Mitico Roberto!

di Luciano Pedullà

31/01/2011

Mitico Roberto!
Il derby varesino – lombardo non ha tradito le aspettative. Palazzetto colmo di spettatori, pubblico corretto e attento a incitare la propria squadra, tifoserie di Busto e Villa Cortese sedute una a fianco dell’altra, senza che questo potesse consentire discussioni e screzi tra i presenti. Poi le due squadre in campo hanno offerto uno spettacolo avvincente, fatto d’incertezza, non a caso la gara è terminata 3 a 2, competizione, alternanza di supremazia parziale, interventi tattici degli allenatori sempre presenti e partecipi nei confronti della situazione di gioco. E’ mancata la spettacolarità tecnica, a parte qualche bella difesa di Carocci e Cardullo, la grande giocata; non sono mancati invece tanti errori. Busto Arsizio e Villa Cortese sono sembrate due squadre in pre campionato, ancora alla ricerca degli automatismi che solo l’allenamento può dare; ma forse è abbastanza logico che possa essere così, considerando gli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto le due squadre. Villa Cortese ha avuto una partenza fulminante, forte di un sestetto quasi completamente immutato rispetto alla scorsa stagione, poi l’assenze prima di Berg, poi di Calloni e Aguero, costringendo la formazione cortesina di ributtarsi sul mercato portando a casa Jontes e Rondon, hanno costretto il tecnico Abbondanza a fare dei veri e propri salti mortali per ridisegnare l’assetto della squadra, anche per tentare l’inserimento di Hodge, martello ricevitore. Ieri l’americano ha convinto per la sua incisività di attacco, ma giocava da opposta! Ma deve ancora dimostrare la sua capacità di gestione tecnica, ancora molto imprecisa che, troppe volte, non ha consentito a Villa Cortese di sfruttare a dovere la propria fase di contrattacco, permettendo a Busto di rimanere sempre a contatto dell’avversario. La squadra di Parisi, ridisegnata quasi completamente anche questa estate, ha giocato una gara dai due volti, sfruttando da prima gli errori degli avversari, poi, grazie alla brillante Mina Kim, ha saputo inserire tutti gli schiacciatori con buone percentuali di attacco, facendo rivedere l’abilità dei colpi di Havelkova, la velocità della fast di Crisanti, la concretezza su palla alta di Meijners. Alla fine ha vinto Villa Cortese, ma tutte e due le squadre hanno meritato di portare a casa qualche punto per la loro preziosa classifica che oggi, in attesa del posticipo tra Conegliano e Perugia, vede nuovamente in testa Pesaro. Un’ultima considerazione vorrei farla sulla dirigenza di Busto Arsizio: mi ha colpito con quale tranquillità stanno gestendo il momento della squadra, dopo tre sconfitte consecutive, nessun rumor di mercato né per le giocatrici o per il tecnico, nessun lamento o inutile isterismo. Solo la consapevolezza che Busto fa parte delle società leader della pallavolo femminile. Anch’io, infine, desidero fare un ricordo di Roberto Lobietti attraverso queste poche righe. Ho passato l’estate del 2005, con lui, compagni di camera, nella preparazione dei Campionati Europei femminili, facevamo parte dello staff di Marco Bonitta. Roberto si presentava come una persona semplice, sempre positiva e sorridente; grandissimo studioso, appassionato dei suoi lavori, mitico professore e ricercatore. I suoi studi non andranno perduti e con loro il ricordo di una grande persona che sarà sempre nei miei pensieri. Per me Roberto sarà sempre vivo.
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