Comune attuerà una procedura per cui l’assegnazione del Palazzetto possa avvenire in maniera formale. No – ha concluso Mezzaroma – non ho la pretesa di dire che spetta di diritto a noi della pallavolo. Una cosa mi auguro, comunque: che il Palazzetto torni ad essere la casa degli sport romani”.
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